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Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno VII - Num. 36 - 10 febbraio 2019 Cultura e spettacolo

La fisarmonicista Carmela Stefano conquista il pubblico del Circolo artistico di Palermo

di Vilma Maria Costa
         

Palermo – Ieri sera al Circolo artistico uno spettacolo di bella musica con la fisarmonicista Carmela Stefano.

Il direttore artistico del Circolo prof.ssa Elvira Maiorca Italiano, ha portato i saluti del presidente prof. Fabrizio Franco e consorte, impossibilitati a partecipare all’evento e ha introdotto la fisarmonicista: “Si è esibita nei più grandi teatri del mondo. Svolge una intensa attività in Italia e all’Estero riscuotendo sempre positivi consensi di pubblico e critica”.

Una performance di alto livello artistico, quella di eri sera, con l’esecuzione di brani scelti dalla musicista con cura che le hanno consentito di far apprezzare ai soci, pubblico selezionato e appassionato, una sorta di lectio magistralis che la Stefano ha tenuto realizzando un excursus sulla storia della fisarmonica e di come questo strumento nel corso degli anni si sia evoluto con l’introduzione dei bassi sciolti che hanno dato l’opportunità a tutti i fisarmonicisti di poter ampliare il loro repertorio con brani polifonici che andassero oltre quelli che tradizionalmente furono dedicati allo strumento.

Ha eseguito sia valzer che tanghi e in particolare, La valse a Margaux, uno dei più grandi successi di Galliano, un valse musette dal sapore tipicamente francese, in cui influenze jazz si uniscono a una raffinatissima riscrittura del genere musette e sempre di Galliano Fou rire, un valzer di ispirazione peruviana, virtuosistico, di sicuro vicino al genere musette, ma più frizzante e più disponibile all’improvvisazione.

E’ poi passata ad eseguire un brano di nuevo tango di Piazzolla, Adiós Nonino che è probabilmente, con Libertango, la più celebre composizione dell’autore e la sua esecuzione ha creato momenti di emozione riuscendo a trasmettere il sicuro dolore che il compositore aveva infuso nella costruzione della melodia.

Padrona dello strumento, da artista navigato si è destreggiata con grande professionalità tra i diversi generi musicali, eseguendo tutto con estrema delicatezza nel far scivolare le dita sui tasti.

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