Palermo – Il 10 gennaio 2013 si è tenuta al Teatro Politeama la presentazione ufficiale della 1a Biennale Internazionale d’Arte di Palermo, evento che ha dato il via alla rassegna di opere pittoriche e scultoree di artisti italiani ed esteri. La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza del Professore Vittorio Sgarbi, oltre che del Presidente del comitato scientifico e Direttore artistico della manifestazione Paolo Levi, del Direttore ed Organizzatore della Biennale Sandro Serradifalco e di numerose autorità politiche. Dal 10 gennaio al 03 febbraio 2013, l’esposizione ha proposto 814 opere, realizzate da 700 artisti originari di 50 diversi paesi (tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone e paesi del Nord Africa), eleggendo il capoluogo siciliano come centro canalizzante dell’arte. Per gli allestimenti espositivi sono state scelte quattro diverse location: la Sala Rossa del Teatro Politeama, il Loggiato San Bartolomeo, la Villa Malfitano Whitaker e il Museo Civico Sciortino di Monreale. Inoltre, sono state previste differenti sezioni riguardanti la figura, il paesaggio, la scultura, l’acquerello e l’informale; per ciascuna di esse sono stati selezionati gli interpreti nazionali ed internazionali più significativi.
Il sottotitolo della rassegna artistica, La tradizione nell’avanguardia, ha inteso coniugare la sperimentazione (senza cedere ad estremismi e provocazioni) con il ritorno all’ordine, che valorizzi le “tecniche della tradizione”, come la pittura e la scultura. Per questo motivo, è stata dedicata anche una sezione ai grandi artisti del ‘900.
La manifestazione ha rappresentato anche un’occasione per stabilire un importante legame con il mercato; attraverso tre aziende del settore, infatti, le opere saranno valutate per una loro eventuale futura diffusione. A questo scopo, è stato realizzato un catalogo contenente tutte le opere presentate ed una sezione dedicata ai luoghi storici e paesaggistici più rilevanti della Provincia di Palermo.
La Biennale di Palermo è nata da un’idea di Sandro Serradifalco, critico d’arte ed editore, il quale ha definito l’evento come un’opportunità per far confluire a Palermo un grande numero di talenti. Circa un anno fa quando è nato questo progetto, con molte diffidenze e paure, abbiamo cercato di realizzare qualcosa che fosse realmente rappresentativo di uno spaccato di quella contemporaneità artistica che è del nostro tempo. Si è trattato di uno sforzo notevole e va riconosciuto il sostegno della Provincia di Palermo e del Comune di Monreale. Questa Biennale – continua – costituisce un esperimento artistico autofinanziato. Sono orgoglioso che la mia città possa dare voce ad artisti, il cui problema principale è quello di trovare un canale che li gratifichi per il valore artistico ed economico delle loro opere.
In occasione della cerimonia di apertura, la redazione di TrinacriaNews ha incontrato Sandro Serradifalco, il quale ci ha spiegato come la Biennale proponga tanti linguaggi diversi, accomunati da una grande passione per l’arte, ma anche modi differenti di intendere lo stile, di esprimere il proprio talento, di narrare se stessi, di condividere le proprie passioni. Abbiamo voluto fare una Biennale d’altri tempi, in cui venissero esaltate le tecniche della tradizione, la pittura e la scultura. Generalmente in manifestazioni analoghe – continua – non viene dato molto valore alla tradizione. Si punta molto di più sulla sperimentazione, sulla ricerca dello stupore. Questa Biennale ha riscosso un successo inaspettato; per questo motivo vogliamo riproporla fra due anni. Il progetto che abbiamo già in mente è quello di far crescere la manifestazione. Palermo sarà la sede delle esposizioni con vari palazzi istituzionali e sarà realizzata anche una serie di eventi collaterali sparsi per la Sicilia.
La direzione del comitato scientifico è stata affidata al critico d’arte, giornalista e scrittore Paolo Levi, che ha collaborato con una commissione di alto livello composta da sei professionisti del settore, per la selezione delle opere da esporre tra diciottomila proposte. Durante la nostra audiointervista Paolo Levi ha espresso le difficoltà incontrate durante il lungo lavoro di selezione delle opere, durato ben otto mesi. È emersa la diversità dei linguaggi; abbiamo individuato opere importanti ed altre meno. Ci sono artisti che hanno bisogno di venire alla scoperto per confrontarsi con la critica; quest’ultima non deve distruggere o insultare, ma al contrario aiutare a crescere materialmente e spiritualmente. Il nostro compito è quello di leggere le opere senza apologie, parole false ed inutili. Non dobbiamo ingannare nessuno, piuttosto dobbiamo dire cose spiacevoli, che permettano però di crescere. È importante la dote dell’umiltà. Inoltre ci ha spiegato come il modo di procedere durante la selezione sia stato assolutamente oggettivo. Non possiamo essere soggettivi – continua – poiché le emozioni ci ingannano, dobbiamo essere freddi. Non so cosa sia la qualità, però so cosa è l’armonia.
