Nei giorni scorsi abbiamo ulteriormente constatato, nel nostro settore, l’incoerenza delle Istituzioni e delle associazioni che rappresentano le banche.
Il diniego alla richiesta chiusura degli sportelli bancari a tutela della salute dei lavoratori e dei clienti nella attuale emergenza Covid-19, che ha concluso il vorticoso succedersi di lettere e richieste in tal senso da parte delle Organizzazioni Sindacali Nazionali di categoria al Presidente del Consiglio dei Ministri ed alle associazioni che rappresentano le banche, ha dimostrato – laddove ve ne fosse bisogno – l’insostituibilità delle aziende di credito.
La ratio di tale diniego risponde infatti all’esigenza di garantire i servizi essenziali offerti dalle banche.
Successivamente le Organizzazioni Sindacali Regionali di categoria hanno replicato la richiesta di chiudere le agenzie al Governatore della Sicilia, e la richiesta è ancora priva di riscontro.
Ebbene, più volte la UILCA Sicilia ha rappresentato le criticità determinate dalla desertificazione degli sportelli bancari nella nostra Regione, amplificando peraltro a livello regionale gli interventi della UILCA Nazionale su tale argomento, ma mai il Governo Regionale e le associazioni datoriali hanno risposto efficacemente al nostro grido d’allarme, come se ritenessero le banche “non essenziali”.
L’allarme lanciato dalla UILCA Sicilia riguardo all’assenza di sportelli bancari in più di cento comuni nella nostra regione si è perduto nel vuoto cosmico provocato dall’assenza di reazioni e decisioni degne di nota sia da parte del Governo regionale che dei banchieri.
Oggi per di più, in piena emergenza Covid-19, un’ordinanza del Ministro della Salute controfirmata dal Ministro dell’Interno, poi replicata nel DPCM nella stessa data del 22 marzo, dispone il divieto di spostarsi da un Comune all’altro, dimenticando che vi sono comuni privi di sportelli bancari e costringendo quindi alcuni cittadini a non fruire dei relativi servizi.
Ci sembra che né il Governo Nazionale, né il Governo Regionale né tanto meno i banchieri brillino per coerenza.
L’emergenza coronavirus passerà, ed allora inchioderemo i nostri interlocutori alle loro responsabilità, e pretenderemo comportamenti univoci e coerenti.
Le banche offrono servizi essenziali, oggi più che mai è chiaro a tutti, e perciò nessun Comune deve esserne escluso e tutti i cittadini devono poterne fruire là dove risiedono.
L’emergenza Covid-19 sta dimostrando inequivocabilmente che la desertificazione degli sportelli bancari è una stortura del sistema, ed è indispensabile che tutti i protagonisti coinvolti, banche ed Istituzioni, si impegnino per garantire la presenza delle banche in tutti i Comuni a maggior ragione nel durissimo periodo che seguirà l’attuale emergenza in cui le banche saranno ancora una volta essenziali per sostenere la ripresa dell’economia dopo il disastro subìto dalle famiglie, dalle imprese, dalle partite IVA.