Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 08 - 21 ottobre 2013 Politica e società

Presentazione della neonata Legge regionale “Born in Sicily”

Rivalutare i prodotti siciliani e insignirli di un marchio appositamente creato che ne garantisca origine, qualità e filiera saranno le prerogative essenziali del “Nato in Sicilia”

(videointerviste all’assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana Dario Cartabellotta e allo chef Natale Giunta)

di Vilma Maria Costa
         

Palermo – Davvero una serata tutta siciliana quella trascorsa al Castello a mare! Elegante location dello chef Natale Giunta che ha ospitato la presentazione del Born in Sicily, il disegno di legge da poco approvato dall’Assemblea regionale siciliana e diventato legge, il cui sostenitore è stato l’assessore regionale alle Risorse agricole ed alimentari Dario Cartabellotta.

La serata, che è trascorsa piacevolmente, è iniziata con la conferenza stampa durante la quale l’assessore Cartabellotta ha spiegato in cosa consiste il progetto Born in Sicily: Gli ultimi vent’anni sono serviti a recuperare tutto il nostro patrimonio di prodotti tipici siciliani. Oggi nasce l’esigenza di mettere a sistema tutto quello che era il “campanile di Sicilia”. Nei scoli la cultura alimentare siciliana si è arricchita grazie a tutte le dominazioni e a tutta la flora e la fauna. La legislazione europea pretendeva che la natura si adattasse alle leggi, la legge sul Born in Sicily non fa altro, invece, che adattare la legge alla natura. Negli anni si era diffusa l’idea che il prodotto si fa dentro la fabbrica, con il Born in Sicily ripristiniamo un concetto fondamentale: tuteliamo le varietà, evitiamo che in futuro qualcuno possa rivendicarne la proprietà. C’è chi pensa che il mondo si debba dividere tra quello che si produce a km 0 e l’OGM. Oggi il mondo si deve dividere tra quello che deriva dalla natura, il Born in Sicily, e quello che è una costruzione artificiale. Noi ringraziamo Natale Giunta, ma anche tutti quelli che possono diventare un brand ambassador del Born in Sicily, come per esempio i foddblogger, perché la cultura alimentare Sicilia si può diffondere bene in tutto il mondo portando vantaggi alla nostra economia e produzione.

Born in sicily 11Ha parlato, inoltre, della differenza tra le de.co e il Born in Sicily e ha detto: Le de.co sono una normativa comunale che richiama una normativa nazionale e che volevano fotografare le identità del territorio. Oggi questa legge le unisce perché daremo la possibilità a tutte quelle che a sue tempo sono state de.co di potersi esprimere, ma con il Born in Sicily eviteremo il valore del campanile dando parola all’unica parola di marketing che il mondo conosce: Sicily.

E’ poi intervenuto lo chef Giunta che ha parlato della sua iniziativa di solidarietà: Da domaniha dettodal conto di tutte le persone che mangeranno al mio locale prodotti siciliani toglieremo 1 €. Questi soldi saranno raccolti e il 6 gennaio saranno devoluti in beneficenza. Porterò direttamente io al Padre oggi qui presente la somma che raggiungeremo. E ha anche annunciato della prossima apertura a Miami di un suo locale: mi fa piacere comunicare che tra poco aprirò un primo locale a Miami che si chiamerà “Sicilia” dove si parlerà solo di Sicilia e di prodotti siciliani. Apriamo il primo bar gelateria pasticceria a Miami.

Born in sicily 12La giornalista Milvia Averna, che ha moderato la conferenza stampa con la sua consueta professionalità, ha presentato all’assessore, a sostegno del suo progetto, i foodblogger e gli ha anticipato che gli sarà donata, in onore della sua iniziativa, una raccolta di ricette, un pronto all’uso, per quando sarà, dei prodotti Born in Sicily che saranno segnalati dall’Amministrazione.

