Palermo 3 settembre 2020 – Un’assemblea in uno dei due cantieri danneggiati per manifestare solidarietà ai lavoratori impegnati nelle opere strategiche per la città di Palermo. I due roghi che nel giro di 24 ore hanno danneggiato mezzi e attrezzature adoperati per i lavori del passante ferroviario e del collettore fognario, entrambi nella zona della Marinella, a Tommaso Natale, rappresentano per i sindacati il segnale che “la mafia continua a controllare il territorio e a lanciare segnali inequivocabili”.
“L’illegalità diffusa nel territorio palermitano è ancora un tema forte e consistente e il taglieggiamento delle imprese è un fenomeno pressante, che va combattuto giorno per giorno, attraverso un controllo continuo del territorio, il rispetto di leggi e contratti e dei diritti di chi lavora – dichiarano il segretario generale di Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario generale Uil Sicilia e Palermo Claudio Barone – Bisogna garantire l’imprenditoria e i diritti dei lavoratori, creando un fronte unico contro l’illegalità e la criminalità organizzata. Chiediamo attenzione, che vengano individuati i responsabili e che chi lavora nei cantieri non venga lasciato solo”.
“In questi giorni abbiamo intensificato la nostra presenza e attività di controllo nella zona dei due cantieri, abbiamo contattato le aziende esprimendo la nostra vicinanza e solidarietà rispetto ai fatti accaduti. E la prossima settimana – dicono i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil tirrenica Palermo Messina, Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – con i segretari confederali vogliamo organizzare nel cantiere del collettore fognario, in via Nicoletti, un’assemblea con i lavoratori impegnati in entrambi gli appalti, per alzare la voce su questi episodi allarmanti, fare sentire la nostra vicinanza agli operai, testimoniare l’attenzione del sindacato, sempre in campo a difesa dei lavoratori, per motivi contrattuali così come per il ripristino della legalità. L’emergenza sanitaria di questi mesi ha contribuito ad aprire nuove maglie alla criminalità organizzata, che negli appalti ha sempre visto un’occasione da non perdere per i propri business. Anche per questo, i sindacati hanno più volte lanciato l’allarme sui controlli da effettuare in maniera serrata nei cantieri”.