Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 54 - 30 dicembre 2023

Anno IV - Num. 22 - 04 maggio 2016 Politica e società

Precari enti locali verso Resais, mercoledì nuovo incontro. Ecco cosa ci dice il Segretario regionale UIL Barone

di Redazione TrinacriaNews
         

precari URL IMMAGINE SOCIALPalermo. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta,comunica che ieri ha convocato un incontro con l’assessore alla Funzione pubblica e delle Autonomie locali, Luisa Lantieri e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei insieme ai rispettivi staff, per affrontare il tema della stabilizzazione dei precari.

Sono state vagliate diverse ipotesi, in presenza di una normativa nazionale che attualmente non consente, per i problemi di organico che hanno i Comuni e le esigue risorse a disposizione, di occupare tali lavoratori all’interno deiruoli previsti nelle amministrazioni pubbliche.La soluzione più immediata su cui il governo sta lavorando, non è quella di creare una nuova agenzia né nuove società, sia per la lungaggine dei procedimenti legati alla costituzione di un nuovo organismo, ma soprattutto perché esiste già un contenitore, la Resais, che ha proprio la missione di gestire la transizione, nella prospettiva di un incardinamento dei lavoratori presso gli enti pubblici.

Da una prima analisi è emersa per il Governo la fattibilità del percorso. Il governo ha comunicato che nei prossimi giorni farà i passi necessari per verificare la fattibilità legislativa dell’operazione. Intanto, ha fissato insieme alle organizzazioni sindacali, un incontro per mercoledì prossimo, presso l’assessorato Autonomie locali insieme alla cabina di regia che sta seguendo le problematiche del precariato.In merito alle vicende finanziarie, il presidente comunica che ieri è stata approvata dalla giunta una norma che prevede interventi urgenti per i Comuni in dissesto e il liberi Consorzi comunali, in merito ai lavoratori a tempo determinato. Il testo è già incardinato e pronto per l’approvazione inParlamento. Inoltre, per effetto dell’accordo Stato – Regione, che prevede 550 milioni di euro a favore della Regione per il 2016 e un miliardo 685 milioni –a regime – per gli anni successivi, si potranno effettuare i trasferimenti afavore di comuni, partecipate, liberi consorzi e lavoratori precari, senza ritardi.

“Stiamo rispettando il nostro programma elettorale, – ha affermato Crocetta – che prevedeva il rigore dei conti, salvando la Sicilia da un disastro certo, senza fare macelleria sociale, rispettando la dignità deilavoratori e dei disoccupati. La volontà di procedere su questa linea è chiara,la giunta ha approvato un pacchetto di interventi e investimenti a favore di giovani, disoccupati e inoccupati che vale 350 milioni di euro”.

Ecco cosa abbiamo chiesto in merito alla vicenda al SEGRETARIO GENERALE REGIONALE UIL CLAUDIO BARONE:

1. Qual è la posizione del suo sindacato regionale nei confronti di questa proposta di stabilizzazione dei precari inserendoli in Resais?Barone SLIDE

Sino ad oggi la politica siciliana, litigiosa e assente, ha lanciato solo false promesse. Ancora una volta, prendiamo atto delle dichiarazioni di intenti, come quella ad esempio della creazione dell’Agenzia dei precari o il trasferimento dei precari in Resais ma vogliamo prima capire e vederci chiaro. I lavoratori sono stanchi e senza soldi. Basta andare avanti con inutili impegni. Sino ad oggi il governo Crocetta non è riuscito a dare alcun tipo di risposta nonostante le numerose richieste e mobilitazioni da parte di lavoratori e organizzazioni sindacali. Chiediamo di cambiare rotta e subito. E’ necessario salvaguardare il futuro dei siciliani perché continuando così non resterà che spostare la vertenza a Roma. Intanto guarderemo con attenzione le proposte che giungeranno. Dopo la grossa mobilitazione di ieri ci aspettiamo fatti concreti!

2.Si tratta di una linea condivisa unitariamente?

Ogni organizzazione sindacale ha la sua linea.

3. Ma non si doveva chiudere definitivamente la Resais facendo transitare i dipendenti, dopo i prepensionamenti e quindi riducendone l’organico, nei ruoli regionali?

Non ci risulta che ci sia questa ipotesi

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