Catania – Il deludente, per il risultato, ma non per lo spettacolo, pareggio casalingo col Lanciano ha lasciato l’amaro in bocca agli oltre 10 mila tifosi del Massimino.
Un 3-3 pieno di rimonte e capovolgimenti di fronte difficile da accettare per i tifosi rossoazzurri, ma la serie B è un campionato lungo pieno di incontri e di insidie: 42 match nella regular season più gli eventuali play-off. Quello che fa più paura non sono tanto i punti persi ma il gioco mostrato, testimonianza evidente di qualche lacuna, più tattica che tecnica. Il pressing è buono, ma sono tante le difficoltà difensive; le ripartenze, in particolare, hanno arrecato evidenti danni alla squadra allenata da Pellegrino nel match disputatosi sabato 30 agosto.
Il Calcio Catania dunque riparte dalla B e lo fa dopo 8 anni trascorsi nella massima serie, un record per la squadra etnea. Quest’anno non ci sono più i Bergessio e i Barrientos ma c’è l’esperienza dei Rosina e dei Calaiò, due big per la categoria; da segnalare il ritorno del brasiliano Raphael Martinho e qualche innesto proveniente perlopiù dal mercato sudamericano, Sauro ed Escalante in primis.
Rimane, seppur decimato, il blocco argentino, con ben 10 giocatori in rosa. Dopo 8 anni giocati alle falde dell’Etna è andato via quest’anno Mariano Izco, un giocatore da record visto che con le sue 218 partite disputate è il giocatore che ha registrato più presenze in serie A con la squadra etnea.
Confermato mister Maurizio Pellegrino, allenatore dal nome non altisonante, ma che conosce bene la categoria e la squadra isolana visto che ha già allenato il Catania negli anni 2001-02 e 2002-03, in piena “era” Gaucci, alternandosi ad altri allenatori.
A mister Pellegrino tocca indirizzare nei binari giusti la squadra catanese che quest’anno sarà impegnata in un campionato difficilissimo nel quale conterà, non solo l’aspetto tecnico-fisico, ma anche quello caratteriale e motivazionale: sovente in serie B le squadre che hanno dominato il campionato sono state vittime di cali di concentrazione che hanno portato al sovvertimento del risultato di match dall’esito scontato. L’obiettivo rimane la promozione diretta, ma le insidie sono tante, e si chiamano, tanto per fare qualche nome, Bari, Bologna, Brescia, Latina, Livorno, Virtus Lanciano; basta fare un piccolo passo falso per non raggiungere quell’agognato secondo posto e finire nei tanto amati-odiati play-off, nei quali, come è successo l’anno scorso col Latina, i verdetti emessi dal campionato possono essere stravolti.
Una cosa è certa: secondo i bookmakers la candidata numero 1 per la vittoria del campionato cadetto è proprio il Catania quotato a 2,60, tallonato, si fa per dire, dal Bologna quotato a 5,50 e dal Livorno 6,50.
Oltre al tecnico, alla solidità societaria e ai calciatori, da tempo il punto forte del Catania è il pubblico, sempre caloroso e numeroso.
Già quest’anno è stata raggiunta la quota di 10000 abbonamenti ed attualmente in serie B il Catania è secondo solo al Bari per quel che concerne il numero di abbonamenti. Un numero che tenderà a salire visto che c’è tempo per gli abbonamenti fino al 26 settembre.
Sono le partite giocate in casa che hanno sempre contraddistinto l’andamento del Calcio Catania: l’anno scorso dei 32 punti conquistati ben 27 sono stati maturati nelle partite casalinghe. Spesso i punti casalinghi hanno garantito al Catania la salvezza, ma in serie B è tutta un’altra cosa e i punti vanno fatti sia dentro che fuori casa. I presupposti ci sono, i risultati? Staremo a vedere…