Palermo – L’8 e il 9 maggio 2014, presso i locali del Cral BdS di via Rosolino Pilo, si è svolto il V° Congresso regionale Uilca Sicilia (sindacato UIL dei lavoratori del credito, delle esattorie e delle assicurazioni).
Si è trattato di un importante appuntamento con all’ordine del giorno l’elezione degli organismi dirigenti, tra cui il segretario regionale della Uilca Sicilia. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, anche il segretario nazionale Uilca Massimo Masi ed il segretario regionale UIL Sicilia Claudio Barone.
Masi, intervenendo, ha affermato che occorre avere dei valori quando si fa questo mestiere. La prima cosa è l’etica, di cui fare la nostra bandiera. Noi rappresentiamo qualcosa di diverso nel panorama sindacale italiano.
Ed a proposito di etica sindacale, Masi non ha lesinato parole contro la grave ingiustizia sociale rappresentata dagli stipendi del top management delle banche. Ingiustizia a cui Masi ha deciso di dare battaglia, in nome della UILCA, sostenuto in ciò dai vari rappresentanti regionali e, nella fattispecie siciliana, dal segretario regionale Gino Sammarco.
Masi ha inoltre evidenziato come, da un recentissimo studio condotto dalla UILCA, nel 2013, a dispetto della grave crisi dichiarata dal sistema creditizio, tale disequilibrio ha raggiunto un rapporto di 62 a 1, fornendo a proposito una spiegazione del fenomeno, ripresa nella video-intervista rilasciataci.
Il segretario regionale uscente, Gino Sammarco, è stato rieletto all’unanimità dal Consiglio regionale. Eletti in segreteria: Gianni Alba, Riccardo Ballotta, Marco Cardella e Laura Pellegrino mentre Flavio Casano è stato votato Tesoriere.
Il neo-eletto segretario generale Uilca Sicilia, Gino Sammarco, ha dichiarato: La UILCA Sicilia in pochi anni è diventata punto di riferimento dei lavoratori bancari, per la competenza, la professionalità, la passione di tutto il quadro dirigente Uilca; ciò ci ha portato ad essere sempre più vicini agli iscritti in questo delicato periodo di crisi occupazionale e rinnovo contrattuale.
Esprimendosi sulla “Casta”, ha evidenziato lo sbilancio tra il compenso di un top manager e la retribuzione di un bancario, sottolineando che: la Casta è quella dei “banchieri”, tuttavia non bisogna commettere l’errore di confondere la casta dei banchieri con chi ne è vittima e ne paga le conseguenze: i bancari, i quali con il loro lavoro ed il proprio senso di responsabilità consentono al sistema di andare avanti.
Sammarco, inoltre, non ha trascurato di parlare della pesantissima stretta sul credito che le banche hanno posto in essere, mettendo in ginocchio gli operatori economici e soprattutto le famiglie. Solo lo scorso anno 1.300 famiglie palermitane, 500 famiglie messinesi, si sono viste requisire la casa dagli istituti di credito a causa delle rate di mutuo insolute. A tale stato di cose sono seguite soluzioni infelici da parte delle vittime del sistema, attraverso il ricorso al credito ad usura. Protagonisti i disoccupati, i pensionati a basso reddito, le famiglie insolventi le cartelle esattoriali.
Sammarco, parlando dell’aiuto che la Uil darà a questi cittadini in difficoltà, ha detto: da parte nostra, come sindacato confederale, e come sindacato dei Cittadini, stiamo lavorando per attivare presso i nostri centri servizi e le nostre sedi degli “sportelli di ascolto e di intervento”, mentre, sempre presso i nostri centri servizi, è in fase di avvio una struttura che aiuterà i cittadini in difficoltà a richiedere la rateizzazione ed a formalizzare le opposizioni verso le cartelle errate.
Infine, Sammarco, a proposito di finanziarie regionali siciliane ha sostenuto che é ormai acclarata, nella nostra Regione, l’assenza di una banca di riferimento per il Territorio, capace di essere il propulsore dell’economia siciliana attraverso il sostegno alle nostre imprese, con il coraggio di scommettere sui progetti imprenditoriali dei siciliani onesti.
Il segretario regionale Uil Sicilia, Claudio Barone, nel suo intervento, si è espresso positivamente in merito agli 80 euro di aumento di stipendio che l’attuale Governo ha deliberato, ma ha dissentito sulla posizione di Susanna Camusso (segretario nazionale CGIL), laddove questa ha stigmatizzato il fatto che se non c’è la concertazione con i sindacati non va bene. Ma questo fattore non deve fungere da freno se ci sono delle risposte corrette che vanno nella direzione giusta, avendo solo il dovere di apprezzarle.
Barone, tuttavia, non ha celato le sue perplessità sul fatto che questo aumento di 80 euro effettivamente si realizzi. Infatti, ha continuato sostenendo che le leggi non si valutano dalla dichiarazione di intenti.
