Ancora nulla di fatto sulla vertenza Ita-Alitalia che interessa i lavoratori del bacino Almaviva da vent ‘anni impegnati nel call center dell’ex compagnia di bandiera e che , con il passaggio di consegne ad Ita, rischiano di perdere il posto di lavoro per l’affidamento del servizio di customer care, con gara espletata in agosto, alla società Covisian.
Dura la posizione dei sindacati che invocano l’applicazione della clausola sociale al fine di garantire la continuità del lavoro e dei diritti dei lavoratori coinvolti.
L’incontro di ieri, alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali non ha approdato ai risultati sperati dalle parti sociali, e le proposte di Covisian, seppure più vicine alle richieste fatte in precedenza, non hanno soddisfatto i sindacati e le istituzioni partecipanti , quali i rappresentanti della Regione Sicilia e il Comune di Palermo (presenti al tavolo Il sindaco Orlando e l’assessore Marano). Troppo distanti ancora le posizioni, in particolare, alcuni punti quali tempi troppo lunghi per le assunzioni, le penalità contrattuali e retributive e l’utilizzo di ammortizzatori sociali come previsto nel piano della società entrante sono stati rigettati.
In merito inoltre, ad eventuali trattative private per l’assunzione di personale Almaviva presso Covisian, si è precisato che, ciò andrebbe a compromettere le trattative in corso e le parti coinvolte.
Un nuovo incontro è previsto già per oggi, per trovare un piano condiviso in vista della prossima partenza di Ita il 15 ottobre.
Continua ad oltranza quindi, lo sciopero indetto dall’11 al 15, come proclamato dalle sigle sindacali Slc Cgil, Uilcom, Fistel e Ugl Tlc riunite ieri in presidio con i lavoratori dinanzi la sede dell’assessorato del lavoro in via Trinacria.
“Ci sono stati oggi certamente dei punti di avanzamento-dice Giuseppe Tumminia, segretario Ullcom Sicilia – passa definitivamente il concetto di intero perimetro occupazionale e territoriale, quindi Covisian si presenta al tavolo, ribadendo la disponibilità a salvaguardare l’intero bacino dei lavoratori interessati dalla commessa.
Alcuni punti però – aggiunge Tumminia – non sono ricevibili, che riguardano in particolare l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria e la riduzione oraria contrattuale che non può certamente trovare consenso.
È corretto precisare che – continua Tumminia – occorre trovare soluzioni per gestire il calo di volumi negoziando un percorso condiviso con questa newco che si affaccia adesso nel mercato.
Dal canto suo Almaviva ha ribadito che per i lavoratori interessati, da giorno 15 scatterà la CIG a zero ore e che manterrà il bacino di risorse circa 35, coinvolte nel progetto Millemiglia non coinvolte nella gara.
Occorre aggiungere che – dice il segretario -la Regione Sicilia ha dato la sua piena disponibilità per i fondi della formazione come strumento di recupero salariale. Pieno sostegno anche dal sindaco Orlando il quale ha mostrato forte preoccupazione per la mancata applicazione della normativa prevista della clausola sociale, il quale rappresenterebbe un precedente negativo per il comparto.
Infine-conclude Tumminia – al fine di concludere costruttivamente le trattative in corso, è bene diffidare qualsiasi procedura che preveda assunzioni dirette di personale Almaviva presso Covisian che potrebbero inficiare il dialogo tra le parti.