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Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci commentando l’avvio di un percorso di collaborazione e strategie comuni in materia di beni culturali che la Regione Siciliana e il governo montenegrino hanno intenzione di mettere in atto.
L’accordo è stato raggiunto a Budva dall’assessore regionali dei Beni culturali Sebastiano Tusa con il ministro della Cultura del Montenegro Aleksandar Bogdanovic e il segretario generale del governo Natasa Pesic, durante i lavori del convegno International symposium on the protection of underwater archaeological sites and education of professional.
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti e studiosi del mondo dell’archeologia subacquea e della protezione del patrimonio culturale. Tra i principali argomenti trattati, la protezione dei siti archeologici subacquei e la formazione di archeologi e subacquei per la protezione del patrimonio sommerso. Sono intervenuti esperti e archeologi di diversi Paesi: Croazia, Slovenia, Albania, Serbia, Italia e Montenegro.
«In veste sia di assessore dei Beni culturali, che in rappresentanza del governo siciliano, così come voluto dal presidente Musumeci – sottolinea Sebastiano Tusa – confermo fin da adesso la volontà nella collaborazione con le istituzioni montenegrine. In particolare sarà interessante e proficuo per i due paesi intensificare lo scambio di informazioni per rendere più efficace l’azione di prevenzione e repressione dello scavo e del recupero illegale di beni storico-archeologici subacquei in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Avere divulgato – conclude l’assessore – temi inerenti il patrimonio culturale subacqueo della Sicilia ha contribuito ad accrescere la conoscenza della nostra regione con importanti ricadute nei settori dello scambio culturale, del turismo e dell’enogastronomia».
Negli ultimi anni, durante le numerose campagne archeologiche, sono stati individuati 23 siti subacquei – di cui 11 di epoca antica – facendo entrare così il Montenegro nella mappa mondiale dell’archeologia subacquea e fornendo, quindi, grandi aspettative per lo sviluppo del settore della ricerca scientifica e subacquea e della protezione del patrimonio culturale.
«Il Governo del Montenegro – ha dichiarato il ministro Bogdanovic – presta particolare attenzione allo stato del patrimonio culturale sottomarino, riconoscendo le sue potenzialità e sostenendo finanziariamente la ricerca e la formazione di subacquei e tecnici specializzati».