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La Polizia di Stato festeggia il 163esimo anniversario della fondazione

di Redazione TrinacriaNews

polizia-volante-113 URL IMMAGINE SOCIALPalermo – Quest’anno si è celebrato il 163° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, il tema delle celebrazioni è stato “Esserci Sempre”, a consolidamento del concetto di vicinanza ai cittadini e in linea con le indicazioni ministeriali improntate alla sobrietà, finalizzate a rendere la festa anche un momento di riflessione sull’attività svolta da tutta la Polizia di Stato durante l’anno.

Anche nel capoluogo siciliano come nel resto d’Italia, hanno preso il via i festeggiamenti per il 163° anniversario della Fondazione della Polizia.

Le cerimonie hanno raggiunto il loro momento apicale in un incontro alla caserma “Pietro Lungaro dove, alle ore 10:00, presso l’aula multimediale “Domenico Corona”, alla presenza di autorità civili e militari, il Questore di Palermo, dr. Guido Nicolò Longo ha rivolto un sentito augurio alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato. E’ stata data lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Capo della Polizia Alessandro Pansa.

Come ogni anno a Roma sono stati diversi i momenti nei quali l’Istituzione si è incontrata con cittadini e autorità.

Un primo momento particolarmente toccante è stato quello in cui il capo della PoliziaAlessandro Pansa, una rappresentanza di oltre 200 poliziotti, tutti familiari di vittime del dovere, ed una rappresentanza dei parenti delle vittime, sono stati ricevuti inudienzain Vaticano dal Santo Padre.

Il 22 maggio è stata la giornata dedicata alle cerimonie ufficiali con la deposizione di una corona al Sacrarioda parte del ministro dell’Interno Angelino Alfano; a seguire una delegazione di allievi poliziotti, accompagnati dal capo della Polizia Pansa, è salita al Quirinale per esser ricevuta dal capo della Stato Sergio Mattarella.

A mezzogiorno autorità civili e militari si sono runite nella caserma “Ferdinando di Savoia” per un momento solenne di incontro con i reparti schierati. Dopo i discorsi del ministro dell’Interno, in rappresentanza del governo e del capo della Polizia, ha avuto luogo la consegna delle onorificenze.

La giornata si è conclusa con un altro evento solenne: il cambio della guardia alle 16 al palazzo del Quirinale da parte di un reparto schierato in uniforme storica. Ad accompagnare il reparto la Banda musicale della Polizia di Stato, che al termine del passaggio delle consegne ha eseguito un breve concerto per i cittadini presenti.

Il sottofondo musicale degli orchestrali della polizia accompagnerà anche le giornate dei cittadini sabato 23 e domenica 24.

Il 23, infatti, nel centro storico di Roma davanti al Panteon, la Fanfara della polizia si esibirà in un concerto alle 12, mentre la Fanfara a cavallo terrà un analogo concerto alle 18 di domenica 24, lungo via dei Fori imperiali.

Ecco cosa scrive il Capo della Polizia di Stato Alessandro Pansa nel giorno dei festeggiamenti:

Il_capo-della_Polizia_Alessandro_Pansa550Esserci, per rinnovare

Questo 22 maggio festeggiamo il 163° anniversario della nostra fondazione; e a questa Festa, la seconda che ho l’onore di celebrare come Capo, vorrei dare – e vorrei aggiungere, finalmente – i toni dell’ottimismo.

Ottimismo non solo per i segnali di una ripresa generale del Paese, ma anche, dopo tante stagioni difficili, per i successi e le prospettive della Polizia di Stato. All’interno di una situazione che resta finanziariamente pesante per tutte le amministrazioni pubbliche, per il secondo anno consecutivo abbiamo ricevuto più risorse rispetto all’anno precedente. Era già accaduto nel 2014 rispetto al 2013, ed è accaduto di nuovo in questo 2015 rispetto al 2014. Mi sembra opportuno sottolineare come la scelta di non tagliare – e anzi aumentare – le risorse per la Polizia di Stato manifesti l’apprezzamento del Governo nei confronti della qualità e della quantità del nostro lavoro. Per questo voglio ringraziare il presidente del Consiglio, il ministro dell’Interno, ma anche ciascuno delle donne e degli uomini che indossano la nostra divisa.

Con ciò non intendo dire che ci siamo messi alle spalle tutti i problemi. So bene quanto siano sacrificate le retribuzioni dei poliziotti e quanto restino insufficienti le risorse per la manutenzione delle sedi e per il rinnovo dei mezzi; e difatti state certi che il mio primo pensiero di ogni giorno, fino a che durerà il mio mandato, sarà quello di rendere progressivamente sempre più sicure e più soddisfacenti le condizioni in cui voi dovete lavorare. Voglio dare atto però che già oggi la Polizia di Stato è parte integrante e attiva di un processo di rinnovamento del Paese con la sua capacità di garantire elevati livelli di sicurezza anche dinanzi alle dimensioni dei fenomeni criminali e ai forti cambiamenti sociali ed economici in atto.

Mi sembra dunque giusto, in questa occasione, ricordare ciò che di buono abbiamo fatto in questi ultimi dodici mesi. Dovrei davvero fare un lungo elenco; ma qui mi limiterò a menzionare quel che a me pare più significativo. In Italia sono arrivati 170mila migranti. Un numero enorme, la più grande migrazione che abbia investito il nostro Paese nei tempi moderni. Abbiamo accolto – e spesso salvato – questa marea di esseri umani, li abbiamo curati, nutriti, alloggiati. E tutto questo senza il diffondersi di epidemie, senza sommosse, senza sangue. Sul fronte dell’ordine pubblico, in un anno di acute tensioni sociali, siamo riusciti a garantire a tutti la possibilità di manifestare senza – anche qui – che si sia verificato alcun grave incidente. E non era scontato neppure che il terrorismo, di matrice islamica o interna, non colpisse sul nostro territorio con quelle azioni sanguinose che hanno purtroppo funestato altri Paesi a noi vicini.

Ogni poliziotto, pensando a questi risultati, dovrebbe sentirsi con una ideale Medaglia al valore appuntata sul petto. Io sono orgoglioso di voi. Buona Festa e un affettuoso augurio a voi e alle vostre famiglie”.

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