“La presenza delle Forze Armate in Sicilia può e deve essere considerata alla stregua di una grande opportunità di crescita e valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti”.
Lo ha detto il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, a conclusione del tour istituzionale che la scorsa settimana lo ha portato a visitare enti e reparti militari a Palermo, Sigonella, Messina e Trapani.
Ad accompagnare il presidente in alcune tappe c’erano i deputati a Montecitorio, Lombardo, Chiazzese e Giarrizzo.
“Gli uomini delle Forze Armate in Sicilia – ha affermato il deputato 5 Stelle, da sette anni in commissione Difesa a Montecitorio, prima come commissario e da inizio di questa legislatura come presidente – sono in grado di esprimere in caso di calamità naturali, ausilio all’ordine pubblico o interventi emergenziali, ma anche di aprire le porte delle caserme e delle basi presenti, cosi da potenziare ulteriormente le capacità attrattive turistiche di un’isola che deve trasformare le potenzialità in opportunità di sviluppo”.
“Solo per fare un esempio, ho apprezzato – ha detto Rizzo – la ferma decisione del Generale Scardino, a capo del Comando Militare Esercito ‘Sicilia’, di voler aprire alla città di Palermo e alla Sicilia intera le sedi dell’Esercito Italiano presenti in città, sia per far godere delle bellezze custodite da oltre centro anni dalla forza armata, sia per rendere questa più vicina ai giovani, al fine di poterla considerare come uno sbocco lavorativo in grado di garantire progressioni di carriera, preparazione e servizio per la Patria”.
Degna di menzione in questa ottica di apertura all’esterno è anche la Caserma Giannettino di Trapani, sede del 6° Reggimento Bersaglieri della Brigata Meccanizzata “Aosta”. “Questa caserma – afferma Rizzo – merita di entrare a pieno titolo nel progetto Caserme Verdi volute dall’attuale capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Salvatore Farina. La sede ha degli spazi e delle infrastrutture in grado di poter accogliere la popolazione trapanese, compresi un asilo, un campo di calcio e altre strutture recettive”.
Il giro istituzionale e conoscitivo ha portato Rizzo a visitare i comandi dei Carabinieri e dell’Esercito di Palermo, gli stormi dell’Aeronautica Militare di Trapani e Sigonella (al centro di importanti attività di controllo e sorveglianza degli spazi aerei nel Mediterraneo, anche e non solo in merito alla grave crisi ancora aperta in Libia) il 6° reggimento Bersaglieri di Trapani, inquadrato nella Brigata Aosta, che ha partecipato negli ultimi anni a diverse missioni all’Estero, e il 12° reggimento Carabinieri Palermo, che garantisce l’ordine pubblico in Sicilia e le unità di primo intervento in caso di calamità naturali o attentati.
Diverse le note liete riscontrate ma evidenziata anche qualche criticità. Tra le prime, l’avvio, previsto per quest’anno, presso l’autodromo di Pergusa, di corsi di guida sicura per il personale della Legione dei Carabinieri, a seguito di un accordo siglato con la Regione Siciliana, cosa che permetterà di mantenere tali capacità addestrative in house evitando di andare a svolgere tali attività in altre regioni.
Tra le seconde la carenza d’organico dei Carabinieri, che avrebbe bisogno di una integrazione di 800 unità. Alcuni di questi vuoti di organico saranno colmati al completamento dei periodi formativi nel prossimo autunno presso le scuole allievi Carabinieri.
NELLA FOTO il presidente Rizzo con il comandante generale Scardino del comando militare esercito