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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 12 - 20 luglio 2014 Cultura e spettacolo

Il tour di Agon Channel arriva a Catania. Grande affluenza per le selezioni

L’emittente albanese ad ottobre approderà sul canale 33 del digitale terrestre

(All'interno intervista a Max Girvasi, responsabile del casting di Agon Channel)

di Dario Milazzo
         
Alessio Vinci

Alessio Vinci

Catania – Il 13 agosto è arrivato a Catania il tour di Agon Channel, l’emittente televisiva albanese, presieduta dall’imprenditore italiano Francesco Becchetti, che ad ottobre “sbarcherà” in Italia.

Il canale TV, già famoso in Italia per avere “reclutato” l’ex conduttore di “Matrix” Alessio Vinci, ora direttore editoriale della rete, proporrà un palinsesto di tutto rispetto incentrato sui talent.

La “cornice” del casting per la partecipazione ai talent è il prestigioso Hotel Parco degli Aragonesi sito in Viale Kennedy nella Playa di Catania, il sito balneare per eccellenza dell’estate catanese.

Dagli aspiranti attori agli aspiranti calciatori, dagli aspiranti giornalisti alle aspiranti modelle sono tanti i giovani e meno giovani accorsi alla selezione.

L’ambiente è variegato: ci sono i giornalisti, più o meno seriosi e perlopiù in manica di camicia, ci sono gli attori, talvolta improvvisati, talaltra con una formazione teatrale di lunga durata alle spalle, ci sono pure i comici e qualche personaggio che vuole semplicemente mettersi in mostra chiedendo di voler cantare o indossando costume e infradito per attirare l’attenzione.

Accanto a loro c’è una folta organizzazione che ci accoglie e ci fa parlare con il responsabile del casting, Massimiliano detto Max Girvasi un personaggio dall’esperienza ventennale che è stato responsabile casting di tutte le edizione del reality più amato-odiato della televisione italiana ovvero il “Grande Fratello”.

In particolar modo Girvasi, con la società Wobinda, si occupa della realizzazione di casting per diversi programmi televisivi, ma anche di start-up con reti come Agon Channel o reti in partenza.

A Girvasi facciamo innanzitutto una domanda sul tour.

max girvasi

max girvasi

Il tour è una grande opportunità per tanti giovani, ma è anche un ottimo strumento di promozione per l’emittente. Ma a chi è venuta l’idea del tour di Agon Channel?

Il tour di Agon Channel è gestito nella parte organizzativa da una società che si chiama Filmaster; assieme a Filmaster, che organizza la parte evento, c’è Wobinda che si occupa della parte pratica.

La cosa interessante è che Agon Channel non è una piccola emittente, è un’emittente che ci sta credendo veramente tanto, che sta investendo chiamando le figure competenti per quello che serve. Si è tentato di fare un casting nazionale anche per portare in giro il nome Agon, anche se a noi piace soprattutto cercare le figure “a casa”; quello che piace a me è l’idea di “inserire” persone comuni, come in passato è capitato col “Grande Fratello” dove diverse persone comuni sono riuscite a diventare famose. A me piace scovare le persone che abbiano i numeri, persone che hanno doti, che possono “durare” poco o tutta la vita.

Quella dei talent per Agon Channel è una scelta temporanea per cercare le figure professionali necessarie o è una scelta a lungo termine?

La scelta dei talent è una scelta a lungo termine; si punterà però su quei talent legati alla rete. Per esempio, nella sede albanese di Agon, in un format dedicato ai giornalisti le persone hanno partecipato lavorando nelle sedi di Agon, poi qualcuno è andato meglio, qualcuno ha mollato; è stato realizzato per l’occasione una sorta di stage a telecamere accese, dove c’è stato chi, da partecipante al talent, è diventato un membro della testata. Questa esperienza la ripeteremo spessissimo con Agon. Per Agon Italia, invece, stiamo preparando una fiction che contemporaneamente prevede un’accademia per attori. In un contesto come quello odierno, comunque, per una televisione generalista l’importante è puntare sul gioco e sull’intrattenimento.

Sarete una televisione generalista, vedo, infatti che si va dalla fiction ai telegiornali?

Da noi i giornalisti non devono stare in redazione a leggere le ANSA, devono andare fuori con la videocamera e scoprire quello che sta succedendo andando sul luogo.

Ma in termini di auditel qual è il vostro obiettivo?

Su questo purtroppo non posso fare pronostici, noi stiamo puntando ad avere nomi, avremo un ottimo LCN, prenderemo il canale 33 del digitale terrestre.

Su quale mux trasmetterete? Trasmetterete su un mux nazionale, visibile in Sicilia?

L’investimento è stato talmente grande che dobbiamo per forza arrivare in tutte le case, là dove siamo arrivati col tour noi dobbiamo esserci, a livello dei mux non sappiamo ancora nulla.

L’editore Francesco Becchetti è una persona estremamente convinta di quello che fa, egli sta credendo tanto in questo progetto ed è riuscito a passare l’entusiasmo, qui c’è un bel clima e si lavora bene ,cosa non sottovalutabile nei media e nei centri di informazione.

Rispetto all’Albania quali difficoltà incontrerete in Italia?

La concorrenza, probabilmente e forse un po’ di scetticismo iniziale, l’italiano è un po’ più refrattario, almeno all’inizio.

La sua TV quindi è per l’intrattenimento non fine a sé stesso?

Anche per questo è piacevole scovare le persone nelle loro case. C’è una differenza incredibile fra i vari italiani e in tutto questo c’è anche un aspetto culturale.

Ci sarà in futuro un talent per autori televisivi?

Perché no? Ma al momento non è in cantiere questa cosa.

Qual è la sua opinione su un talent per autori televisivi?

In questa fase tutto può essere estremamente interessante, quindi, se io ricevo un’e-.mail di qualcuno che vuole sottoporre delle idee, in questo momento qualcuno risponderà, cosa che non potrà succedere più avanti quando le cose si formeranno e quindi sarà improbabile sostituire un autore che funziona; però sul talent ho i miei dubbi: si potrebbe dare visibilità inserendo alcuni autori all’interno di un programma già formato, molti ragazzi hanno proposto dei format io dico sempre di mandare al sito le proposte.

Dopo avere intervistato Girvasi sono iniziati i casting, una speranza per tanti, un’occasione per quei pochi che riusciranno a far parte della squadra di questo nuovo canale televisivo che è riuscito a far parlare di sé organizzando casting in tutta Italia cosa che, a dir la verità, oggigiorno raramente avviene.

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