Pensionati siciliani pronti alla mobilitazione per rivendicare, nei confronti del governo nazionale, il miglioramento delle prestazioni sanitarie, più attenzione nei confronti dei soggetti non autosufficienti, una riforma fiscale a sostegno dei più deboli, la rivalutazione effettiva delle pensioni e misure per promuovere l’invecchiamento attivo.
Questi gli elementi della piattaforma rivendicativa che Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil porteranno in piazza San Giovanni a Roma il 1 giugno prossimo, in occasione della manifestazione nazionale che vedrà i pensionati italiani ancora una volta uniti per chiedere all’attuale esecutivo più tutela per i redditi da pensione.
Se ne è parlato ieri a Palermo, in occasione di un esecutivo allargato del gruppo dirigente delle tre sigle e delle rispettive segreterie confederali.
I sindacati dei pensionati siciliani hanno manifestato critiche anche verso l’attuale governo Musumeci.
“Ad oggi – spiegano i tre segretari generali Maurizio Calà (Spi Cgil), Alfio Giulio (Fnp Cisl) e Antonino Toscano (Uilp Uil) – abbiamo registrato da parte della Regione Siciliana soltanto rassicurazioni ma non abbiamo ancora ricevuto alcun segnale tangibile di cambiamento: ora vogliamo azioni concrete a partire dalla costituzione di un tavolo sulla salute per eliminare superticket e liste d’attesa e dare ai siciliani una buona medicina territoriale”.
Tra le richieste , l’attivazione di servizi per i disabili e le loro famiglie e interventi urgenti sulla non autosufficienza.
Richieste condivise e sostenute anche dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia Michele Pagliaro, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone.
A conclusione dei lavori, il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo ha sottolineato la necessità di contrastare il fenomeno della povertà con particolare attenzione rivolta al Mezzogiorno.
“Oggi sono poveri anche coloro che hanno un reddito da pensione e da lavoro” ha affermato.
“Cgil, Cisl e Uil – spiega il segretario – hanno deciso di ripartire proprio dal Sud per unificare il Paese nella crescita, nel lavoro e nei diritti con una grande manifestazione che il 22 giugno prossimo si terrà a Reggio Calabria”.