Palermo – “Senza riforme vere e senza una spending review imperniata sulla qualificazione della spesa e non sui tagli lineari, le spese della regione sono destinate a non essere più coperte dalle entrate e sarà sempre più difficile individuare risorse spendibili per lo sviluppo. Ha ragione il segretario della Cna, Mario Filippello, a dire che senza le risorse non si dà respiro all’economia. E aggiungo io, oltre alle risorse per le imprese, servono quelle per il cofinanziamento dei fondi europei e quelle per gli interventi per lo sviluppo, per le tutele “. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, aggiungendo che “mai come oggi si rende necessario che le forze sociali e produttive ragionino insieme sulle iniziative da attivare per fare cambiare alla Sicilia direzione e marcia”. “Mi pare- rileva il segretario della Cgil- che tra mondo del lavoro e mondo dell’impresa, si possano trovare delle convergenze sull’obiettivo prioritario dello sviluppo pur proseguendo nella normale dialettica legata alla diversità dei ruoli. Fare avanzare l’economia –sottolinea Pagliaro- è oggi un obiettivo di tutti, per potere rilanciare anche sui temi delle tutele e dei diritti che non escono certo rafforzati dalla crisi economica. Su questo argomento ci sono margini per rilanciare un’iniziativa unitaria, partendo dall’obiettivo prioritario della riforma del bilancio con l’eliminazione di sprechi e privilegi”. Pagliaro osserva che ” i temi che solleviamo non sembrano invece essere obiettivi del governo regionale, che o non vuole o non riesce a fare, in entrambi i casi, quale che sia la ragione di fondo, con le ricadute devastanti sul tessuto economico- sociale che sono sotto gli occhi di tutti”. “Anche da parte delle forze sociali- conclude Pagliaro- occorre a questo punto una forte assunzione di responsabilità, guardando non agli interessi particolari ma a quelli generali della Sicilia, uscendo da schemi che non stanno portando a nulla, e attivando tutta la capacità di autonomia dalla politica e tutta l’onestà intellettuale possibili”.