L’ordinanza, in particolare, prevede che su tutto il territorio siciliano, dalle 12,30 alle 16 vengano sospese le attività nei giorni in cui la mappa dell’Inail (pubblicata sul sito Worklimate) segnali un rischio “alto”. Per quanto riguarda le operazioni di pubblica utilità, i datori di lavoro dovranno adottare misure organizzative per salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi essenziali.
“Finalmente il presidente della Regione, Renato Schifani, ci ha ascoltati ed è stata firmata l’ordinanza che vieta il lavoro in Sicilia nelle ore e nei giorni più caldi. Cgil e Uil la chiedevano da troppo tempo e molte sono state in queste settimane le iniziative di protesta a sostegno della richiesta di una misura specifica a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Era anche in programma un sit- in venerdì 19 luglio davanti alla Presidenza della Regione per protestare contro i ritardi in merito. Prendiamo atto di questo intervento e restiamo comunque vigili affinché le regole vengano rispettate”. Così i segretari di Cgil Sicilia, Alfio Mannino e Francesco Lucchesi, e della Uil Sicilia, Luisella Lionti e Ignazio Baudo, che aggiungono: “Adesso e’ necessario che venga definito il protocollo per disciplinare compiutamente la materia: resta questa per noi una questione fondamentale. Così come lo è il fatto che riparta il confronto su sicurezza e salute sul lavoro”.
“Un risultato per il quale abbiamo alacremente lavorato”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, commentando l’ordinanza urgente firmata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, valida con efficacia immediata, e fino al 31 agosto 2024, per gli addetti nei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini che svolgono attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole. “Le parti sociali da tempo sollecitano questo provvedimento a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, esposti a condizioni termiche estreme – ha aggiunto Cappuccio – e quindi registriamo positivamente il via libera a quest’ordinanza, da noi fortemente richiesta. L’auspicio è che su tutti i temi si segua il metodo del confronto e della concertazione”.