Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 22 - 04 maggio 2016 Politica e società

Successo della manifestazione regionale #7maggio indetta da CGIL CISL e UIL Sicilia

All’interno tutte le dichiarazioni dei segretari regionali della OO.SS. e del segretario nazionale CISL Furlan

di Redazione TrinacriaNews

maanifestazione #7maggio URL IMMAGINE SOCIALEcco le dichiarazioni dei leader sindacali CGIL CISL e UIL

#LaSiciliaAffonda: Pagliaro: “Il tempo delle chiacchiere è scaduto, si cambi adesso rotta”. Sindacati in piazza in Sicilia per chiedere lavoro e sviluppo #7maggio

Usa per Crocetta la metafora del capitano sulla prua di una nave, la Sicilia, che affonda, il segretario della Cgil Sicilia Michele Pagliaro dal palco di piazza Indipendenza nel giorno della manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil per chiedere lavoro e sviluppo. E per dire che “così non può andare avanti” che “è necessario un cambio di rotta per portare la Sicilia fuori dalle secche della crisi”, “altrimenti un solo giorno in più di questa legislatura non avrebbe senso”. “La Sicilia che è scesa oggi in piazza con noi- ha detto il segretario della Cgil– è l’espressione più autentica di un disagio sociale crescente tra lavoro che si perde, lavoro che viene meno,assenza di adeguati ammortizzatori sociali, mancanza di prospettive peri giovani”. Al governo regionale , Pagliaro ha contestato “il non avere condotto in porto riforme importanti, a partire da quelle della spesa pubblica e delle ex province, il fatto di non essere intervenuto con incisività nelle crisi dell’apparato produttivo ma anche la mancanza di autorevolezza nel rapporto col governo nazionale che lascia in sospeso tutti i contenziosi aperti”. “Per la Sicilia- ha sottolineato il segretario della Cgil Sicilia– chiediamo un progetto di sviluppo che tenga in conto l’apparato produttivo , ma anche i beni e servizi comuni come acqua e rifiuti , che rilanci il welfare, che riformi una buona volta settori importanti come la pubblica amministrazione e la formazione professionale, per citarne alcuni, che incanali i fondi europei sugli obiettivi prioritari, a partire dalle infrastrutture”.Pagliaro ha detto che “se non c’ è una svolta sarebbe meglio staccare la spina, dire basta a una legislatura così infruttuosa. La piazza di oggi,così partecipata, lo dice a gran voce: il tempo delle chiacchiere è scaduto”.

Furlan (Cisl) Pieno sostegno alla mobilitazione dei sindacati- Isola sta sprofondando nel degrado sociale nell’indifferenza delle istituzioni

“La Sicilia è una grande regione con gravi problemi ma anche con straordinarie potenzialità’. Per questo merita molta più’ attenzione dal Governo nazionale e regionale e dalla politica”. È quanto sottolinea in una nota la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan commentando la manifestazione in corso a Palermo sul lavoro e lo sviluppo nell’isola. “La grande partecipazione di tante lavoratrici e lavoratori, giovani e pensionati, oggi alla manifestazione regionale indetta a Palermo in Sicilia da Cgil, Cisl e Uil è la cartina di tornasole di un grave malcontento sociale e di una situazione economica davvero sull’orlo del collasso. Su cinque milioni di siciliani solo il 25 per cento ha un lavoro. La disoccupazione giovanile in Sicilia è oggi è al 65,0 per cento, nel 2008 era al 48,7. Quella femminile è passata dal 19,5 nel 2008 al 25,4 per cento del 2015. Sono dati drammatici, inequivocabili che fotografano uno stato di degrado economico e di sottosviluppo davvero preoccupanti. La Sicilia sta sprofondando in una crisi irreversibile, come dimostrano le tante vertenze aperte, a cominciare dal caso emblematico di Almaviva, ma la paralisi riguarda tutti i settori produttivi: i servizi socio sanitari, l’agricoltura, l’industria, il turismo, la pubblica amministrazione, la tutela del territorio e dell’ambiente. Occorre subito il ripristino degli ammortizzatori in deroga, stabilizzare i precari, utilizzare in maniera rapida i fondi europei per le infrastrutture, il rilancio dell’agricoltura, la forestazione, i consorzi di bonifica. La Sicilia non può attendere i tempi della politica o le solite promesse di intervento del Governo nazionale e regionale. La Cisl farà ogni sforzo per sostenere la legittima richiesta di cambiamento e di una necessaria stagione di sviluppo, per creare le condizioni per offrire un lavoro dignitoso ai tanti disoccupati e precari che oggi non vedono alcuna prospettiva ed un futuro per la loro terra”.CORTEO #7MAGGIO

