Palermo – Il 17 gennaio alle ore 12,00 la Cattedrale di Palermo ha accolto una gran folla di persone, tutte convenute per prendere parte alla solenne celebrazione eucaristica per la Proclamazione del Decreto di Venerabilità di Madre Carmela Prestigiacomo, Serva di Dio fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato.
La funzione è stata presieduta da S. Em. Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, dicastero che ha competenza circa la procedura che porta alla beatificazione e canonizzazione dei Servi di Dio. Era presente alla celebrazione anche S. Em. Card. Romeo, Arcivescovo di Palermo, che ha espresso la sua contentezza per un evento di tale importanza per la città di Palermo, dicendo: Ancora una volta la città di Palermo viene interpellata da queste stelle che brillano sul suo cielo. Noi non possiamo dimenticare che proprio per l’attenzione ai più bisognosi e alle nuove generazioni abbiamo avuto alcune stelle, alle quali si è aggiunta adesso Madre Carmela, che insieme al Beato Pino Puglisi brilla insieme alle grandi luci. È innegabile che il sud dell’Italia viva una crisi economica secolare, però è anche vero che oltre ai bisogni materiali sono urgenti i bisogni spirituali e con questi testimoni, queste stelle che brillano sul cielo di Palermo e che sono figli di questa chiesa possiamo trovare l’amore di Dio.
Al termine della funzione, con grande orgoglio ed emozione, Don Enzo Gabrieli ha letto la Proclamazione del Decreto di Venerabilità di Madre Carmela, reso pubblico per volere di Papa Francesco il 6 dicembre scorso e sottoscritto dal Card. Angelo Amato. Secondo quanto da lui proferito, Madre Carmela, nata a Palermo nel 1858, guidata dalla sua intensa spiritualità e dal suo intimo legame con Gesù, il Verbo Incarnato, ha dedicato l’intera esistenza alla cura dei più bisognosi e distintivo dell’Istituto da lei fondato è sempre stato la carità. Ella seppe ben armonizzare la sua vita contemplativa, fondata sulla preghiera, e quella apostolica, trasmettendo l’amore di Dio al prossimo, prendendosi cura e amando gli altri con generosità e dedizione, attraverso l’insegnamento e la cura dei bambini, degli infermi e dei poveri. Il nuovo Istituto delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato si diffuse, in breve tempo, in tutta l’Italia meridionale e oggi è presente in diverse parti del mondo: Brasile, Messico, Svizzera, Argentina,Canada e Terra Santa. Spentasi a Roma il 14 dicembre del 1948, in virtù della sua fama, dal 1991 al 1994 si è svolta l’Inchiesta Diocesana e il 16 luglio del 2000 è stata approvata la Positio super Virtutibus della Serva di Dio per poi giungere, il 6 dicembre 2014, alla dichiarazione dello Stesso Santo Padre secondo cui Madre Carmela ha esercitato in modo eroico le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo.
La celebrazione si è poi conclusa con i ringraziamenti di Madre Vittoria Valentino, Superiora Generale delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, che ha terminato rivolgendosi alle sue consorelle: Non mi resta che dire alle mie sorelle, in maniera particolare,scopriamo sempre più la ricchezza di cui Dio ci ha fatto dono nella persona della nostra fondatrice, perché come lei possiamo portare l’amore del cuore di Cristo, luce che illumina e consola.
In occasione della celebrazione, la redazione di TrinacriaNews.eu ha rivolto alcune domande a Madre Vittoria Valentino, Superiora Generale delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, a Don Enzo Gabrieli, postulatore della Causa e a Sr. Francesca Gallo, Direttrice dell’Istituto Sacro Cuore del Verbo Incarnato di Palermo. Questi i contenuti delle interviste:
MADRE VITTORIA VALENTINO
Quali sono gli insegnamenti e i precetti di Madre Carmela che sono alla base della comunità delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato?