Infine, appellandosi alla sua esperienza trentennale di sindacalista, Barone ha espresso una sua convinzione secondo cui chi ha scritto il provvedimento sull’apprendistato, ha creato un provvedimento non efficace e non utile in quanto non creerà nuovi posti di lavoro.
Barone ha continuato evidenziando le forti criticità che la Sicilia attraversa, alla luce degli ultimi provvedimenti di rilievo nazionale e regionale emanati, a partire dalla riforma della P.A. con la lettera che si vuole inviare ai pubblici dipendenti, proseguendo con le prossime elezioni europee, i cui deputati regionali eletti, non si sono sforzati né si sforzano realmente di rappresentare le istanze dell’elettorato, né di sapere negoziare con i colleghi europei sui reali bisogni della Regione. Barone ha concluso evidenziando un paradosso che si registra nel settore del turismo, laddove vengono inadeguatamente impiegate le risorse umane regionali nei musei, con turni incompatibili rispetto alle esigenze del territorio. Ha espresso la sua volontà di andare avanti, esortando i presenti a fare di più, in una logica di rinnovamento.
TrinaciraNews.eu ha intervistato il segretario nazionale Uilca Massimo Masi e il segretario regionale Uilca Sicilia Gino Sammarco. Ecco le domande che abbiamo loro rivolto:
Intervista a Massimo Masi – segretario generale Uilca nazionale
- Iniziamo parlando degli stipendi del top management. La Uilca è da tempo impegnata in direzione della riduzione delle generosissime retribuzioni elargite ai top manager. Da un recentissimo studio fatto dalla Uilca emerge che nel 2013, in barba alla pesantissima crisi dichiarata dal sistema creditizio, tale sperequazione è addirittura cresciuta raggiungendo quota di 62 a 1. Come si spiega tutto ciò e quali ulteriori iniziative adottare a fronte della sordità dei banchieri sull’argomento?
- E’ in corso il rinnovo del contratto bancari e questa volta, più che in passato, si preannuncia un confronto difficile e dall’esito incerto. La nuova piattaforma contrattuale proposta chiede un nuovo modello di banca, nuova occupazione ed un aumento dei salari. Quali, nello specifico, le novità contenute nella nuova piattaforma e quale la posizione della UILCA al tavolo delle trattative?
- Le banche, ormai da tempo e non solo in Italia, hanno smesso di fare “le banche”. Non si occupano più di erogare credito alle imprese ed alle famiglie in difficoltà ma sono dedite, quasi esclusivamente, a fare speculazione finanziaria. La Uilca da tempo chiede che il sistema torni ad occuparsi di credito all’economia reale, anziché finanza speculativa. Sta cambiando qualcosa? Si intravede un ritorno al “ fare banca”?
Intervista a Gino Giammarco – segretario generale Uilca Sicilia
- Nel corso del suo intervento lei ha snocciolato i numeri della crescita della Uilca in Sicilia negli ultimi anni. Qual è stata l’arma vincente e quale il percorso futuro?
- Ritiene che le banche stiano intervenendo per limitare il fenomeno dell’usura nei confronti dei pensionati, delle famiglie disagiate, del piccolo imprenditore in crisi?
- Come la politica siciliana si sta ponendo nei confronti delle società finanziarie partecipate che dovrebbero contribuire, insieme alle banche, alla ripresa dell’economia nella nostra Isola?
- La Uilca Sicilia ha da tempo segnalato la necessità che le banche isolane sostengano in modo tangibile l’economia reale attraverso una concreta modifica delle regole di accesso al credito. Diciamo che si chiede che la banca torni alla sua missione “fare banca”. Ci dica di più sulla questione e inoltre, nello specifico, che tipo di nuove regole si chiede di adottare?
- La Uilca è da sempre impegnata in favore delle donne, con riferimento innanzitutto, ma non solo, al fenomeno della violenza contro le donne, tant’è che, da alcuni anni, in occasione dell’8 marzo la Uilca effettua donazioni solidaristiche ad associazioni che si dedicano alla causa delle donne. Sappiamo anche che lei, lo ha spesso dichiarato, è molto sensibile al problema. Vorrei allora chiederle se, qui in Sicilia, l’attenzione della Uilca verso le donne si è concretizzata anche in una maggiore presenza femminile negli organi decisionali?
- A ridosso del convegno “1° Forum nazionale sul Terziario Donna” è emerso dal CENSIS che le donne fanno più fatica, rispetto agli uomini, ad accedere al credito in quanto è come se, paradossalmente, venissero considerate meno solvibili, per cui devono sostenere maggiori costi nelle commissioni, si allungano i tempi per la concessione del credito e vengono chieste maggiori garanzie. Lei come lo spiega questo paradosso?