Palermo – È stato presentato al Castello Utveggio (sede del Cerisdi) il grande evento dei Distretti Produttivi e le filiere agro-ittico-alimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente, Blue Sea Land.
L’iniziativa, che ha l’obiettivo primario di promuovere al livello intercontinentale le eccellenze gastronomiche e i tratti culturali caratteristici di ogni area, si svolgerà dal 9 al 12 ottobre in varie location e culminerà nella giornata finale alla Casbah di Mazara del Vallo. Nello specifico, si avrà la possibilità di gustare i prodotti provenienti da varie parti del mondo e di partecipare a conferenze e seminari; importanza cruciale sarà rivestita dalla sezione Blue Business nonché agli incontri BtoB suddivisi in tre apposite aree (Prodotti Ittici, Prodotti Agroalimentari e Artigianato, industria e servizi per il settore food) dedicati ai produttori e agli espositori per l’avvio di negoziati commerciali.
La conferenza stampa dell’evento è stata aperta da Salvatore Parlagreco, Presidente del Cerisdi che, oltre a parlare del Centro Ricerche e Studi Direzionali come una struttura di cui è necessario tener conto, ha messo in rilievo la necessità di surclassare la staticità per compiere un salto di qualità, una svolta di cui la Sicilia, terra ricca di risorse, ha bisogno.
Inequivocabili le parole di Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto Produttivo della Pesca: i protagonisti dell’evento sono circa una ventina di cluster che avranno modo di confrontarsi in un’iniziativa proiettata verso la fiera del lavoro. Tra le istituzioni intercontinentali che prenderanno parte attiva a Blue Sea Land basti ricordare il Viceministro della Pesca della Libia, quello dell’Angola, il Ministro dell’Agricoltura della Costa D’Avorio e chi più ne ha più ne metta. Blue Sea Land è un evento di portata universale, si tratta di numeri da FAO e non da Regione Sicilia! – ha affermato.
Tumbiolo ha quindi fatto riferimento a un’iniziativa capace di produrre sostanza e benefici effetti. Tra i principali organizzatori, sono stati ringraziati i membri del Rotary Club che a Marsala parleranno di dialogo e cooperazione. Verranno poi organizzati circa 40 concerti ed esibizioni (cucina, danza…) caratterizzanti i singoli paesi con le diverse culture.
Ha continuato: Mettiamo insieme il nostro know how così da esportare un modello distrettuale capace di far riprendere fiato alla nostra economia: la Blue Economy è stata studiata in Sicilia ancor prima che in Europa, costituisce un superamento della Green Economy, è l’economia della responsabilità del restauro, della rigenerazione che parte sì dal mare ma non si esaurisce nel mare. Blue Economy vuol dire dialogo, è preludio di una cooperazione concreta: emblematica in tal senso sarà la preghiera che chiuderà l’evento, una preghiera senza razza né colore.
Tra gli interventi maggiormente attesi, v’è stato senza ombra di dubbio quello di Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo nonché presidente dell’Anci che ha messo in rilievo l’importanza rivestita dalle radici per la creazione di un futuro proficuo e ha definito la Sicilia una regione mediorientale in Europa.
Il mondo della pesca e degli armatori in Sicilia faceva fatica ad emergere. L’iniziativa mira a mettere insieme svariati settori quali scuole, moda, gastronomia, dieta mediterranea e l’Anci si sta attrezzando in vista dell’Expo 2015. Diversamente da paesi come la Cina, in Sicilia la chiave del problema risiede nella necessità di trasformare la qualità in quantità e non viceversa. Ritengo che sia giusto mettere in chiaro che l’iniziativa non è finalizzata meramente alla partecipazione all’Expo, la parte che ha un peso maggiore è quella antecedente all’Expo – ha sostenuto. Orlando ha infine parlato dell’importanza rivestita dall’unione, dal mettere insieme per riuscire e ha fatto riferimento all’unione tra Marsala, Mazzara e Gibellina per poi porre enfasi sull’evento conclusivo di Blue Sea Land, una preghiera collettiva che mette insieme le tre grandi religioni monoteiste.
Di particolare interesse si sono rivelati gli interventi del Sindaco di Gibellina Rosario Fontana e di Salvatore Martorana, rappresentante dell’Anci e dei produttori della Sicilia all’Expo 2015.
Fontana ha esplicitato il motivo per cui Gibellina è entrata a far parte dell’iniziativa: quest’anno, il Distretto della Pesca ha voluto guardare non solo al mare ma anche all’entroterra e in tal senso Gibellina si spende bene. La Sicilia è una terra ricca di confronti culturali e ritengo che sia necessario continuare il percorso intrapreso.
