Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 24 - 22 settembre 2016 Politica e società

Preoccupazioni dopo incontro su Almaviva a Roma, presieduto da Viceministro Sviluppo Economico Bellanova

SLC CGIL: “situazione immobile. occorrono scelte coraggiose, preoccupati per situazione palermitana e per i trasferimenti annunciati dei lavoratori” UILCOM Sicilia: “Il nostro auspicio è che il Governo sappia mantenere fede agli impegni presi nella vertenza”

di Redazione TrinacriaNews

protesta-almaviva URL IMMAGINE SOCIALQuest’incontro ha visto l’azienda ribadire ancora una volta le difficoltà economiche che si stanno manifestando dalla firma dell’accordo ad oggi. Per quanto riguarda le gare a cui Almaviva ha partecipato non c’è stato nessun avanzamento tranne per la gara Enasarco che è l’unica commessa aggiudicata con il criterio della qualità prevalente al punteggio economico.

Nel complesso l’Azienda registra una perdita che aumenta fino a 2 milioni e 871 mila euro e rileva una scopertura dovuta alla non erogazione da parte delle sedi territoriali dell’Inps delle quote CdS anticipate, pari a 8 milioni di euro. Unica eccezione la sede Inps di Palermo che ha erogato le quote.

Gli indicatori macroeconomici dei 3 siti di Palermo, Roma e Napoli sono ulteriormente peggiorati e non si ha alcuna novità per quanto riguarda il prosieguo della commessa Enel che vede interessati circa 400 operatori a Palermo. In merito ad Enel, l’azienda ha anticipato la possibilità di trasferire i lavoratori in altre sedi.

Le OO.SS hanno preso atto dei dati aziendali e hanno evidenziato con forza lo stato di conflittualità che l’azienda tende a privilegiare rispetto a un processo di confronto sui singoli problemi (per esempio riguardo alle ultime iniziative relative all’istituto ferie CdS). Hanno chiesto al Governo di farsi parte attiva su tutti quegli aspetti che hanno determinato l’OdG ministeriale del 09/03/16 in materia di delocalizzazioni, appalti e clausole sociali e hanno manifestato l’urgenza di una convocazione immediata del committente Enel per aprire un confronto dedicato a questa importante commessa che ricade sul territorio di Palermo.

L’art. 4 sul controllo individuale è stato un punto più volte rimarcato dall’azienda, come un mancato impegno. Le OO.SS. hanno rilevato come il percorso con le associazioni datoriali non abbia prodotto alcun risultato.

Il Governo ha sottolineato la difficoltà strutturale della vertenza Almaviva, non a caso la scelta di aver investito sui tavoli di monitoraggio mensili che non vanno confusi con i tavoli negoziali che attengono alla responsabilità delle parti. In tal senso ha ribadito la piena disponibilità a mediare posizioni complicate all’interno del settore, come l’art. 4.

Per quanto riguarda più in particolare la vertenza Almaviva ha ribadito che convocherà Enel, rivendicando il valore della clausole sociali che sarà lo strumento che dovrà garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori di Palermo, invitando Almaviva a seguire tale percorso.

Inoltre ha ricordato l’iter parlamentare dell’emendamento dell’art. 24 in materia di delocalizzazioni, che in questi giorni finalmente dovrebbe transitare dal Senato alla Camera. Il tempo utilizzato è stato determinato da un’intensa attività parlamentare che dimostra gli interessi che gravitano su tale tema.

Il Ministro si è impegnato a convocare Confindustria e tutti i maggiori committenti del Settore per procedere secondo le indicazioni previste dall’OdG..

“L’impressione è di un forte immobilismo che avvolge queste aziende e tutto il settore dei call center. Almaviva ha aperto l’incontro leggendoci la lista delle difficoltà, legittime per carità, ma soprattutto facendo accenno all’articolo 4, del controllo a distanza dell’attività dei lavoratori”, è il commento del segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso, che interviene dopo il tavolo di ieri al Mise con Almaviva.

“Io credo – aggiunge il segretario Slc Cgil Palermo Rosso – che dopo aver avviato sia il tavolo di settore dei call center che il tavolo di Almaviva bisogna cominciare a fare scelte coraggiose e concrete. La prima è sradicare l’idea malsana che sotto i parametri dei contratti nazionali di categoria non si possano vincere commesse e appalti. La seconda è che bisogna applicare concretamente le sanzioni sulle delocalizzazioni a chi non rispetta le regole. La terza deve vedere un impegno straordinario in direzione degli investimenti”.

Preoccupante il giudizio sulla situazione palermitana. “Nel caso di Palermo, siamo allarmati per le modalità di applicazione della clausola sociale, per la perdita da parte di Almaviva Palermo della commessa Enel che sta determinando l’ipotesi di trasferimenti in altre sedi dei lavoratori di Almaviva – aggiunge Rosso – Crediamo che non sia questa la soluzione e che vada ricercata insieme al sindacato una soluzione per costruire occupazione stabile e strutturata a Palermo. Oggi Almaviva ha dichiarato di avere presentato i piani formativi alla Regione Sicilia: chiediamo un impegno straordinario della Regione per i circa 6 mila occupati di questa azienda. Auspichiamo una discussione sul piano industriale con Comune e Regione per permette a questi lavoratori di avere un futuro”.

L’Slc Cgil Palermo ha chiesto conto della promessa del governo nazionale di un fondo per lo sviluppo e ricerca nel settore dedicato alle aziende. “Che fine ha fatto la promessa di un impegno straordinario per investimenti su sviluppo e ricerca, per cerare quelle condizioni di competitività che facciano restare sul mercato le aziende italiane dei call-center? – osserva Rosso – Senza questi investimenti, e in mancanza di adeguamenti ai cambiamenti tecnologici e professionali, questo settore, che occupa circa 100 mila lavoratori in Italia, è destinato a morire. Credo che il core business deve essere l’offerta di qualità ai clienti e la risoluzione dei problemi, essendo l’attività del settore dedicata ai servizi”.

Dichiara Giuseppe Tumminia, Segretario Generale Uilcom Sicilia: “Siamo rimasti basiti nel sentire l’azienda prevedere il possibile trasferimento di centinaia di lavoratori in altre sedi. Tale soluzione sarebbe l’ennesima testa d’ariete usata come scorciatoia per sollecitare le Istituzioni a farsi carico di quel processo regolatorio che oggi, per interessi ben precisi, appare in forte affanno. Il nostro auspicio è che il Governo sappia mantenere fede agli impegni presi nella vertenza”.

Questo quanto hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora comunale alle Attività Produttive, Giovanna Marano, quest’ultima ieri presente a Roma nell’incontro di monitoraggio su Almaviva, presieduto dalla Viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova.

“Dalla riunione di oggi al Mise a Roma è emerso un quadro della crisi di Almaviva ancora preoccupante. L’amministrazione comunale oggi ha chiesto al governo nazionale di favorire tutti gli interventi a difesa di quanto previsto nell’accordo dello scorso maggio, ribadendo che l’obiettivo resta quello di dare continuità lavorativa alle lavoratrici e lavoratori di Almaviva anche di fronte a nuovi scenari  di mercato dovuti al cambio dell’affidamento delle gare di appalto. Contestualmente, l’amministrazione comunale continuerà a seguire in maniera vigile l’evolversi dell’attuazione dell’accordo avendo come punti fermi da un lato il radicamento di una attività importante per la città di Palermo come quella dei call center e dell’altra la difesa del lavoro e della condizione di vita di migliaia di giovani donne e uomini”

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