Sette milioni di euro destinati ai giovani siciliani che, in regime di apprendistato, potranno conseguire un titolo di studio e, contestualmente, imparare un mestiere. Il governo Musumeci ha approvato le linee guida sull’apprendistato di primo livello che, in linea con il quadro normativo nazionale, promuovono l’attivazione di un sistema duale basato sull’alternanza scuola-lavoro.
Il progetto coinvolgerà i ragazzi siciliani tra i 15 e i 25 anni che potranno conseguire la qualifica professionale, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado, professionale oppure ottenere il certificato di specializzazione superiore (Ifts). Attraverso un innovativo sistema, basato sulla creazione di un ‘Catalogo dell’offerta formativa in apprendistato’ si avrà la possibilità di individuare il percorso professionale e formativo più adatto alle proprie esigenze, fra quelli proposti dagli enti di formazione professionale, dai licei o dagli istituti
professionali, compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia), in sinergia con le imprese del territorio.
«L’intento del mio governo – spiega il presidente Musumeci – è quello di innalzare il livello di istruzione dei giovani, favorendo il loro inserimento nel mercato del lavoro tramite una forma di occupazione stabile
e di qualità. È nostro dovere accompagnare gli studenti siciliani attraverso un processo educativo e formativo capace di facilitare loro l’inserimento occupazionale e l’adozione di un sistema duale che renda le aziende protagoniste dirette di questo processo di crescita».
Il progetto prevede l’erogazione di un ‘Buono apprendistato’ del valore massimo di diecimila euro per ciascun apprendista, utile sia al rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio, sia ai servizi di formazione esterna, tutoraggio formativo e accompagnamento al lavoro. Fra questi, anche le attività di scouting e matching delle opportunità occupazionali, propedeutiche all’attivazione del contratto di apprendistato, le attività di affiancamento all’apprendista e tutto ciò che riguarda le attività didattiche. Ai datori di lavoro che assumono un apprendista, inserito in uno dei percorsi formativi proposti dal Catalogo, sarà invece corrisposto un contributo economico fino a un massimo di tremila euro, per sostenere i costi relativi alle attività di tutoraggio aziendale.«Intendiamo favorire – aggiunge l’assessore all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla – la realizzazione di percorsi formativi in regime di apprendistato, grazie alla creazione di un sistema sinergico tra imprese e istituti scolastici o enti di formazione. Il contratto di apprendistato diventa quindi uno strumento utile alla formazione dei nostri giovani che avranno l’opportunità di sperimentare periodi di formazione per conseguire il diploma o il titolo professionale più adatto alle competenze acquisite. In questo modo, cerchiamo di creare le migliori condizioni per un rapido e duraturo inserimento lavorativo».