Sul tema è intervenuto anche Maurizio Bernava, segretario confederale Cisl, con la seguente dichiarazione: “Oggi in Sicilia Grande Manifestazione. grande CISL! Sono molto contento. Conferma che in Sicilia il Sindacato confederale è vivo, e che la CISL Siciliana ne è il Cuore e l’Anima popolare e Sociale. Una risorsa e speranza per il riscatto del SUD da ritardi strutturali, degrado, disoccupazione, povertà e classi dirigenti irresponsabili quanto insensibili alla domanda sociale di cambiamento. Più SVILUPPO, più LAVORO, più INCLUSIONE! Le priorità per la Sicilia e il SUD, siano anche le priorità del Paese! Un richiamo al Paese intero che deve essere accolto come contributo a partecipare al necessario cambiamento, oggi viene dalla parte più debole di una Sicilia in condizioni sociali, economiche disperate e con una politica distratta e fallimentare. Un richiamo e un contributo che l’intero Paese non può più ignorare”.

#7maggio, Barone: “Un grande successo la manifestazione di protesta. I siciliani sono stanchi di una classe politica che pensa solo alle poltrone“

“Un grande successo la manifestazione di protesta, che dimostra come i siciliani siano stanchi di essere governati da una classe politica che pensa solo a giochi di potere e a poltrone. La Sicilia affonda e il Governo regionale, sino a oggi non ha affatto nulla per evitarlo e nel frattempo si perdono o si rischiano di perdere posti di lavoro, sempre più famiglie sono in mezzo alla strada e la prospettiva per i giovani è il lavoro nero o l’emigrazione”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le emergenze non sono iniziate con questa legislatura ma si sta facendo troppo poco per provare a risolverle. Tutti i settori stanno vivendo emergenze drammatiche, non si può continuare a rinviare”.

Ed ecco le priorità della Uil Sicilia: sbloccare subito le risorse europee per mettere in sicurezza strade, scuole, acquedotti e ridare lavoro agli edili facendo ripartite l’economia. Non abbandonare i Poli industriali in crisi ma fare in modo che vengano realizzati i piani di riconversione. A Gela come a Siracusa, Termini e Milazzo. E ancora razionalizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione rinnovando i contratti e dando sicurezza ai lavoratori delle ex Province e ai precari dei Comuni. Tutelare il territorio utilizzando meglio forestali e Consorzi di bonifica. Mettere punto a una gestione scellerata del sistema idrico e di quello dei rifiuti e individuare una governance efficace ed efficiente. Potenziare gli organici della Sanità e intervenire subito sulla drammatica situazione delle Emergenze. Rendere fruibile il patrimonio culturale della regione per potenziare il turismo, oggi in crescita. Effettuare, infine, una vera riforma della Formazione e dell’Istruzione.

“La condizione di precario, lavoratore in nero o emigrante senza speranza di ritorno è certamente frustrante – continua il leader della Uil -. In Sicilia sono raddoppiati i voucher che forniscono una copertura legale al lavoro nero, come dimostra l’aumento degli incidenti gravi e mortali sui posti di lavoro. Non possiamo tollerare che la politica continui a pensare di dare mance in cambio di consenso elettorale. Bisogna dare stabilità e certezze senza ricatti e soprattutto fare ripartire l’economia dell’Isola favorendo investimenti e sviluppo. Il nostro obiettivo – conclude il segretario Barone – è tutelare i lavoratori, i giovani e i pensionati che oggi vivono di una condizione di crescente marginalità. La politica oggi non dà più risposte e il sindacato deve attrezzarsi per rappresentare queste persone. Bisogna reperire subito le risorse per gli interventi di sostegno al reddito affinché le famiglie possano sopravvivere. Troppo poche quelle in atto disponibili per cassa integrazione, ammortizzatori in deroga, mobilità e contratti di solidarietà. E della legge per il contrasto alla povertà non se ne sa più nulla. Bisogna spendere questi fondi bene e aprire agli investitori. La Regione deve smetterla di creare ostacoli su tutto e snellire la burocrazia”.

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