Palermo – Le terrazze dell’Antico stabilimento di Mondello sono state il suggestivo scenario che ha ospitato giorno 16 ottobre la seconda edizione del Forum di Terziario Donna di Confcommercio che ha avuto come tema: “Donne motore della ripresa”.
Quest’anno il tema di discussione ha posto al centro la cosiddetta economia del “Bene-Essere”, una riscoperta della qualità della vita che non passa necessariamente dalla ostentazione e dal lusso dei beni di consumo. Un tema quindi, incentrato sui valori e non sull’agiatezza, basato sulla valutazione qualitativa e non quantitativa degli stili di vita e della spesa.
Oltre a questo, il forum è stato anche l’occasione per festeggiare la ricorrenza dei settant’anni compiuti da Confcommercio nazionale ed i settantuno di Confcommercio Palermo in quanto quest’ultima si è costituita un anno prima.
Patrizia Di Dio, presidente di Terziario Donna Confcommercio, nella sua approfondita relazione ha sottolineato l’importanza di una valorizzazione delle imprese guidate da donne che sempre più stanno puntando con successo verso quei settori economici che mettono al centro la persona, l’essere piuttosto che l’avere. Un modo nuovo e diverso di fare impresa” ha affermato Di Dio, “non necessariamente legato al lusso ed all’accumulo ma che mette al centro la cura e il benessere della persona. Inoltre la Di Dio ha ribadito l’attualità del tema affrontato dal Forum tanto che questo è coinciso con il riconoscimento del Nobel per l’economia attribuito in questi giorni ad Angus Deaton che ha proprio incentrato il suo pensiero su un economia basata sui bisogni della persona e legata a fattori non immediatamente quantificabili in valori monetari.
L’Italia è ancora un paese a due velocità, c’è un divario da colmare sul numero di imprese femminili tra nord e sud ha altresì affermato la Di Dio, invocando interventi da parte della politica, affinché si possa incentivare ed aiutare lo sviluppo e la nascita di imprese al femminile nel nostro territorio. L’estensione delle zone franche urbane a tutte le provincie della Sicilia ha invocato la presidentessa Di Dio nel suo intervento.
Anche Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, nel suo intervento ha chiamato in causa la politica economica del Governo. Il nostro sistema fiscale costituisce un freno allo sviluppo delle nostre imprese. Sono troppe le differenza esistenti tra il fare impresa al nord rispetto al sud, e questa differenza è aumentata anche a causa della carenza di grosse infrastrutture che facilitino i collegamenti nel territorio ha affermato sempre Sangalli. Di contro, bisogna anche riconoscere come dato positivo il fatto che statisticamente le imprese al femminile hanno un tasso di sopravvivenza superiore alla media e la presenza delle donne in Confcommercio è sempre più rilevante” ha continuato Sangalli.
Il forum è stato anche arricchito dall’intervento di Carla Collicelli direttrice del Censis che ha presentato una ricerca sulla stato attuale del fare impresa al femminile in Italia. In particolare in base alla ricerca si evince che in Sicilia negli ultimi anni c’è stato un incremento del numero di imprese gestite da donne e queste hanno una longevità maggiore delle altre.
La professoressa Odile Robotti, autrice di: Il talento delle donne – avere successo nel mondo del lavoro rimanendo se stesse – ed. Sperling & Kupfer, ha relazionato sugli aspetti e la rilevanza di una leadership al femminile.
Interessante anche la sezione pomeridiana dei lavori del forum, con una tavola rotonda tutta incentrata sulla testimonianza diretta da parte delle protagoniste, su casi di successo di imprese fondate da donne che hanno fatto dei servizi alla persona e del bene-essere la chiave della loro affermazione.
Intervista A PATRIZIA DI DIO, presidente di Terziario Donna
D. :Questo secondo forum di Terziario Donna di Confcommercio ha come tema centrale l’economia del benessere. Quindi c’è una maggiore attenzione ai servizi alle persone che sono sempre più un settore economico in controtendenza rispetto alla crisi ?
R.: La riflessione che faremo oggi vede il benessere inteso come analisi dei consumi e delle leve motivazionali che spingono a nuovi tipi di consumi. E’ bene interrogarsi, come imprenditrici, su quali siano le nuove tendenze in materia di consumi. Cominciare a fare anche una valutazione culturale delle motivazioni a certe scelte che non passano più dal soddisfacimento solo di bisogni primari ma ci sono anche fattori identitari, fattori emozionali che comunque determinano l’orientamento a certi consumi. Ormai anche una parte agiata della società, coloro che non hanno risentito della crisi in termini di spesa, puntano meno all’ostentazione e di più alla qualità degli acquisti. Il settore del benessere e della sostenibilità si sta espandendo. La cosiddetta “sharing economy” di cui si parla tanto. Proprio questa settimana il premio nobel per l’economia è stato attribuito a Deaton, un economista che ha studiato questi fenomeni economici. Noi che abbiamo programmato il tema oggetto del forum di oggi, mesi fa, siamo stati, in un certo senso “premonitori di questo.
D.: Il Pil quindi, non dovrebbe essere più misurato solo in termini strettamente economici ?
R.: Come diceva Kennedy il P.I.L. misura tutto, tranne ciò per cui vale la pena di vivere. Oramai la valutazione della crescita economica fatta utilizzando solo parametri quantitativi deve essere superata. Vanno valutati parametri come l’incremento di tutti quei fattori che migliorano l’esistenza e la qualità della vita anche se non sono immediatamente misurabili in termini di valore monetario.
D.: Oggi festeggiate anche i 70 anni dell’associazione, quindi questa ricorrenza sarà anche un’occasione per fare il punto della situazione riguardo la condizione dell’imprenditoria femminile in Italia ed in particolare in Sicilia?
R.: Noi festeggiamo anche i 70 anni di Confcommercio alla presenza del presidente nazionale. Per la verità Confcommercio Palermo si è costituita un anno prima di Confcommercio nazionale e quindi Palermo festeggia il settantunesimo compleanno. Siamo purtroppo l’ultima regione d’Italia per occupazione, meno di una donna su tre lavora e quindi bisogna fare rete ed il ruolo di Confcommercio in questo deve essere importante. Chiamiamo in causa anche il governo affinché intervenga.
R.: Estendere le “zone franche urbane” a tutta la Sicilia.
Intervista a CARLO SANGALLI, Presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia.
D. : ma davvero siamo fuori dalla crisi ? La tanto auspicata ripresa è davvero iniziata?
R.: Non si può negare che si è registrato negli ultimi mesi un aumento della produzione. Anche i consumi hanno cominciato ad incrementarsi. Le esportazioni stanno aumentando. Però siamo ancora all’inizio, c’è tanta strada ancora da fare.
D. : Cosa chiede Confcommercio al Governo nazionale ?
R.: Noi continueremo a fare pressione sul Governo affinché si agisca sulla leva fiscale, sul costo del lavoro e sulla “sburocratizzazione” delle pratiche amministrative. Questa finanziaria ha delle misure positive, non lo nego, ma servono degli interventi forti per stimolare la domanda interna, i consumi. L’altro nodo fondamentale sono le infrastrutture che sono carenti o mancano nel nostro paese. Insomma, ciascuno deve fare la sua parte, e quindi anche la politica deve intervenire in maniera attiva e forte per aiutare le imprese.