Palermo – Ma è davvero sempre colpa della maestra? Beh, per gli alunni vincitori del Macchia Nera Awards, come miglior sito letterario dell’anno, sì. Alunni un po’ discoli, che non hanno voglia di seguire regole e tendenze, ma che fanno della controtendenza, motivo di vanto e di successo.
Facebook come deperimento dei pensieri, il racconto in generale come il brodino tiepido, meglio usare il “Post”, ovvero format essenziale utilizzato dal blog “Tutta Colpa della Maestra”. Veloce, non troppo breve, non troppo lungo, diretto ed essenziale. Queste, le caratteristiche dei “temi” – così vengono chiamati i post all’interno del blog in questione – che sotto il controllo di una “maestra invisibile”, iniziano con il classico “Secondo me…”. Secondo me, secondo te, beh poco importa, secondo la giuria del Macchia Nera Awards – i lettori Italiani – Tutta Colpa della Maestra è l’insieme di ingredienti vincenti che fanno dello scrivere il pane quotidiano di questi simpatici blogger. Alternativa. Già, alternativa a quei blog, forse un po’ troppo seri, forse un po’ troppo scolarizzati. Scolarizzati, certamente non sono i blogger che abbiamo intervistato, loro che non vogliono raccontare il nuovo, ma riscoprono il nuovo, studiano e rielaborando il vecchio.
“Ho visto cose che voi umani…” Cit. Blade Runner. Nel nostro caso, non si vede, si legge. Ebbene si legge di nuove città aggiunte alle Città Invisibili di Calvino, del film mai realizzato di una certa attrice o dello stravolgere della storica frase “Carpe Diem”, in “S-Carpe Diem”. Insomma, in “Tutta Colpa della Maestra” tutto quello che è, non è mai ciò che sembra.
4259 sono senza ombra di dubbio, i voti ricevuti dal sopracitato blog, che sono valsi alla vittoria finale. Al pari di brand di livello Internazionale, gli alunni originari della zona di Porticello, Bagheria, Aspra, Casteldaccia, Santa Flavia e poi altre parti d’Italia come Torino, Padova etc., sono riusciti a ritagliarsi uno spicchio di notorietà che premia gli sforzi ed il sudore – anzi l’inchiostro – versato su alcuni fogli vuoti.
TrinacriaNews ha voluto conoscere gli alunni di “Tutta Colpa della Maestra” ed è riuscita ad intervistare Giorgio D’Amato, professore e scrittore, e Federico Orlando, studente e scrittore. Due dei cinque originari fondatori del blog, entrambi di fiero stampo Siciliano.
Signori, vi chiedo subito: Che cos’è Tutta Colpa della Maestra?
D’Amato: Tutta Colpa della Maestra è un blog letterario e nasce dall’idea mia, di Anna Bosco e di Federico Orlando. Nasce poco più di un anno fa, il due settembre 2011 precisamente. Io e Anna Bosco eravamo già blogger poi, con l’avvento di Facebook e la conseguente perdita di interesse nei confronti dei blog, decidemmo di chiudere i nostri blog. Dopo aver parlato insieme, decidemmo di ribellarci, cioè di andare controtendenza e quindi, creare un blog, scrivere seguendo un certo format imponendo un ritorno alla narrazione che, evidentemente, si era perso con i post essenziali di Facebook. Nasce così, l’idea di “tema”, infatti tutti nostri post seguono il format “tema-svolgimento”, invece la “maestra” è stata tirata in ballo perché il genere di scrittura tipico dei temi, è forse quello più controproducente per la letteratura, perché dà una forte spinta all’egocentrismo. Infatti, l’inizio tipico del tema è il “Secondo me…”, di solito è consigliabile usare la terza persona per poter trattare una certa materia e poterla analizzare.
Orlando: “Nonché un volersi ribellare al format tipico del “tema”. Inoltre, Tutta Colpa della Maestra coinvolge venti/venticinque persone, partendo dai cinque iniziali. Cerchiamo di coinvolgere sempre persone, il nostro è un blog libero”.
Quindi, ritmi di produzione e gente che si va ad aggiungere a quest’ultima, poi è arrivato questo premio, perché volendolo ricordare, voi avete vinto il prestigioso Macchia Nera Awards. Vi aspettavate di poterlo vincere e cosa si prova a vincere tale premio?
