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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

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Sfratti: assegnati ai Comuni i fondi per la morosità incolpevole. Sunia Sicilia, “Adesso subito i bandi”

di Redazione TrinacriaNews
         

Palermo, 11 feb- Assegnati ai Comuni ad alta tensione abitativa dalla  Regione i fondi per la morosità incolpevole, destinati a sostenere le  famiglie che non riescono a pagare più l’affitto per ragioniindipendenti dalla loro volontà e che per questo hanno in corso uno  sfratto . Lo rende noto il Sunia Sicilia che, con la segretariaregionale Giusy Milazzo chiede che “i comuni emanino immediatamente ibandi e si attivino a pubblicizzare la possibilità di accesso alcontributo”. Il Sunia chiede anche alla Regione la riunione del tavolotecnico già istituto facendone una cabina di regia e alle Prefetture di  svolgere “ una funzione di coordinamento anche per disporre in tempicerti la moratoria degli sfratti per i soggetti che rientrano nei casidi morosità incolpevole”. La misura è destinata a chi non riesce più afare fronte alle spese di affitto per cause come la perdita del postodi lavoro o la malattia di un componente del nucleo familiare. Ogni annocirca 10.000 famiglie in Sicilia , di cui circa 4000 a Catania e 3000 aPalermo sono coinvolte in una procedura di sfratto e il 95% di questinuclei famigliari si trova in una condizione di forte disagiosocio-economico tale da rientrare nella casistica della morosità  incolpevole. In molti casi la causa della morosità è il licenziamento.“E’ comunque evidente – afferma Milazzo- che il grande numero dilavoratori in nero presente nella nostra regione rende spesso difficileaccertarne il licenziamento. Nei bandi per l’accesso al contributopotrebbe essere prevista l’estensione del beneficio a chi si rendedisponibile a dichiarare per chi ha lavorato e in che periodo”. Per laSicilia lo stanziamento per la morosità incolpevole ammonta a1.326.472,11 euro. “Occorre fare tutto il possibile affinché la somma inquestione sia utilizzata pienamente evitando quello che è successo nel  2015. Il mancato utilizzo di queste somme sarebbe inaccettabile –conclude Milazzo – a fronte di una gravissima emergenza abitativa di cuigli sfratti costituiscono la punta dell’iceberg”.

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