Palermo – Non è pensabile, e costituirebbe un ulteriore crimine, far cadere nell’oblio l’Olocausto che il popolo ebraico ha subito dai nazisti. Il Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio di ogni anno è un appuntamento importante per far sì che le nuove generazioni conoscano quel periodo di storia che ha coinciso con lo sterminio di un numero tra i 5 e i 6 milioni di ebrei di ogni sesso ed età.
E’ un giorno in cui si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.
Il Comune di Palermo lo celebra con due giorni di iniziative nelle sue principali Istituzioni culturali.
Il programma inizia domenica 26 gennaio all’Archivio Storico, che sorge sui resti della quattrocentesca Sinagoga palermitana, dove sarà suggellato un gemellaggio culturale tra tra lo stesso Archivio e la Biblioteca della Shoah per ricordare gli ebrei espulsi dalla Sicilia nel 1492 e giunti nelle terre del Basso Lazio e ad Anticoli.Alle 17,00, si inaugura la mostra fotografica di Amedeo Costanza Porfito Heavy Bags, lavori del giovane artista in un bianco e nero rarefatto e immobile sui luoghi della Shoah. Alle 17,30 la presentazione dei libri Tramonto dei giusti di Pino Pelloni e L’amico del Fuhrer di Orazio Santagati. Alle 18,30 la conversazione di Francesco Alotta e Pino Pelloni dal titolo Da Palermo ad Anticoli: il lungo viaggio degli ebrei di Sicilia e la proiezione del docufilm “Il ghetto ebraico di Anticoli” di Nicolò Tedeschi. Seguirà la consegna alla Municipalità palermitana di una copia della Menorah di Anticoli, realizzata dal maestro Luigi Severa, l’antica pietra incisa che venne portata ad Anticoli da ebrei fuggiti dalla Sicilia alla fine del 1400. Nell’occasione verrà mostrato al pubblico l’editto del 1492. Nella sala Damiani Almeyda saranno esposti documenti risalenti ai secoli XIV e XV che illuminano aspetti poco conosciuti della realtà cittadina della comunità ebraica.
La manifestazione è promossa dalla Biblioteca della Shoah, dal Centro studi sul Novecento e le sue Storie, diretto da Pino Pelloni, e dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio delle Presidenze di Camera e Senato, dell’Assessorato Beni Culturali della Regione Siciliana, dell’Unione della Comunità Ebraiche italiane, della Fenalc Nazionale e della Fondazione Keren Kayemeth LeIsrael.
Il programma di domenica 26 gennaio si conclude alle ore 21,00 con il concerto pianistico di Elena Domasheva.
Lunedi 27 gennaio dalle 10,30 alle 12,30 Pino Pelloni parlerà a rappresentanze delle scuole palermitane delle “Leggi razziali in Italia” e verrà proiettato il docufilm “Gli ebrei in Italia” realizzato dal Dipartimento Informazione dell’Ucei.
La Biblioteca Comunale di Casa Professa partecipa alle celebrazioni a partire da domenica 26 gennaio con un’iniziativa di riflessione e approfondimento sulla Shoah dal titolo Il libro bruciato in collaborazione con l’Associazione per la cultura biblica “Il Pozzo”, l’Istituto Siciliano Studi Ebraici, l’Officina di Studi Medievali, il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo. Alle ore 17,30 ad aprire l’iniziativa sarà Giuseppe Lo Cicero che canterà l’Ani ma’amin, inno di fede in Dio e di identità ebraica, a suo tempo cantato dai deportati. La manifestazione si svolgerà all’interno delle sale storiche della Biblioteca e segna la prima occasione offerta al pubblico per visitare le “Sale lignee” dopo un lungo intervento di restauro. Nei giorni successivi saranno completati i lavori di sistemazione dei volumi per rendere possibile la regolare riapertura al pubblico delle sale per la consultazione, a partire dal prossimo mese di marzo.
Il critico d’arte Sergio Troisi presenterà la mostra Ebraica con opere degli artisti Manlio Geraci e Vincenzo Ognibene che interpretano e rivisitano, ognuno con la specificità del proprio linguaggio, la memoria della Shoah e dell’appartenenza all’ebraismo. Entrambi stimolano, con le loro opere, profonde riflessioni sulle persecuzioni che il popolo ebraico ha subito nei secoli, anche in Sicilia, e soprattutto rinvigoriscono sentimenti di severa condanna di ogni forma di discriminazione razziale. La mostra sarà visitabile da lunedì 27 gennaio a venerdì 31 gennaio dalle 9,00 alle 14,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Seguiranno gli interventi di Evelyne Ouate dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, del biblista Francesco Bonanno e dei professori Luciana Pepi, Rita Calabrese e Dario Oliveri dell’Università degli studi di Palermo. L’Ensemble del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” concluderà con l’esecuzione in concerto di musiche di Schubert, Roncalli, Pasquini, Singelèe e Křàsa.