Tutti i presenti si sono dimostrati molto interessati al tema del “Nato in Sicilia”, da parte di alcuni presenti, sono state rivolte all’assessore interessanti e pertinenti domande:

Come si coniugano le limitazioni delle normative europee relativamente a produzioni, importazioni e esportazioni del mondo agricolo e agro alimentare in generale con la legge Born in Sicily? (assessore:) Su tutti gli ortaggi e la frutta ci sarà la tracciabilità obbligatoria. Il Born in Sicily non va a creare delle barriere, le barriere si creeranno per evitare che si introducano cibi o prodotti contaminati. Quindi non introduce limitazioni, ma vuole potenziare le nostre realtà. Più viene veicolato il messaggio e più si contribuirà a far sì chenon esisterà più nulla che non sia Born in Sicily. Quando al mondo prospettiamo prodotti di qualità identitaria il mondo ci ascolta.

Born in sicily 13Il controllo sul Born in Sicily da chi sarà effettuato? (assessore:) Dall’Assessorato e ci si riferirà a tutti gli standard europei di certificazione in modo tale che avremo un prodotto che rientra negli standard ma che identifica le produzioni di Sicilia.

L’Assessore ha voluto spiegare il perchè il prodotto siciliano, nato in questa Isola, ha delle peculiarità uniche e quanto può essere utile all’economia isolana: Il nostro territorio siciliano è una ricchezza, ma in Sicilia abbiamo avuto un fenomeno unico: un via vai nel Mediterraneo, rimanendo, per esempio alla produzione del vino con i Fenici arrivò il Grillo, con gli Arabi arrivò il Moscato d’Alessandria e lo Zibibbo, con i Greci arrivò il Grecanico. All’inizio c’era la Pangea e la Panthalassa, tutto terra o tutto acqua e quando i continenti si separarono la Sicilia sarebbe potuta stare con l’Africa, con l’Asia e con l’Europa, rimase in mezzo e tutti l’hanno utilizzata come piattaforma e ognuno ha portato animali e vegetali tipici dei loro territori. Oggi diventa tutto Born in Sicily e il cibo deve riflettere l’identità di un popolo. E da subito dobbiamo fare entrare il Born in Sicily nelle scuole, dalle scuole e dagli ospedali passano 250 milioni di euro l’anno per le mense e l’expo rappresenta ora una occasione e gli organizzatori hanno condiviso l’idea della Sicilia come capofila del cluster biomediterraneo, dove bio mette insieme l’idea biologica, quindi, a basso impatto ambientale e quella del Mediterraneo dove grazie all’irradiazione solare sintetizziamo prodotti di grande qualità.

Born in sicily 14Che tempi prevedete per l’elenco? (assessore:) L’elenco del Born in Sicily è pronto ed è frutto di tutta un’attività di ricerca, sperimentazione e individuazione che abbiamo realizzato in 15 anni. E il sigillo della burocrazia sarà in senso positivo e non negativo come spesso avviene.

Si tratterà di vegetali e prodotti trasformati in alimenti? (assessore:) Esattamente, una delle declinazioni Born in Sicily è il dolce, come per esempio potrebbe farne parte la cascatella di Agira.

Questi prodotti saranno prodotti di nicchia? (assessore:) No.

Come facciamo a battere la concorrenza di prodotti stranieri? (Giunta:) Dobbiamo considerare che il costo della manodopera e del lavoro in Italia è molto più alto che in alcuni Paesi esteri. (assessore:) Se rimaniamo nella nostra terra risparmiamo i costi di trasporto, ma cosa più importante è ragionare in termini di politica della salute nessuno vorrebbe mangiare porcherie. E’ fallimentare il matrimonio tra queste produzioni e la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) che ha un solo obbiettivo, fare economia su larga scala.

Born in sicily 17L’assessore, ha comunicato che sta per realizzare un altro provvedimento sulla filiera corta e sui sistemi di vendita alternativa che amplia il raggio di azione di vendita, mercati dei contadini, vendita attraverso le iniziative domenicali per un rapporto diretto dall’agricoltore al consumatore, stili di consumo fondamentali per l’economia isolana. Avrà un marchio di riconoscimento? (assessore:) Born in Sicily è un progetto per cui tutte le realtà siciliane vengono identificate e i prodotti che arriveranno al consumatore avranno un marchio identificativo.