Martorana ha fatto riferimento alla Sicilia come un vero e proprio ponte tra Europa e Africa, un crocevia del mercato: si rende indispensabile la creazione di un grande scalo commerciale; la Sicilia dovrebbe essere capitale dell’Expo in quanto rappresenta oltre il 20% di ciò che si produce in Italia ma anche le università e la ricerca dovrebbero giocare un ruolo di cruciale importanza – ha asserito.
Il compito di concludere la conferenza stampa di Blue Sea Land è stato affidato all’Assessore Regionale all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale che ha spiegato i motivi per cui l’Assessorato ha supportato l’iniziativa.
Si tratta di una riflessione che trascende l’aspetto agroalimentare e che nasce dalla necessità della Sicilia di riacquistare un ruolo al centro del Mediterraneo. Ciò sarebbe chiaramente un vantaggio dal punto di vista economico ma è indubbio che la Sicilia è il crogiolo da cui la cultura mediterranea si irradia nel mondo. Se non altro, bisogna riconoscere che la qualità dei nostri prodotti è giunta a un livello sempre più elevato grazie a un percorso di sapienza e cultura, di donne e uomini che si sono prestati e su quelle terre vi hanno lavorato. Blue Sea Land mira quindi alla promozione non dei marchi ma dei prodotti e della loro qualità. Oggi la Sicilia ha raggiunto un traguardo poiché il trentesimo prodotto ha ricevuto la denominazione di origine protetta. Ma molte sono le battaglie che ancora dobbiamo affrontare e un nome tra i tanti è la contraffazione dei nostri prodotti.
Il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, il 9 ottobre ha partecipato a Palazzo dei Normanni al forum Expo Blue Sea Land 2014 dal titolo “nutrire il pianeta, energia per la vita”, dove erano presenti oltre trenta delegazioni politico-Istituzionali e imprenditori provenienti dal Mediterraneo, Africa e Medio Oriente.
Si è trattato del primo appuntamento dedicato alla manifestazione “blue sea land”, l’expo dei distretti produttivi agroalimentari e delle filiere agro ittiche, promossa dal distretto della pesca di Mazara del Vallo con la collaborazione della Regione Siciliana, dell’Anci Sicilia e con il patrocinio del Ministero affari esteri, del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per promuovere le eccellenze gastronomiche e le peculiarità culturali tipiche di queste aree.
Questo – ha detto Leoluca Orlando – è un percorso che mette insieme cultura ed economia ed è il modo migliore per presentarci come Anci Sicilia ad Expo 2015, con l’obiettivo di valorizzare i territori siciliani nella loro dimensione economica produttiva, legata a una forte radice culturale e concentrando l’attenzione sui reali vantaggi della “blue economy”, virtuoso modello al quale il distretto produttivo della pesca di Mazara da più di sei anni si ispira.
La manifestazione, che si svolgerà principalmente nella casbah di Mazara del Vallo, permetterà di conoscere e apprezzare prodotti provenienti dai diversi paesi del Mediterraneo, ma principalmente quelli siciliani, e di partecipare a incontri scientifici, laboratori del gusto, innovazioni tecnologiche, eventi culturali e spettacoli che animeranno questa edizione dell’Expo.
TrinacriaNews.eu e le altre testate presenti alla conferenza stampa hanno intervistato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Sindaco di Gibellina Rosario Fontana e l’Assessore all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale.
Di seguito, le interviste.
LEOLUCA ORLANDO:
Blue Sea Land è un grosso progetto preview dell’Expo dove si uniscono energie di tanti tipi. Ce ne parli…
La domanda contiene già tutte le risposte. È un’iniziativa che vuole confermare la centralità mediterranea della Sicilia. Quella geografica è presente, quella storica anche… L’unica che manca credo sia quella economica. Da questo punto di vista, il Distretto della Pesca di Mazara insieme al Comune di Mazara e Marsala, quello di Palermo e quello di Gibellina hanno pensato di mettersi in rete per presentare una dimensione di attenzione alla Blue Economy, a quell’economia del mare che spesso viene sottovalutata o che troppe volte non sbarca sulla terra ferma. Io credo che questa sia un’occasione per fare sbarcare sulla terra ferma i nostri pescatori, i nostri amanti del mare, i nostri subacquei, sommozzatori, coloro che fanno anche archeologia marina. Si tratta di mettere insieme la cultura e l’economia e questo è il modo migliore di presentarci così come ci stiamo presentando quale Anci Sicilia all’Expo 2015 per presentare i territori siciliani nella loro dimensione economica-produttiva legata ovviamente a una forte radice culturale.
