Palermo. “E’ falso che la difficoltà a spostare i dipendenti regionali dipenda dal fatto che, la maggior parte di loro, lavorino a oltre 50 chilometri da Palermo. Infatti circa 7mila sono in servizio nel capoluogo siciliano mentre l’altra metà è distribuita nelle altre otto province dell’isola”. Lo sostiene Gianni Borrelli, della segreteria della Uil Sicilia, che commenta così l’intervista dell’assessore Lantieri oggi sul Giornale di Sicilia. E Borrelli continua: “L’esigenza di trasferire il personale riguarda anche gli uffici periferici. Clamoroso il caso di Piazza Armerina dove il sito più visitato della regione, Villa del Casale, ha solo 13 custodi in servizio. Ne servirebbero, invece, almeno 40. Al museo di Aidone, nella stessa provincia, lavorano invece 14 custodi per un afflusso turistico quasi inesistente. Il problema, come abbiamo sempre sottolineato, è l’incapacità della Regione di gestire il personale. Non servivano gli atti di interpello così come oggi non serve la norma “obbligatoria” per la mobilità, rivelatasi del tutto inapplicabile. Ripetiamo – continua Borrelli – che la contrattazione è necessaria. Conoscere gli organici dell’uffici, le loro mansioni e gli inquadramenti, ma anche i percorsi formativi è possibile solo coinvolgendo il personale e i loro rappresentanti sindacali. L’assessore Lantieri dichiara di condividere la nostra linea, ecco perché diamo ancora una volta piena disponibilità, nell’ambito della trattativa per il rinnovo contratti, ad affrontare questa emergenza. La Uil non è mai stata contro la redistribuzione del personale”