“Apprendiamo con soddisfazione in concomitanza dell’intervento congiunto con il sindacato Fabi del 17 giugno, che l’Assessorato dell’Economia Dip.to Regionale Bilancio e Tesoro della Regione Sicilia, con lettera datata nel medesimo giorno, ha richiesto al Consiglio di Amministrazione e la Collegio Sindacale di Sviluppo Italia Sicilia, di dare spiegazioni e specificare anche le motivazioni per cui non sono stati pienamente applicati i principi di cui al codice antimafia e anticorruzione della Pubblica Amministrazione”. Lo dichiara Giada De Castro, Vice Segretario Provinciale dell’Ugl Credito di Palermo. “Il mancato rispetto delle disposizioni di legge sull’anticorruzione in SIS – spiega De Castro – , si aggiunge anche alla mancata rotazione del personale che ricopre ruoli apicali, in un’azienda dove la mission si esplica in attività operative sulle commesse, le quali sono propedeutiche all’erogazione delle agevolazioni pubbliche, determinando di fatto, una pericoloso conflitto del soggetto controllore con quello controllato, quindi elevatissimo rischio di corruzione e illegalità”.