Cosa vi aspettate da quest’iniziativa?
Non chiediamo soldi a qualcuno. Chiediamo che coloro che già esistono possano da soli produrre ricchezza, essere messi in condizioni di essere in rete convinti come siamo che spesso quello che manca in Sicilia non è la qualità ma la quantità dei prodotti. Spesso i nostri prodotti sono di qualità eccellente ma i grandi mercati internazionali chiedono grandi dimensioni. Ecco perché l’Anci Sicilia si è riunita a un tavolo tecnico con riunioni fatte in tutte le diverse realtà siciliane. Ciò per far conoscere agli stessi sindaci le capacità produttive del loro territorio… E poi per mettere insieme coloro che producendo lo stesso prodotto, pescando lo stesso pesce o producendo lo stesso olio o formaggio e che non si conoscevano. In rete possono anche affrontare la solidità e quantità dei prodotti nei mercati internazionali.
ROSARIO FONTANA
Come sindaco, cosa si aspetta da questa grande manifestazione?
Gibellina negli anni ha lavorato moltissimo alla costruzione di un ponte tra la Sicilia e il mondo arabo e quindi mi aspetto che ci sia un ritorno. Partiamo con l’inaugurazione di una mostra di un artista cinese e poi ospiteremo le delegazioni estere e quindi questa sarà l’occasione per fare il punto della situazione. Chiaramente si vuole promuovere soprattutto un territorio che si estende dal mare all’entroterra. Guardiamo a questo territorio, alla sua vocazione culturale importante… Ricordo che il prossimo anno completeremo l’opera di Alberto Burri… Ricorreranno i cent’anni della nascita di questo grande artista… Gibellina vuole essere presente insieme alle grandi città. In tal senso, ringraziamo il Distretto della Pesca ma anche il Comune di Palermo. Noi siamo piccolini e quindi ci uniamo per promuovere il nostro territorio ricchissimo di storia, d’arte e di cultura.
EZECHIA PAOLO REALE:
Come definirebbe l’iniziativa Blue Sea Land?
Oggi è una giornata importante non solo per l’agricoltura ma anche per la pesca siciliana. A Castello Utveggio si svolge nella sala principale il riconoscimento dell’IGB dell’olio extravergine per tutta la regione siciliana e, contemporaneamente, noi presentiamo qui Blue Sea Land, un momento importante perché capace di mettere allo stesso tavolo tutti i paesi del Mediterraneo affinché si discuta di una problematica che risulta attualmente di grande rilevanza… La sinergia tra comuni, regioni e privati… Perché anche quest’aspetto va sottolineato. Il distretto della pesca che sta organizzando Blue Sea Land è un’organizzazione privata che ha rilevanza pubblica. Tutto questo è il futuro della Sicilia perché agricoltura e pesca costituiscono le risorse economiche che potranno cambiarne il volto. Da questo punto di vista, la gestione del cluster bio-mediterraneo 2015 da parte dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura e della Pesca potrà dare testimonianza per veicolare questa informazione fondamentale per il nostro futuro, della qualità dei nostri prodotti, delle loro capacità nutrizionali e di tutela della salute. Speriamo che sia un messaggio che arrivi forte e chiaro così come noi vogliamo lanciarlo.
Agricoltura e pesca possono essere una rampa di lancio per questo territorio ma non crede che la Sicilia abbia bisogno anche di aiuti e di un’attenzione particolare da parte della Regione?
La Regione – quantomeno nella materia dell’agricoltura – sta dando il meglio di sé e l’Assessorato non restituirà certamente fondi europei perché sopra la media nazionale della spesa e noi raggiungiamo quasi la media europea. Parlerei piuttosto di un viaggio che stiamo compiendo accanto alle imprese agricole e stiamo verificandone i risultati. Chiaramente, si tratta di un percorso che può comportare asperità perché quando si punta sulla qualità (e c’è qualcuno che non riesce nella propria impresa a garantire tale caratteristica) si possono incontrare degli ostacoli… Ma il futuro è in imprese capaci di garantire la qualità del prodotto. Senza questa possibilità il nostro mercato è destinato a non competere sui mercati internazionali. Se noi andiamo a competere sulla quantità, perdiamo su tutti i mercati. Quando competiamo sulla qualità e con la qualità dei nostri prodotti abbiamo la capacità di battere qualunque concorrente