Dal 3 al 9 Luglio si è tenuta a Palermo allo Spasimo nel quartiere Kalsa, una delle parti più antiche della città; la XII edizione di “Sole e Luna” cinematografia internazionale coinvolgendo paesi del Mediterraneo e molti Paesi emergenti.
La Sig.ra Clara Monroy addetta alle public relation volontaria della stessa ha tenuto a precisare che si può fare volontariato in diversi modi l’importante è avere umiltà forza creatività.
La Sig.ra Monroy, infatti, si occupa anche di volontariato ai malati terminali con spirito di sacrificio e sensibilità, è l’esempio di come tutti possono interessarsi a diversi ambiti senza che l’uno escluda l’altro.
La XII edizione è stata suddivisa in due categorie:
The Jurney ( con documentari in cui si mette in evidenza la natura e le culture differenti in cui riescono altresì ad interagire)
Human Rights ( mette in luce diversi problemi globali in cui i diritti umani non vengono rispettati)
La Giuria internazionale è stata presieduta dal regista e produttore Gianni Massimino, altri componenti: Firouzch khosrovomi, Italo Spinelli, Oscar Mark Peploe e l’ antropologo Vincenzo Matera.
La prima classificata di questa XII edizione di Sole e Luna è Mima Sarvestani con il documentario “Prison Sisters” in cui esprime pienamente la difficoltà nel creare ponti tra le diverse popolazioni. Questa la motivazione: “Il film esprime in maniera esemplare la complessità di costruire ponti fra radicamenti culturali differenti. Anche quando tutto lascia presagire la possibilità per la protagonista di affrancarsi dai legami primordiali, familiari e religiosi, riemerge la forza dell’appartenenza”.
Il Premio Sole Luna Un Ponte fra le culture è stato assegnato al film tedesco Brother Jakob, di Eli Roland Sachs.
Il Premio quale miglior film per il pubblico che ha assistito ai documentari in concorso è stato assegnato al film belga L’eau sacrée di Olivier Jourdain.