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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno II - Num. 08 - 21 ottobre 2013 Cultura e spettacolo

“Se l’Iva leva l’uva, l’ova chi le leva”, il varietà torna in Sicilia

(Interviste all’ideatore e presentatore Pietro Lo Coco e all’attore e comico palermitano Ernesto Maria Ponte)

di Viviana Villa

Varietà a PalermoPalermo – Il varietà torna in Sicilia e torna in televisione promettendo comicità e spettacolo “made in Sicily”.

Se l’iva leva l’uva, l’ova chi le leva è uno show nato da un’idea di Pietro Lo Coco e, a partire dal 31 ottobre, andrà in onda su TRM (canale 13 digitale terrestre) tutti i giovedì dalle 21.10, prima del suo debutto in teatro.

Pietro Lo Coco, romano di origine siciliana e definito il “delfino” di Pippo Baudo, ha alle spalle una lunga carriera in televisione ed ha immaginato un format che potesse portare il varietà in televisione con un cast formato da artisti di esperienza, semi professionisti e gente comune ma di talento. Speriamo solo di far divertire il pubblico a casa – ha detto – per portare qualche ora di svago in un momento storico particolarmente difficile, in cui le famiglie hanno seri problemi ad affrontare la vita di tutti i giorni. Noi ci divertiamo e siamo pronti a trasmettere questo spirito a chi vorrà seguirci.

Lo show proporrà balli, satira, imitazioni, improbabili dialoghi dall’arabo all’italiano e tanto altro ancora. Faranno parte del cast: il sosia ufficiale di Domenico Modugno Lino Zinna, il ballerino Tito Di Gaudio, il cuoco Hassan Mustafà, l’attore Giovanni Vecchio, il pianista Francesco Vaccaio, il batterista Nino Ventimiglia, il bassista Piero Merlino, l’opinionista Giammario Gottuso, le modelle Madli Rodrigues e Margherita Di Caro, la soprano Francesca Geraci, la co-autrice Michela Frugone, la “voce fuori campo” Michele Battaglia, Geraldina Turdo e Serena Noce, rispettivamente Miss IVA e Miss Uva.

Testimonial dell’evento sarà l’attore e comico siciliano Ernesto Maria Ponte, che darà il suo contributo artistico. Si tratta di un programma in grado di dare spazio ai talenti locali – ha affermato – in un momento in cui l’arte è bistrattata dall’avvento dei “talent show” e dei “reality”, che sulle tv nazionali hanno tolto la possibilità a giovani talenti siciliani di potersi esibire. Ringrazio Pietro Lo Coco per avermi coinvolto nel progetto e spero che il programma possa presto avere un seguito anche teatrale.

Durante la conferenza stampa di presentazione dello show, avvenuta il 28 ottobre, la redazione di TrinacriaNews ha intervistato i due protagonisti. Ecco le domande che abbiamo posto:

Pietro Lo Coco

Come è nata l’idea di realizzare questo spettacolo?

L’idea è nata dalla volontà di mettermi in discussione. Ho alle spalle tanti anni di televisione ed ho lavorato in Rai con Pippo Baudo. Ho imparato tanto da lui. Vivo e risiedo a Campofelice di Roccella; tutto e nato lì quest’estate. Da un anno e mezzo ho ripreso questa mia antica passione, che è sfociata in “Roccella Estate Show”. Abbiamo realizzato una decina di serate di varietà e di intrattenimento riscuotendo un buon successo. C’è stata una richiesta quasi popolare di realizzare qualcosa di simile; allora mi è venuto in mente questo progetto. “Se l’iva leva l’uva, l’ova chi le leva” è stato il tormentone di questa estate.

Come ha scelto il cast che farà parte dello spettacolo?

Già conoscevo alcuni di loro. Mi hanno sempre incuriosito le loro caratteristiche somatiche. Abbiamo Mustafà, un cuoco nella vita reale ed anche nello show. Si tratta di un personaggio originale che secondo me ben si presta a fare spettacolo. Poi abbiamo un idraulico, un ragazzo che quest’estate cantava come un pazzo. Avevo bisogno di una persona come lui. Mi serviva anche una band; degli amici di Campofelice hanno accettato la mia proposta. Poi ci sono tanti altri artisti. Abbiamo pure una ragazza che ha alle spalle molti anni di recitazione, di canto e di ballo e che ha risposto con entusiasmo alla mia proposta. Si tratta di una grande scommessa!

Lei è romano ma di origine siciliana. Quali le differenze e i punti in comune tra la comicità romana e quella siciliana?

Ho vissuto moltissimo a Roma, poco qui in Sicilia. La comicità romana è fatta di battute estemporanee, pronunciate in momenti non importanti, ma che se dette da un romano fanno ridere. La comicità siciliana ha delle origini ancora più profonde. C’è molta più attenzione alla battuta. La Sicilia è stata invasa da tantissimi popoli, alle spalle vi è un “cocktail di popoli”. Vi sono comunque molti punti di contatto tra le due comicità.

Varietà a Palermo (Ernesto Maria Ponte)Ernesto Maria Ponte

Come nata la collaborazione con Pietro Lo Coco?

Conosco Pietro da un po’ di tempo. È un bravo professionista, che non scade nella volgarità. Ho accettato di collaborare perché conosco la sua sana professionalità e perché ritengo che un’iniziativa che si prefigge lo scopo di lanciare talenti nella nostra regione sia molto importante. Sono contento che le emittenti possano ridare spazio alla comicità, cosa che in Sicilia e a Palermo stava diventando un po’ difficile.

In che modo parteciperà allo show?

Mi piace sposare l’idea ed essere un po’ il padrino dell’evento, dando il via allo show. Presenzierò alla prima puntata. Se il programma dovesse avere un buon esito sicuramente si potrà prevedere qualche altro mio intervento.

Perché il varietà non trova il giusto spazio in campo nazionale e ancor più in quello regionale?

Secondo me si va troppo alla ricerca del demenziale. Per fare il varietà invece bisogna saper fare tante cose. Bisogna essere artisti poliedrici. Penso che oggi come oggi sono talmente pochi gli artisti poliedrici che ci si limita a salire sul palcoscenico a dire le proprie battute. C’è questo piccolo limite.

Ultimamente ha preso parte al film di Emma Dante Via Castellana Bandiera. Quali saranno i suoi prossimi impegni?

Sono sempre molto legato al progetto teatrale. Al momento continuo la mia attività all’Agricantus. Sarò presente prima con Sergio Vespertino con lo spettacolo “Rascatura”, poi chiuderò la stagione con “C’era una volta un ponte”. È uno spettacolo in cui giocherò in maniera comica su tutte le favole. Farò un parallelismo fra i vecchi cartoni animati ed i nuovi; mi occuperò un po’ di tutto quello che concerne la “ludicità”. Essendo padre cercherò di capire cosa è cambiato fra quello che vedevo io trent’anni fa e quello che vede mio figlio oggi. L’evoluzione è stata velocissima, sono trent’ anni che in realtà sembrano sessanta. La stagione dell’Agricantus è cominciata con lo spettacolo di Mary Cipolla, poi proseguirà con Salvo Piparo con uno spettacolo con la regia di Ficarra e Picone e poi continuerà ancora con Sergio Vespertino.

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