Palermo 20 maggio 2016 – Oggi l’assemblea dei lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia ha votato la ripresa dello sciopero che era stato sospeso in seguito all’ incontro avuto con l’assessore Bruno Marziano lo scorso 12 maggio. Da lunedì 23 maggio comincerà il sit-in dei lavoratori in Piazza Indipendenza, sotto la sede della Presidenza della Regione Siciliana.
Le Rsa di Fabi, First CISL, Fisac CGIL, Uilca UIL e Ugl Credito hanno rappresentato ai lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia le loro perplessità su una una trattativa con il governo regionale in cui continuano a mancare, nonostante tutti gli sforzi e i buoni propositi, le risposte attese da troppo tempo. Ieri una delegazione sindacale di SIS è stata ricevuta dall’assessore alla Formazione, Bruno Marziano, per la verifica degli impegni assunti reciprocamente dalle parti la settimana precedente. A fronte di un impegno dell’assessore a rappresentare alla giunta di governo un piano per il rilancio della società, oggi in liquidazione, le organizzazioni sindacali si erano impegnate alla ripresa immediata delle attività lavorative e in particolare quella relativa all’accreditamento degli Enti di Formazione.
I lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia, pur in attesa dello stipendio da oltre 10 mesi, con grande senso di responsabilità e mantenendo gli impegni assunti con l’assessore, erano tornati al lavoro. Ma, durante l’incontro di ieri, è emerso invece che la giunta regionale non ha prodotto sino ad oggi un solo atto concludente per agevolare la rimessa “in bonis” della società e erogare ai lavoratori parte delle mensilità arretrate. “Pertanto lavoratori e sindacati – è scritto in una nota unitaria – rimangono in attesa da parte del governo regionale di atti amministrativi concludenti finalizzati alla revoca della liquidazione della società e al salvataggio occupazionale dei lavoratori di un’azienda, Sviluppo Italia Sicilia, che il Parlamento e il Presidente della Regione hanno ripetutamente dichiarato strategica per lo sviluppo economico della Sicilia”.