Palermo. Sono scesi in piazza per chiedere certezze e una alternativa industriale valida, chiara e concreta per il futuro dello stabilimento ex Fiat. Oggi, in realtà, non vi è certezza nemmeno sulla proroga della cassa integrazione. Così circa 1.500 lavoratori, insieme alle organizzazioni sindacali e i sindaci del comprensorio, hanno sfilato ieri per Termini Imerese sino a giungere in piazza Duomo dove si è tenuto il comizio. Alla manifestazione hanno aderito anche altre realtà produttive: tutti hanno espresso sostegno ai lavoratori dell’indotto ed in particolare ai 62 interinali che da mesi si trovano senza alcun ammortizzatore sociale.
“Il progetto di riqualificazione deve andare avanti e i lavoratori devono essere salvati. Le Istituzioni devono assumersi le loro responsabilità e mantenere le promesse”, questo ha detto Gianluca Ficco, della Uilm nazionale. Sul posto, a fianco dei lavoratori, anche il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, insieme ad Enzo Comella segretario della Uilm Palermo: “Fiat ha abbandonato quest’area al suo destino, non ha dato una mano a sviluppare ipotesi industriali alternative, adesso chiediamo che Governo nazionale e regionali la chiamino alle sue responsabilità. Basta ipotesi farlocche, si faccia sul serio”. Intanto il ministro Luigi Di Maio ha confermato l’incontro del 9 aprile al Mise.