Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 21 - 02 marzo 2016 Politica e società

Sportello Solidarietà Antiracket e il bilancio di 3 anni di attività

Tanti numeri, tanti risultati contro il racket e l’usura.

di Enza Samantha Turco

conferenza antiracket URL IMMAGINE SOCIALUn team di competenze umane e professionali che offre un supporto a 360°, in campo giuridico, economico, amministrativo e psicologico a sostegno  delle vittime  di estorsione, di usura, e/o di stampo mafioso. Un’assistenza globale, non solo rivolta alle persone offese dai delitti di racket e usura (anche bancaria), ma anche alle famiglie coinvolte e alle imprese e ai cittadini a rischio. Un attività di ascolto, orientamento e consulenza nei casi, in cui a causa dell’evento estorsivo o usurario, l’imprenditore, il commerciante o il cittadino paventino una crisi economico/finanziaria  e/o sovra indebitamento oppure situazioni in cui ci si può ritenersi vittime di azioni o condotte illecite e/o illegittime. Questo è lo Sportello di Solidarietà.

Un progetto nato nel 2013 dalla collaborazione  tra rappresentanti e attivisti di Addiopizzo, la F.A.I. (Federazione delle associazioni Antiracket e Antiusura), e l’Ufficio del Commissario Straordinario Antiracket.

Venerdì 15 Aprile, presso la sala “Prefetto Dalla Chiesa” della Prefettura di Palermo, si è svolto un incontro/dibattito sulle attività dello Sportello di Solidarietà negli ultimi 3 anni a tutela delle vittime del pizzo e dell’usura.

E ‘stata l’occasione per parlare di  numeri e di risultati eccellenti nel cammino difficile della lotta al fenomeno estorsivo e all’usura.

Ma anche l’opportunità per conoscere le storie di imprenditori che hanno detto NO, scegliendo la strada della legalità e del riscatto.

Certamente un report di successo: 5.440.994,00  euro di elargizioni dal Fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura.127 utenti seguiti dallo sportello, 317 utenti che sono entrati in contatto con lo Sportello, 76 istanze e integrazioni per le vittime del racket, 11 per le vittime di usura; ma non solo: 41 provvedimenti di sospensione ottenuti; 882 ascolti e incontri.

Ricco d’interventi il programma della giornata. Il Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, Il Commissario Straordinario Antiracket , Santi Giuffrè, Il Presidente Onorario della F.A.I., Tano Grasso e Salvatore Ugo Forello, Responsabile dello Sportello di Solidarietà.

Il Prefetto Antonella Di Miro ha precisato che: ”Sono cresciuta professionalmente in Sicilia e ho vissuto in prima persona, con grande emozione, l’esperienza di Tano Grasso e dell’associazionismo giovanile palermitano, come Prefetto vicario nel messinese, nel periodo in cui parlare di lotta al racket e obbligo morale e civico di denuncia sembrava davvero una scommessa. Questa è stata vinta. L’importante è l’impegno per continuare”.

E’ poi intervenuto Salvatore Ugo Forello, Responsabile dello Sportello di Solidarietà, che ha voluto fare i ringraziamenti per questi 3 anni di attività incisiva nel contrasto al racket e all’usura.

“Il mio primo ringraziamento come  componente dello sportello va fatto agli imprenditori che con tanta fatica abbiamo seguito e con cui abbiamo condiviso esperienze positive, ma anche negative; questo perché, dal momento in cui hanno deciso di iniziare questa difficile strada, sanno e hanno saputo che, non sarebbero stati più soli -. ha poi continuato – Un ringraziamento particolare va alle forze dell’ordine che hanno permesso di instaurare un rapporto di fiducia con le vittime. Da decenni a Palermo e provincia, c’è stata  un‘opera repressiva di valore inqualificabile, fatta da uomini capaci di entrare in contatto con le vittime durante il corso delle indagini, e di orientare verso strutture come quelle che qui rappresentiamo. Un ottimo investigatore che si accompagna una ad figura umana di un certo profilo, come a Palermo sinora, rappresenta sicuramente un sintomo di successo -. ha aggiunto poi – Ringrazio anche, e non potrei fare altrimenti, non solo il prefetto come persona, ma per quello che rappresenta, cioè la Prefettura di Palermo; inoltre i miei ringraziamenti vanno al Commissario Straordinario Antiracket qui presente. Va sottolineato come il loro approccio, in questi anni difficili, ha rappresentato il volto professionale, ma soprattutto umano, delle istituzioni, che è quello che determina e può determinare un approccio vincente ai problemi in questo campo, e una percezione da parte dei cittadini di un ‘istituzione vicina e non lontana”.

