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Anno XI - Num. 54 - 30 dicembre 2023

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023 Politica e società

Autonomia differenziata: Cgil e Uil Sicilia, misura che indebolirà sanità, sistema dell’istruzione e servizi. Con un presidio davanti all’ospedale Civico al via la raccolta di firme per chiedere a Schifani di ritirare il suo appoggio

di Redazione TrinacriaNews
         

Palermo- “L’autonomia differenziata abbasserà l’asticella dei diritti fondamentali nelle regioni più deboli del Paese. Si avranno ripercussioni negative sulla sanità, sulla scuola, sulla mobilità: su quei settori insomma che necessitano di interventi di perequazione, di investimenti dello Stato”: lo sostengono Cgil e Uil Sicilia che hanno dato il via ieri a una raccolta di firme per chiedere al presidente della regione di ritirare il suo appoggio al progetto del governo Meloni. I due sindacati hanno scelto emblematicamente l’ospedale Civico di Palermo per allestire la prima postazione e tenuto un presidio “per sottolineare- sostengono- l’ importanza dell’iniziativa contro il prpovvedimento ‘Spacca-paese”.

La raccolta di firme proseguirà nei prossimi giorni in tutta la Sicilia, nelle sedi sindacali, nelle piazze.

“Lo stato della sanità pubblica – sostengono i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Lusella Lionti- è sotto gli occhi di tutti: liste di attesa interminabili, disfunzioni, reparti ospedalieri che chiudono e tra essi i Pronto Soccorso, il tutto sotto il comune denominatore della carenza di personale. Problemi anche per la scuola pubblica, tra strutture inadeguate e tempo pieno solo in poche realtà. Sulla mobilità, basti parlare della carenza delle infrastrutture viarie e ferroviarie che rendono i collegamenti col resto del Paese ma anche quelli intraregionali difficili con crescente isolamento delle aree interne”.

“ Cgil e Uil rilevano dunque “il danno che produrrebbe un provvedimento che renderà più fragile lo Stato e la sua capacità di far fronte ai necessari interventi di perequazione che consentano di colmare i gap del Mezzogiorno e della Sicilia con il resto del Paese”. “Dall’autonomia differenziata – affermano Mannino e Lionti- trarranno vantaggio le regioni più forti, come certificato da Corte dei Conti, ufficio ragioneria del Senato e Bankitalia. Queste peraltro continueranno a drenare risorse dal sud rafforzando ulteriormente i loro  sistemi sanitari. La migrazione sanitaria non potrà che crescere – sottolineano- e questa riguarderà principalmente chi si potrà permettere le cure altrove, venendo meno il diritto alla salute delle fasce più deboli della popolazione”.

I segretari di Cgil e Uil ricordano “le autorevoli critiche al provvedimento: da sindaci e regioni del Mezzogiorno, dal Gimbe a Bankitalia. Chiediamo dunque a Schifani di farsi interprete delle reali esigenze della Sicilia e dei siciliani e di farsi portavoce del malcontento generato da una crisi che richiede politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia e non certo provvedimenti come l’autonomia differenziata. Ma anche politiche regionali di sviluppo all’altezza, capaci di cogliere le straordinarie opportunità che vengono dai fondi europeo e dal Pnrr”.

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