C’è il rischio che finisca come Slow Food? (assessore:) Slow Food ha fatto un altro tipo di ragionamento, questa è una legge che riconosce il sistema Sicilia, prodotti siciliani e trasformazioni solo con prodotti siciliani.

Milvia Averna, infine, ha presentato il Padre Fra Romano Fina, responsabile mensa Padre Abram, che si occupa di assistere i poveri della città, e ha chiesto: in questo quadro di rivoluzione è previsto un aiuto in beneficenza?

Born in sicily 18Anche qui l’assessore ha approfittato dell’occasione per poter parlare di un altro provvedimento in corso di approvazione: Abbiamo in corso di approvazione una legge che parte da un’esperienza pilota fatta con la missione Speranza e Carità, con il Vescovo di Monreale nell’eremo di Tagliavia, il vescovo aveva le terre abbandonate, la Regione ha messo il know how, agronomi, tecnici e ogni giorno tante persone della missione vanno lì a coltivare e ottengono il prodotto per la missione, un ulteriore piccolo finanziamento è stato fatto per il panificio e pastificio e questo è un esempio di come la terra possa essere uno strumento per combattere la povertà. Nella legge abbiamo previsto la possibilità dell’affidamento dei terreni da parte della Regione per la realizzazione di progetti di agricoltura sociale che vogliono essere indirizzate a tutte le categorie del disagio.

Born in sicily 15E’ stata poi la volta di Padre Fra Romano Fina dei Frati Francescani di Sicilia che così si è espresso in merito alla neonata legge e all’iniziativa di beneficenza dello chef Giunta: Questa legge è un rispetto della nostra terra e di ciò che abbiamo di positivo, anche di coloro che mangeranno qui da Natale Giunta e potranno godere di prodotti con questo marchio Born in Sicily e un rispetto anche di coloro che godranno della vostra solidarietà. Una attenzione e sensibilità verso questa gente che noi francescani abbiamo da parecchio tempo, soprattutto qui a Palermo che è la terza città in Italia per presenza di senza fissa dimora, in Sicilia ne sono censiti circa 6.000, a Palermo 3.000. Li aiutiamo in un percorso che non è soltanto quello di dare il cibo, ma un percorso anche di vicinanza e di sorrisi. Con la mensa di Padre Abram assistiamo queste persone per la strada nel luogo delle loro problematiche e poi la domenica ci ritroviamo insieme nella chiesa della Gancia per condividere il pasto della Festa. Ringrazio Natale Giunta per l’aiuto che ci darà.

Born in sicily 16Lo chef Giunta si è, inoltre, offerto di cucinare nelle giornate di festa per i senza fissa dimora e anche i foodblogger si sono uniti a questa proposta rendendosi disponibili.

Subito dopo la conferenza stampa, nelle cucine del locale, i foodblogger, chef che tramite i loro blog contribuiscono a diffondere le prelibatezze siciliane illustrandone le fasi di preparazione accompagnando il visitatore in tutta la preparazione fino alla visualizzazione del risultato con adeguata presentazione del piatto appena realizzato.

Ecco i foodblogger presenti:

blog foodblogger
Il forno incantato Cinzia Carcia
Cuoco per amico Francesco Sorce
Cosebuone di Ale Alessandra Messina
Chiaracucina Chiara Chiaramonte
Scorzonera & Cannella Monica Cecere
Cardamomo & co. Stefania Oliveri
Piccola Pasticceria Sperimentale Alessandra Dammone
Choco&Chic Sicile Chef Gabriella Garajo
Saggi & Assaggi Manuela Zannì
L’avvocato nel fornetto Fina Curcio
Gialla tra i fornelli Ornella Daricello
Dal pasticcio al pasticcino, le ricette di Romina Romina Pollara
Fashioncooking.it Francesca Landolina
La Montagna incantata Elena Benfante
Zagara e Gelsomino Elena Benfante

La serata è poi proseguita con degustazioni di cibi tipicamente e inconfondibilmente siciliani preparati dallo chef Giunta e dal suo scelto staff e con la partecipazione dell’attore comico Sasà Salvaggio.

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