Palermo, 14 marzo- I sindacati siciliani degli edili, in una nota, esprimono “forte preoccupazione” per i possibili risvolti negativi sull’occupazione dell’inchiesta “Dama nera”, che sta travolgendo l’Anas. E chiedono alle istituzioni “di porre in essere rapidamente tutti gli strumenti legali a salvaguardia del lavoro e del salario delle maestranze occupate nei cantieri , oltre 500, e per garantire il completamento delle opere in corso”. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil siciliane si dicono “allarmate per il coinvolgimento nell’inchiesta di imprenditori siciliani e di rappresentanti delle associazioni datoriali. Queste associazioni- scrivono- oltre a dotarsi di codici etici devono anche applicarli in modo puntuale nella selezione dei propri vertici”. “Occorre mettere fine alla corruzione e all’illegalità che si annidano nel settore degli appalti- sostengono i sindacati – ma anche alla stagione delle opere incompiute, dando corso al cambiamento di rotta intrapreso a livello nazionale con l’approvazione della nuova legge sugli appalti”.