Palermo 21 lug. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta comunica che i dirigenti del dipartimento Funzione Pubblica hanno provveduto oggi alla stipula dei contratti di assunzione di 13 testimoni di giustizia siciliani che hanno denunciato il racket e la mafia. Soddisfatto il presidente Crocetta che ringrazia anche “il Parlamento siciliano per avere varato, unica Regione d’Europa, una legge che testimonia la solidarietà della Regione siciliana a favore di quanti si sono esposti rischiando la vita per amore della giustizia nei tribunali a fare nomi e cognomi dei loro carnefici. Fatti come questi – continua il presidente – dimostrano che la nostra non è un’antimafia parolaia ma quella concreta che giorno dopo giorno non solo effettua denunce, ma fatti che trasformano la Sicilia e danno un duro colpo alle mafie. Alcuni di tali testimoni sono stati costretti a cambiare identità per non essere identificati dai mafiosi. Con l’assunzione, la Regione, sulla base di una convenzione con il Ministero dell’Interno, ha segretato i nomi dei 13 testimoni che si aggiungono ai 13 precedentemente assunti e a tenere riservato il luogo dove essi opereranno. I testimoni, infatti, oltre che lavorare in Sicilia
potranno anche essere impiegati in prefetture, uffici giudiziari di altre regioni. Credo – aggiunge Crocetta – che sia la risposta più chiara e netta di cosa intendiamo per lotta alla mafia”. Va ricordato che i testimoni di giustizia non sono i pentiti, ma vittime innocenti del sistema mafioso e del racket, che si sono ribellati. “ Voglio ringraziare tutti i lavoratori del dipartimento Funzione Pubblica che hanno lavorato tanto e la Segreteria generale diretta dalla dottoressa Monterosso, che ha intrattenuto i contatti in modo particolare col Servizio Centrale di Protezione”.