Strasburgo, 20 mag. Al ministro Guidi va il ringraziamento del presidente Crocetta per il tempestivo decreto che consente di accelerare la rapida riconversione dell’economia gelese da polo industriale senza sviluppo – e inquinante –a uno dei più grandi poli della green economy italiana. Il presidente Crocetta ha ringraziato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi e l’intero Governo nazionale per l’attenzione e l’impegno dimostrati nei confronti della Sicilia. “Nel decreto – dice il presidente – si fa espresso riferimento anche all’accordo del 6 novembre 2014 e oltre che alla Raffineria e ai suoi dipendenti anche alle imprese dell’indotto. Con la dichiarazione dello stato di crisi, sarà possibile così come per Termini, avere strumenti per il sostegno e la tutela dei lavoratori e delle imprese, oltre che instaurare meccanismi di incentivazione nei confronti delle aziende che vorranno installarsi nell’economia di Gela. A Gela si fa sul serio – aggiunge il governatore – e lo stanno dimostrando il Governo nazionale, regionale, il Comune di Gela, l’Eni e i sindacati del lavoratori. Gela deve dire basta alla pagina nera nella quale contava solo i malati di cancro e i bambini nati malformati, avendo già avviato un processo dentro il quale non solo si sta attuando un processo di bonifica da parte di Eni, con una linea che non solo è tesa alla green economy, ma anche all’estrazione di gas e non di petrolio, ma anche di incentivi per le tante imprese interessate a investire nell’economia verde. E’ il nuovo modello di sviluppo di una Sicilia che favorisce l’industria ecosostenibile, insieme al turismo, alle imprese agricole e del terziario. E’ la scommessa siciliana del terzo millennio. Sono contento per questa scelta per Gela, città che ha sofferto molto, – continua Crocetta – ma spero che la green economy si attui in tutta la Sicilia per creare migliaia e migliaia di posti di lavoro e tutelare l’ambiente. La prossima settimana – conclude il presidente – sottoscriveremo il protocollo per le misure compensative, tra Regione, Eni e Comune di Gela, misure nelle quali ci sono interventi sull’agricoltura – settore nel quale si interverrà anche con fondi regionali – , la sistemazione del porto e la tutela delle attività marinare ma anche la riqualificazione urbana e il rilancio turistico, che servono a disegnare un nuovo modello di città”.