D’Amato: “Cosa si prova? Diciamo che quella sera eravamo tutti collegati tramite computer, cellulari, segnali di fumo (Ride ndr.) ed uno dei nostri, Gianluca Meis, si trovava lì, a Riva del Garda, ma non perché speravamo di vincerlo, eravamo lì per partecipare e dare un’occhiata, anche perché, in queste occasioni c’è la solita telefonata che arriva per avvertirti che avevi vinto un dato premio, nel nostro caso non ricevemmo alcuna comunicazione. Quindi, era lì – abbastanza scazzato – e quando arrivò la presentazione di “Miglior sito letterario” e il richiamo a Tutta Colpa della Maestra come vincente del premio, il nostro Meis è saltato sulla sedia ringraziando tutti, addirittura il Papa e richiamando la pace del mondo, scordandosi della metà di noi, ma siccome ha fatto un figurone, lo perdoniamo comunque”.
Le attività di “Tutta Colpa della Maestra” sono limitate al blog o possiamo avere dei riscontri anche fuori dalla rete?
D’Amato: “Quello che emerge da una visita al sito potrebbe essere un turn-over di gente che pubblica dei post, in realtà dietro c’è un gruppo di persone sparso in tutta Italia, legato da un filo conduttore: l’amicizia. Abbiamo tre assi principali: Padova, Torino e Palermo. Poi, organizziamo dei reading in alcuni locali, librerie o piazze di Palermo. Un’attività che prevede una lettura espressiva accompagnata da un video ed una colonna sonora. La gente ci appoggia e ci segue. Questo potrebbe rivoluzionare i reading soliti, considerati “due palle”, invece cerchiamo di essere innovativi”.
Orlando: “Oltretutto abbiamo anche riscontri dai dati che rileviamo sul sito. Giornalmente, le visite tendono ad aumentare e, fattore non da sottovalutare, abbiamo pubblicato – a spese nostre – dei cosiddetti quadernetti, dove sono contenuti tutti i racconti del blog”.
Bene, signor D’Amato, poco prima lei ha parlato di “Chiave di lettura”, ma il lettore, che è un potenziale scrittore, quando entra nel suo blog cosa vede? Esistono delle sezioni ed è tenuto a seguire certe tematiche? Insomma, qual è lo “scheletro” del vostro blog?
D’Amato: “Fondamentalmente il nostro blog segue dei temi liberi. Le persone che fanno parte della “classe” hanno libertà di scrittura, poi ci sono delle vere e proprie sezioni dove gli scrittori possono liberamente ispirarsi all’indirizzo della sezione stessa. Nel nostro blog, i temi ci consentono di lavorare nella riscrittura narrativa, cioè la rielaborazione di situazioni letterarie o cinematografiche già esistenti, in questo modo noi facciamo “meta-narrativa” o “meta-letteratura”. Controllo sui temi? Diciamo che ci si piace all’inizio, poi piena libertà nello scrivere”.
E poi si arriva appunto alle pubblicazioni, sotto la forma di “post”, ma questi “post” possono essere considerati realmente come veri e propri racconti?
D’Amato: “No, in realtà c’è una sostanziale differenza tra il post ed il racconto breve, oltre ovviamente alle differenze tecniche, come le battute e quindi, il numero di cartelle. La differenza è che il post può essere considerato come un genere letterario diverso, a metà tra il corsivo e la narrazione. Il post deve avvincere subito, il momento d’interesse non può essere a trequarti come in un racconto breve. Il post deve essere dotato di un incipit strepitoso. Tralasciamo le complicanze e gli intrecci tipici di un racconto breve”.
“Tutta Colpa della Maestra” come una famiglia ideale, ma invece cosa si prova ad essere messi sullo stesso piano di centri d’informazione come Emergency, Sky o Repubblica.it, rispettivamente vincitori ai Macchia Nera Awards per miglior sito a sfondo sociale, miglior brand online e miglior sito di news?
Orlando: “Io penso che già l’essere stati in nomination per i Macchia Nera Awards sia motivo di soddisfazione, poi quando ci trovammo lì, nacque quel barlume di speranza, concretizzato solo alla fine. La nostra vittoria ha dell’incredibile, stavamo pure per andare via ed invece, abbiamo ritirato il premio. Che soddisfazione essere sullo stesso piano di queste brand”.
Tra le altre cose, signor Orlando, lei ha ricordato che avete fatto appena un anno di vita, il 2 settembre 2012, ma quali sono i vostri programmi futuri per la nuova stagione letteraria?
Orlando: “Sì abbiamo fatto un anno ed abbiamo festeggiato anche le centomila visite, che per cinque persone, che avevano iniziato da una pagina vuota, è un traguardo enorme. Siamo partiti da niente. Quali sono i progetti? Beh, continuare a scrivere ed a leggere”.
Ci aspetteremo qualche laboratorio di scrittura o qualche reading?
