Palermo – Nel pomeriggio di oggi sono iniziati i lavori ufficiali dei laboratori di fare strada Palermo nella meravigliosa cornice liberty di villa Malfitano.
Non è una delle solite parabole, Palermo è la capitale mondiale del cibo di strada, per esempio i famosi arancini, da noi chiamati arancine, per i quali il commissario Montalbano è capace di qualsiasi cosa.
Ina Macaione, assessore all’urbanistica di Matera. ha paragonato l’esperienza di fare strada Matera con quella della nostra città.
Il Mibac ha riconosciuto Matera come candidata ideale a Capitale Europea della cultura nel 2019. Bruciando non proprio sul filo di lana, anche Palermo.
L’assessore ha illustrato le 5 differenti città che convivono nel comune di Matera, i sassi le aree di risanamento le aree di margine, che pongono tutte le opportunità sullo stesso tavolo.
Tramite i principi delle 3 R, Ricicla Riduci e Riusa il comune ha individuato le azioni-obiettivo: i Sassi e il centro storico, la Policentricità minima, l’Intermodalità infrastrutturale, il Connettivo verde, l’Housing rigenerativo.
Fra i progetti più importanti vi sono il museo Dea ed un piano città, un progetto che è stato rifinanziato ed adesso stanno partendo i bandi per i laboratori di rigenerazione urbana. Nella municipalità di Matera insistono 6 plessi scolastici di cui 4 si sono già attivati.
Matera è una città piccola ma fa da lente di ingrandimento per Palermo, perché i problemi sono i medesimi e vi si vedono ingranditi ciò rende molto fruttuoso il rapporto con la municipalità di Palermo, e FareStradaPalermo.
Antonio Daniele Panzarella ha, quindi, presentato il percorso di FareStradaPalermo evidenziando che il bando per la gestione della Fiera del mediterraneo è già andato deserto una volta, ma è ormai una decina di anni che è uno spazio abbandonato a se stesso, potenziale preda anche della criminalità organizzata.
Un obbiettivo che si persegue è l’individuazione delle fiammelle, cioè indicare con geolocalizzazione e facendone rete sistematica i progetti di rigenerazione attivi in città, inserendoli in un framework di riferimento. Auspica che ci si attivi verso un principio di sussidiarietà sociale, ridando in mano al cittadino l’azione per la sua città.
Verrà fatta una cosa semplice, ogni mattina si svolgerà una camminata per un quartiere della città. Guidati dagli abitanti e dai bambini, che ormai conoscono la città meglio degli adulti
Sono tanti i luoghi che verranno visitati, come da programma, perchè i luoghi non saranno solo passeggiati ma visitati.
Ad esempio nel cimitero degli inglesi sono sepolti anche due russi illustri ed il loro consolato si è offerto di pagare chi possa tenerlo aperto almeno un giorno alla settimana.
Nel metodo di lavoro sono previsti i pranzi sociali, anche con particolarità etniche. Vi è pertanto l’esigenza di mettere in collegamento i progetti di rigenerazione, locali anche con interazioni mondiali. È per questo importante la condivisione liberamente fruibile tramite la struttura degli opendata che ad esempio hanno condiviso Palermo e Matera.
Fabio Alfano ha poi presentato un nuovo modello per Palermo: riqualificare con i cittadini.
E’ il progetto adotta la tua strada, trasFORMARE microAREE URBANE, il concorso ha coinvolto via Volturno e via S. Balsamo con il patrocinio dell’ordine degli architetti ed il voto dei cittadini, infine realizzati dal Coime. Analogo concorso per Piazza Busacca, ma fra gli studenti del liceo artistico, poi votati sempre dai cittadini online.
Si evidenzia l’importanza che questa città proceda ai concorsi di progettazione.
Infine Chloé Tucciarelli di Addio pizzo propone ai cittadini di riprendersi gli spazi della propria città perché il contesto in cui si vive determina come si cresce, cosa si diventa; si tratta di un progetto pon 2007, partito poi nel 2012, denominato consumo critico collettivo. Uno sconto effettuato tramite una card e accreditato su un fondo etico trasparente per realizzare interventi nella città, che le restituiscano, ad esempio, verde che manca o generare lavoro e inclusione sociale.
Il sondaggio immagina Palermo che si è appena concluso, utile per avere un riscontro sugli interventi possibili su 18 luoghi degradati di Palermo. Per avere ulteriori informazioni andare su www.addiopizzo.org/immaginapalermo
Si è affermato che non si vogliono fare dei doppioni, ma eventualmente potenziare progetti esistenti e sposarli.
L’esempio da seguire è quello funzionante del parco Uditore gestito dai cittadini in loco.
Il progetto continua in questi giorni, in giro per la città. Ne valuteremo l’impatto alla chiusura dei lavori Venerdì 29 Febbraio
Il lavoro svolto ha prodotto già dei primi indirizzi e proposte che verranno resi noti con un apposito documento che verrà redatto dal gruppo di lavoro. Per avere delle anticipazioni si può contattare Nicola Macaione al 3476159179.