Palermo, 19 gen- La Slc Cgil Sicilia chiede ai vertici regionali enazionali di Poste italiane di “riconsiderare la prevista chiusura dicentri strategici come il Centro di meccanizzazione postale di Palermo edi rilanciare la logistica e quindi i siti industriali più importanticome i CMP di Catania e Palermo”. La Slc rileva che il Piano nazionaledel settore Posta, Comunicazione e Logistica, così com’è “impatterà inmaniera consistente, oltre che sui dipendenti anche sui servizi chevengono resi alla clientela e ai cittadini”. Ed è per questo che ilsindacato prima che le Poste avviino la sperimentazione sui 14 centri direcapito più importanti di Palermo, Catania, Messina e Siracusa,accende i riflettori sull’argomento. “Solo il rilancio della logistica,la riconversione possibile dei centri di lavoro e l’attenzionecomplessiva al cittadino e all’utente permetteranno di migliorare ilprodotto e il servizio offerti ai cittadini”. “La nostra attenzione èmassima- dice Giuseppe Di Guardo, coordinatore regionale Slc- vigileremocostantemente sull’impatto che il piano di Poste italiane avrà sullanostra regione, non possiamo più permetterci di perdere posti di lavoroe servizi per i cittadini”. Secondo la Slc regionale “prima dieffettuare qualsivoglia razionalizzazione è indispensabile comprendereil piano complessivo di sviluppo e riqualificazione di attività eservizi. Non considerare e sfruttare le potenzialità dei due Cpm diPalermo e Catania in maniera adeguata non solo pone l’Azienda Poste suun piano di debolezza nei confronti dei competitor ma rischia di fornireai cittadini un servizio non adeguato alle legittime aspettative elontano dalle loro reali esigenze”.