D’Amato: “Sì, è partito, un mese fa, il primo laboratorio di scrittura e di supporto al nostro blog letterario. In questo laboratorio, stiamo sviluppando una sezione legata alle attrici ed a Rita Hayworth, in particolare. Penso che un premio sia un riconoscimento per tutto quello che si è fatto. Le idee che circolano possono creare uno slittamento tra ciò che ci si aspetta e ciò che si trova, e quando quello che si trova è una sorpresa piacevole, i risultati sono le cinquecento-seicento visualizzazioni al giorno. Ci piace immaginare che la gente al mattino, dica: Uhm, chissà cosa c’è oggi, su Tutta Colpa della Maestra! L’entusiasmo è tanto e noi siamo orgogliosi di quanto fatto. Noi, rispetto a chi fa letteratura con l’occhio critico e dove la si fa, forse, in modo specialistico, porgiamo delle pagine a tutti, cercando qualità letteraria e contenuti. Cerchiamo di andare oltre i contenuti e ad analizzare il contorno, pensiamo alla sezione “Grandi Scrittori” dove i blogger si cimentano ad analizzare questi scrittori, provando a studiare la loro scrittura, i loro schemi e le impostazioni delle frasi. Pensiamo al lavoro di Valeria Balistreri con Borges o lo stesso, Federico Orlando con Le Città Invisibili dove si è inventato Eunia, città che non esiste, ma che sembra figlia del racconto di Calvino”
Va benissimo, allora anche noi al mattino diremo: Vediamo cosa c’è su Tutta Colpa della Maestra, nel frattempo vi ringraziamo per aver accettato la nostra intervista. TrinacriaNews vi fa il suo personale “in bocca al lupo” e tanti auguri per quel che potrà essere il vostro percorso letterario e non.
D’Amato e Orlando: “Viva Trinacria News e crepi il lupo”.
Le foto sono state gentilmente concesse dal blog stesso e con conseguente autorizzazione sono state da noi pubblicate. Si ringrazia inoltre, la sig.ra Peppa Modotti, indispensabile per la concessione dell’intervista.
Questa, la lista dei vincitori all’ultima edizione del Macchia Nera AwardsMiglior Polemica su Twitter: Paola Ferrari vs Twitter;
Miglior Podcast/trasmissione online: Caterpillar AM;
Miglior Sito andato a puttane: Beppe Grillo;
Miglior Cattivo della rete : Dagospia;
Miglior Sito a sfondo sociale: Emergency;
Miglior Brand online: SKY;
Miglior Brand su Twitter: Ikea;
Miglior Campagna ADV online: P&G con “Grazie di cuore mamma”;
Miglior Web agency italiana: We Are Social;
Tweeter più poetico: Einaudi Editore;
Miglior Sito viaggi e turismo: Turisti per Caso;
Miglior Vignettista: ZeroCalcare;
Miglior Sito di news online: Repubblica.it;
Miglior Sito politico d’opinione: Il Fatto Quotidiano;
Miglior Politico su Twitter: Matteo Renzi;
Miglior Sito letterario: Tutta colpa della maestra;
Miglior Sito musicale: Rolling Stones;
Miglior Sito per mamme e bambini: Non Solo Mamma;
Miglior Sito Fashion: Vogue;
Mister Twitter 2012: @azael, Massimo Santamicone;
Miss Twitter 2012: @StanzaSelvaggia, Selvaggia Lucarelli;
Miglior Sito food: GialloZafferano;
Miglior Sito cinematografico: MyMovies;
Miglior Sito televisivo: Italiansubs;
Miglior Sito tecnico divulgativo: Focus;
Tweeter più simpatico: @caarlogabardini;
Miglior Sito di satira: Spinoza;
Miglior Community 2012: YouReporter.it;
Hashtag dell’anno: #VadaABordoCazzo;
Tweeter più utile: @ingvterremoti;
Tweeter da salvare togliendogli l’account: Roberto Formigoni;
Sito rivelazione dell’anno: Cliomakeup;
Miglior promessa: Ci ho il bloggo esistenziale;
Personalità della Rete 2012: Guglielmo Scilla (willwoosh);
Miglior Tweeter dell’anno: @Vendommerda;
Miglior tweeter VIP: @beppesevergnini;
Sul blog.
www.svolgimento.blogspot.it
Alcuni degli eventi, dove “Tutta Colpa della Maestra” era presente
– Reading 8 Marzo – Libreria Interno 95, Bagheria (PA)
– Salone del Libro 2012 – Torino
– Klit Festival dei blog letterari 2012 – Thiene (VI)
– Libreria Modusvivendi – Palermo
– Racconti al Castello Gallego – Sant’Agata di Militello (ME)
– Al Caribe – Sant’Agata di Militello (ME)
– Libreria Garibaldi – Palermo
– Circolo dei lettori SABIR – Palermo
– Racconti a Villa Casaurro – Bagheria (PA)
– Festival delle Parole – Padova
WuAOUUUU!!!! Richiamo per pellerrossA metropolitani. Siamo noi solo noi, sempre noi. Tutti insieme noi e appasionatamente noi!