Palermo, 27 marzo – “Mi sembra che nel percorso di questa manovra ci siano troppe anomalie, l’ultima quella del bilancio A e del bilancio B annunciati da Crocetta, a fronte di una lotta agli sprechi non condotta fino in fondo, di una battaglia per il recupero dell’evasione fiscale solo sulla carta e di nessuna misura di sviluppo”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia.
“Se da Roma nondovessero arrivare i 3 miliardi che il governo rivendica – dice Pagliaro -sarebbe una catastrofe e a rischio ci sarebbe la coesione sociale. Dettoquesto – aggiunge – mi piacerebbe conoscere le ragioni dell’ottimismo diCrocetta sul recupero finanziario e del Pil, posto che , ad esempio, nonsi sono toccate le Partecipate, non si è scelta la strada dei costistandard mentre anche sui costi della politica c’è da essere perplessivisto che misure come il ddl sul riassetto istituzionale prevedonol’aumento delle indennità per le cariche”. “Crocetta – sottolineaPagliaro – farebbe bene a prendere le distanze dai quei poteri fortilegati al partito della spesa pubblica che in questi due anni ne hannoimpedito la qualificazione “.
Secondo Pagliaro, “se si è arrivati allasituazione attuale è perché non c’è stata la lucidità e la volontàpolitica di incardinare un confronto che conducesse a riforme efficacie condivise su settori cruciali come la pubblica amministrazione”.
Il resto è sotto gli occhi di tutti: settori come la formazione professionale lasciati allo sbando, il riassetto istituzionale ancora da venire, nessun investimento per lo sviluppo.