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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno II - Num. 13 - 27 settembre 2014 Comunicati stampa

SICILIA: PAGLIARO (CGIL) A REGIONE SERVE GIUNTA CHE SEGNI DISCONTINUITA’

di Redazione TrinacriaNews

Palermo, 24 ott- “La Sicilia ha bisogno di un governo autorevole e di discontinuità. Ed è su questa linea che va trovata urgentemente la soluzione  alla crisi politica”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro aggiungendo che “non basta dire come fa Crocetta che la Sicilia non può permettersi una crisi prolungata che è già nei fatti, ma bisogna realizzare atti concreti per superarla”. Insomma, Pagliaro invita il Presidente della Regione a “saltare il fosso senza guardarsi alle spalle per ridare alla Sicilia un Governo che alzi la testa, sia l’orgoglio dei siciliani e abbia come primo obiettivo quello di trasformare la spesa pubblica in spesa produttiva capace di rilanciare lo sviluppo”. “Oggi- osserva Pagliaro– registriamo da parte del governo regionale da un lato l’ancoraggio e l’incapacità di superare i privilegi di uno Statuto che dovrebbe essere valorizzato invece nelle parti che consentono alla Sicilia opportunità di sviluppo, dall’altro una subalternità al governo nazionale che si manifesta col non riuscire ad avviare una trattativa per farsi restituire dallo Stato l’intero gettito Irpef (articolo 36 dello Statuto) prodotto nell’isola”. Ma anche “con ipotesi di inserimenti nella giunta regionale, per il bilancio, di uomini che, rispondendo a Roma, difficilmente farebbero gli interessi dei siciliani”. Il segretario della Cgil rileva che la mancata restituzione del gettito Irpef comporta “il venire meno di circa 3 miliardi di euro in un momento di grave difficoltà finanziaria della Regione”. “E’ triste osservare- aggiunge Pagliaro– che lo Statuto, lontano dai siciliani perché causa di ingiustificabili privilegi, in Sicilia viene difeso solo dalla Lega-Nord di Matteo Salvini”. Sulla questione del gettito Irpef Pagliaro fa anche qualche conto: “Negli anni della crisi – dice– il gettito dell’Irpef dei cittadini siciliani è cresciuto sino a toccare la cifra di 7,5 miliardi annui. Nel 2012 la percentuale di storno è passata dal 66,8% del 2008 al 55,3% ben 11,5 punti percentuali in meno, mentre nello stesso periodo in valle D’Aosta la percentuale di storno è cresciuta, addirittura del 41,8%, in Friuli Venezia Giulia del 23,8%, in Sardegna dello 0,7%, nella provincia autonoma di Trento del 6,6% e in quella di Bolzano del 7,6. In ballo- sottolinea– c’è una cifra che nel 2012 valeva oltre 3 miliardi”. Per Pagliaro “si tratta di questioni che bruciano ancora di più se si considera che gli stipendi dei forestali sono bloccati, i problemi della formazione professionale restano aperti, mentre di misure per lo sviluppo manco a parlarne. Ed è un’ulteriore segno di debolezza politica- sottolinea Pagliaro– la discussione con Renzi e Delrio sugli aiuti per chiudere il bilancio”. Per Pagliaro in questo contesto “la svolta politica deve essere radicale, perché ci sia una svolta nell’azione di governo. Il nostro auspicio- conclude il segretario della Cgil– è che la situazione si sblocchi presto , mettendo in campo una Giunta nuova e autorevole capace di fare fronte alla crisi e di trovare soluzioni ai problemi della Sicilia e dei siciliani”.

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