Penso che l’insegnamento fondamentale che scaturisce dall’esperienza, ma anche dai consigli e dalle indicazioni di Madre Carmela sia proprio l’insegnamento della carità. Madre Carmela ha vissuto ed ha insegnato ad essere ubbidienti a questo duplice comandamento del vangelo, cioè un amore totale verso Dio, espresso concretamente nell’amore verso gli altri e verso il prossimo. Questo amore non è un semplice sentimento, ma, come la stessa Scrittura ci insegna, chi dice di amare Dio e non vede e non ama suo fratello, quell’amore che tanto proclama non è reale, non è concreto e non è vero.
In questo ci ricolleghiamo ai due aspetti della contemplazione di Dio vissuti da Madre Carmela, lo stato vittimale, avendo offerto totalmente se stessa a Dio, e l’amore redentore,avendo cercato di riparare ai propri peccati personali e dell’umanità. Come li vivete oggi?
Noi viviamo nell’amore che attingiamo costantemente da questa contemplazione del cuore di Cristo, espressione massima dell’amore di Dio verso gli uomini. Dio ha tanto amato gli uomini da mandare suo figlio, che li amò fino alla fine, fino al dono totale di sé. Allora è proprio la contemplazione di questo mistero di Cristo, rivelato nell’incarnazione e nella redenzione, che ci fa cogliere la totalità, profondità e immensità dell’amore di Dio verso l’umanità. Dunque è una logica conseguenza che contemplando questo grande amore, di cui Dio ci ha fatto dono, che noi sentiamo il dovere di trasmetterlo e diffonderlo agli altri.
Ci può narrare un episodio particolare della vita di Madre Carmela che ci permetta di conoscerla più da vicino?
Madre Carmela è stata una grande mistica, la sua vita è stata una vita di preghiera vissuta intensamente e trasmessa a noi, che siamo chiamate a vivere nel suo esempio. Io ho avuto la fortuna di conoscere molte sorelle che avevano vissuto con la madre e dai loro racconti emerge la sua grande attenzione verso tutti. Quando una consorella nei suoi studi incontrava delle difficoltà, Lei aveva quella parola di consolazione o incoraggiamento. Prestava attenzione alla persona, e non dava importanza solo al risultato, ma soprattutto all’impegno, con uno sguardo tenero, materno e affettuoso. Durante la Seconda Guerra Mondiale molte consorelle erano ammalate, anche per la scarsa alimentazione,e Lei si preoccupava tantissimo delle sorelle giovani e, confidando nella presenza del Signore, ha anche accolto e offerto protezione ad alcuni ebrei in fuga. Un’altra caratteristica della Madre è che non ha mai scelto luoghi agiati per mandare le suore, le mandava sempre dove c’era bisogno, dove il grado di analfabetismo era altissimo, per portare la parola di Gesù. Ha anche aperto svariati orfanotrofi, poi diventati istituti educativi assistenziali, in cui stava spesso a contatto con questi bambini, senza chiedere attenzioni particolari. Noi oggi siamo tanto attratti da Papa Francesco, da questo suo stile di vicinanza e di prossimità alla gente comune, ebbene i Santi sono così, vicini alle persone nella semplicità dei loro gesti. Oggi il contesto sociale è cambiato, però io credo che la gente comunque abbia bisogno di essere ascoltata, accolta e sostenuta, tutto oggi apparentemente è mutato, però i bisogni del’uomo sono sempre gli stessi.
DON ENZO GABRIELI
Può spiegarci in cosa consiste il ruolo del Postulatore?