Ospite molto atteso ed acclamato della cerimonia di inaugurazione è stato Vittorio Sgarbi che, intervenuto alla manifestazione in qualità di Direttore artistico, ha sottolineato come il suo intervento rappresenti una continuazione ideale del lavoro alla Biennale di Venezia, che è nata per dare spazio ad un numero molto alto di artisti, che solo in questo modo hanno l’opportunità di farsi notare. Si tratta di un rischio, perché ci possono essere molti dilettanti. Sulla base delle proposte, farò una scelta e presenterò gli artisti che mi sono sembrati più significativi. È un principio meno sbagliato di altri – continua – in questo modo il mercato viene allontanato; la presenza degli artisti è legata alla volontà di investimento sulla propria attività, che permette una visibilità in spazi espositivi messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni. Tra le opere scelte, mi riservo con tutta onestà e libertà di selezionare gli artisti in cui è presente la qualità, il merito e l’impegno.
La redazione di TrinacriaNews ha intervistato Vittorio Sgarbi, il quale ha ulteriormente espresso la sua opinione sulla manifestazione. La Biennale di Palermo può essere considerata in modo evidente come un’estensione della Biennale di Venezia, che ho curato nel 2011 seguendo un’articolazione molto ampia di sedi, non soltanto legate a Venezia, ma anche ad altre regioni. Ho organizzato anche una sezione della Biennale di Venezia in Sicilia. Con necessarie selezioni, abbiamo catalogato e verificato complessivamente l’attività di circa quattromila artisti. Con la Biennale di Palermo si aggiungono altri mille artisti. Si tratta dell’estensione di un metodo, che non vuole chiudere il campo dell’arte e degli spazi pubblici agli artisti, ma al contrario vuole concedere un’opportunità per mostrare la propria produzione. Fra gli artisti presenti in questa manifestazione ci sono delle qualità che devono essere verificate senza troppi sbarramenti, impedimenti, “mafie”. Io non ho scelto gli artisti della Biennale di Palermo, mi sono stati proposti. Farò una selezione successiva, nella speranza che una percentuale di quelli che sono arrivati fin qui, possano avere una fase successiva di avanzamento, di esperienza e di conoscenza.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il Presidente della Provincia Giovanni Avanti, il Presidente del Consiglio Provinciale Marcello Tricoli, il Sindaco di Monreale Filippo Di Matteo e l’Assessore alla Cultura del Comune di Monreale Lia Giangreco.
In particolare, il Presidente Avanti ha espresso la sua soddisfazione per tale rassegna. Questa iniziativa si sposa bene con la vocazione multiculturale del nostro territorio. La sacralità dell’arte diventa l’occasione per unire i popoli con un unico linguaggio che è quello dell’arte. Si tratta di un’occasione per dimostrare come, anche come in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, la cultura può rappresentare la chiave per superarlo. Bisogna investire sulla cultura, con manifestazioni di questo tipo possiamo promuovere il nostro territorio e creare occasioni di sviluppo e di crescita.
La cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione della “Sala Rossa” del Teatro, che ha ospitato una parte delle opere d’arte selezionate dal comitato scientifico.
Foto di Giancarlo Pace
I lettori di TrinacriaNews possono ascoltare le audiointerviste, poste in alto, che abbiamo realizzato. Le domande che abbiamo rivolto sono le seguenti:
Vittorio Sgarbi
- Cosa pensa della realizzazione a Palermo di questa manifestazione d’arte?
- L’arte ha un futuro nel mondo contemporaneo?
Paolo Levi
- Come giudica i lavori degli artisti che le sono stati presentati per una sua valutazione? Ha trovato dei talenti o dei lavori interessanti su cui investirebbe in futuro?
- In base alla sua esperienza di critico d’arte, ha adottato dei criteri di valutazione oggettivi o soggettivi?
Sandro Serradifalco
- Quando ha pensato all’organizzazione di questa manifestazione per Palermo? Come è nata questa idea?
- In cosa consiste la Biennale Internazionale d’Arte di Palermo?
- Ci sono delle somiglianze e delle differenze con la famosa Biennale di Venezia?
- Ha già un’idea sulla prossima Biennale di Palermo?