E’ poi intervenuto all’incontro, Tano Grasso,Presidente Onorario della F.A.I.

“L’attività svolta dallo Sportello ha un valore strategico decisivo nella lotta al racket e all’usura. Il motivo sta nella considerazione che se una vittima dopo la denuncia, sta meglio, questa stessa vittima, diventa  un fattore di emulazione; se invece la vittima che denuncia l’estorsione, a seguito della sua denuncia, si trova  con l’azienda chiusa, con i rapporti familiari bruciati, con rapporti sociali inesistenti, magari costretto ad andare via; il fallimento di questo imprenditore è il fallimento di tutta la strategia antiracket e in questi casi è difficile che altri possano seguire il suo esempio”.

Il Responsabile dello Sportello di Solidarietà ha altresì ringraziato, il Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Palermo, Bernardo Petralia , il quale si occupa, in particolare, dei provvedimenti di sospensione.

“Questo tipo di provvedimento ha l’effetto di bloccare per un certo periodo- ha spiegato Ugo Forello – tutto ciò che riguarda le procedure esecutive alle quali l’imprenditore è soggetto o che potrebbe subire, permettendo la sospensione del pagamento di scadenze come rate di mutui, tasse, versamenti vari all’ Agenzia delle Entrate; questo può essere essenziale per gli imprenditori in difficoltà”.

Bernardo Petralia ha voluto sottolineare come sia importante conoscere personalmente le vittime, sentire la voce diretta di chi soffre, di chi ha avuto una doppia sofferenza e cioè l’evento lesivo, e il coraggio di denunciare, inteso come  sofferenza prospettica, che vale per tutta vita, tenuto conto delle conseguenze che questo può determinare.

In conclusione è intervenuto Santi Giuffrè, Commissario Straordinario Antiracket:

“In Italia nel 2015 si concedono, in ristoro delle vittime di estorsione, 14 milioni e 250 mila euro, a Palermo 2 milioni e 350.000; lo stesso trend vale per il 2016 e per l’usura. I risultati raggiunti finora sono dovuti ad una squadra-Stato, che è riuscita certamente a dare espressioni notevoli sul piano dell’autorità giudiziaria e delle prefetture, ed inoltre. è riuscita a raccogliere elementi importanti di partneriato (principe, l’esperienza di Addiopizzo), intercettando quei fermenti culturali che hanno portato alla svolta. Una sinergia tra intuizioni e persone che sono riusciti a canalizzare la positività di questa esperienza, dando insieme alla FAI e alle altre strutture ed enti, un‘immagine forte e coesa dello Stato. Questa positività ha fatto in modo che il cittadino potesse affidarsi ad esso, non solo sul piano repressivo, ma anche sotto il profilo della vicinanza”.

TRINACRIANEWS.EU HA INTERVISTATO PER I NOSTRI LETTORI, TANO GRASSO, PRESIDENTE ONORARIO DELLA F.A.I.

D. Perché questa iniziativa oggi?

E’ la continuazione di un ‘attività che si è realizzata nell’ambito dei Pon Sicurezza, con i finanziamenti europei; proprio, interpretando lo spirito dei progetti europei prosegue ora  in regime di assoluto volontariato. E’ un servizio creato per aiutare le vittime di estorsione e usura; per noi, bisogna precisare, che aiutare le vittime ,in termini di solidarietà e competenza, è una condizione per favorire la denuncia degli altri; cioè chi denuncia deve essere messo in condizione di aver , meno problemi dopo; solo in questo solo in questo modo, gli altri imprenditori si sentiranno motivati a denunziare.

D. Lo Sportello rappresenta una rete. In che modo?

Di fatto è una rete di professionisti ed esperti che intervengono nel merito dei problemi di ogni vittima, provvedendo alla loro soluzione.

D. E’ cambiato qualcosa negli ultimi anni?

Il fatto che esistano strutture di questo tipo è il segno di una crescita nella lotta contro il racket e l’usura. Addiopizzo, il ruolo che ha rappresentato e quello che ha determinato è stata un‘esperienza importante; adesso, questo strumento operativo di sostegno, lo Sportello, rappresenta uno strumento in più, certamente un arricchimento.

Rispetto al passato è cambiato molto, ma rispetto a quello che abbiamo oggi, dobbiamo ancora cambiare. Prima non c’erano imprenditori che denunciavano, oggi ci sono, ma rappresentano comunque una minoranza.

 

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