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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno VIII - Num. 42 - 07 giugno 2020 Cultura e spettacolo

Teatro, Alessandro Ienzi al Festival di Venezia con Global campus of Human Rigths

di Redazione TrinacriaNews

Palermo, 1 settembre 2020.  Il teatro, il cinema si occupano oggi diffusamente di diritti civili, di tutela e di denuncia, ma occorre solida preparazione e sensibilità, affinata dallo studio e dall’esperienza. Ne è convinto il giovane attore e regista palermitano Alessandro Ienzi, appena partito, unico siciliano tra quindici prescelti, per la Summer School in Cinema Human Rights and Advocacy di Venezia, promossa da ormai quindici anni da Picture People e Global Campus of Human Rights, la più grande istituzione al mondo che offre educazione post-laurea nel campo dei diritti umani e della democrazia, e che è anche un network di più di 100 università in tutto il mondo. Durante la 77° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dal 31 agosto al 6 settembre Ienzi – avvocato di 33 anni, diplomato alla Scuola dei Mestieri del Teatro Biondo e fondatore di Raizes Teatro, giovane compagnia palermitana nata nel 2017 che sta raccogliendo visibilità e successo di critica –  lavorerà ad ampliare la comprensione sulle connessioni tra diritti umani, film, media digitali e video advocacy, in un progetto di formazione ispirato alla condivisione di  idee e alla promozione del pensiero critico in dibattito con esperti e registi di tutto il mondo.  La Summer School è ospitata nei locali del GC, al Monastero di San Nicolò del Lido di Venezia.

“All’interno della Summer School, sul solco dell’attività della compagnia Raizes Teatro, che promuove la tutela dei diritti umani – spiega Alessandro Ienzi –, svilupperò un progetto di sensibilizzazione sulle condizioni delle carceri italiane. Della cronaca di questi tempi mi ha colpito l’aumento del numero dei suicidi, l’esiguità delle strutture per pazienti psichiatrici in stato di detenzione e la condizione di stress emotivo in cui vivono guardie carcerarie e detenuti. Le norme di legge e le strutture che accolgono i detenuti non dovrebbero mai devono essere privi di umanità, quella umanità che per chi è in carcere è già messa a dura prova dalla privazione della libertà”. 

Il programma si articola in sette sessioni.

Intanto Raizes Teatro, che è radicata a Palermo ma guarda al mondo, pensa globalmente e agisce sul territorio a portata di mano, ha già allo studio uno spettacolo che nei prossimi mesi  sarà prodotto proprio sotto l’egida di Global Campus.

 

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