Il postulatore potremmo definirlo come l’avvocato difensore, che in realtà collabora con il Tribunale che si occupa delle Cause dei Santi, lavorando a realizzare quella che è la Positito di un processo. Egli deve presentare alla Santa Sede e alla Congregazione dei Santi, il risultato di anni di studi e ricerche, che poi sarà esaminato dai teologi e dai medici e sarà la Santa Sede a giudicare il contenuto di quanto presentato. In diocesi invece fa un lavoro di promozione della figura, prepara le immaginette, la biografia, indica quali sono i percorsi per promuovere il culto e il carisma di un particolare Servo di Dio e come custodire i luoghi e le reliquie. Generalmente viene chiamato in causa dai promotori della causa, che possono essere un vescovo o una congregazione, come nel caso di Madre Carmela.Ricevuta la nomina, il postulatore agisce poi di fronte ai tribunali locali e a quello romano.
Ci può illustrare per sommi capi le motivazioni che hanno portato alla Proclamazione del Decreto di Venerabilità di Madre Carmela?
La Chiesa ha studiato per anni le testimonianze, gli scritti, l’opera e la vita di Madre Carmela e ha interrogato i testimoni. Dopo una serie di indagini e di studi la Santa Sede si è poi pronunciata,affermando nel Decreto di Venerabilità, che Madre Carmela ha vissuto eroicamente le virtù cristiane. Non basta infatti vivere le virtù cristiane, lo facciamo tutti noi nel nostro quotidiano, ma la particolarità dei santi è che le hanno vissute in modo eroico, in maniera più energica, come palestra di vita. Sicuramente nei santi emerge una virtù piuttosto che un’altra, infatti in Madre Carmela emerge la carità, l’accoglienza dei bambini e la spiritualità profonda.
E per giungere alla beatificazione e alla successiva canonizzazione ci vogliono dei requisiti in più?
Dopo che la Chiesa ha dichiarato questa Serva di Dio una testimone eloquente, che può essere venerata e imitata, adesso attende il segno dal cielo, cioè il miracolo. Questo verrà poi indagato da un tribunale diocesano, verranno raccolte le prove, la cartella clinica, nel caso specifico, verranno interrogati i testimoni e i medici che affermano la sua inspiegabilità. A seguire la pratica giungerà a Roma, dove verrà studiata da altri medici e teologi, che daranno un parere. Verrà poi redatta una relazione, esaminata da una sessione ordinaria di cardinali e vescovi e nel caso in cui l’esito sarà positivo il Papa darà ordine di firmare il Decreto di Beatificazione. Per la canonizzazione funzionerà poi allo stesso modo, ci vorrà un altro miracolo, il secondo segno dal cielo che impegnerà il Papa. Ecco perché la beatificazione si celebra nelle diocesi, mentre per la canonizzazione il papa stesso presiede la messa che si svolge a Roma.
SR. FRANCESCA GALLO
In qualità di Superiora e Direttrice dell’Istituto Sacro Cuore del Verbo Incarnato di Palermo, cosa comporta dal suo punto di vista un evento di tale portata per l’istituto? E per la città di Palermo?
Questo è, a mio parere, innanzitutto un evento di grazia e da ciò non so se riusciamo a capire quanto Dio ci ami. Per la città di Palermo, che presenta tante facce, una figura come Madre Carmela, donna piena di carità, donna attenta alla promozione della persona, donna zelante per l’amore verso Dio e verso i fratelli, credo che sia una risposta per tutti coloro che vivono la carità e per tutti coloro che si fanno alter per il prossimo.
Madre Carmela ha dedicato la sua vita alla preghiera e all’insegnamento ed educazione dei bambini poveri. Oggi le scuole delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato sono diffuse in tutto il mondo. Quali sono gli insegnamenti di Madre Carmela che vengono trasmessi ai bambini e ai giovani?
Gli insegnamenti che vengono trasmessi non sono delle ricette da eseguire, ma vogliono essere dei semi sparsi ovunque con la convinzione di farli germogliare con la testimonianza, soprattutto, della nostra vita. La cosa più bella che possa capitare a un giovane, a un bambino o ad un adulto è incontrare una suora gioiosa innamorata del Verbo Incarnato e indicarlo come sequela.