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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno V - Num. 27 - 05 aprile 2017 Politica e società

Nove organizzazioni consumatori hanno inviato lettera aperta sui benefici UE in occasione Festa Europa

Sessant’anni fa Robert Schuman ebbe il coraggio di alzarsi e fare la differenza. Oggi le organizzazioni di consumatori in tutta Europa chiedono ai leader europei di fare lo stesso

di Redazione TrinacriaNews

europa URL IMMAGINE SOCIAL67 anni fa, il 9 maggio 1950, Robert Schuman pronunciò la famosa dichiarazione che gettò le fondamenta per la creazione dell’Unione Europea. Parallelamente, in quel periodo nacquero le prime organizzazioni di consumatori in tutta Europa. Erano anni nei quali si stava sviluppando una nuova economia di mercato, dinamica e foriera di numerose opportunità per le imprese e i consumatori, che, dinanzi a queste nuove possibilità di scelta, necessitavano di consigli indipendenti, per l’acquisto del frigorifero, quello della lavatrice e, successivamente, per le assicurazioni e i mutui.

La scelta dei consumatori per il migliore prodotto o servizio e la necessaria protezione contro le pratiche commerciali illecite hanno iniziato ad affermarsi con sempre maggiore intensità a mano a mano che l’Europa ha iniziato ad allargare i suoi confini. La tutela dei diritti dei consumatori non poteva più essere ridotta al livello nazionale. Infatti, quando i prodotti e i servizi attraversano i confini, altrettanto deve fare la difesa del consumatore. Questo processo iniziò con l’adozione del Programma europeo per i consumatori nel 1975. Da quel momento in poi norme europee sono state scritte a favore dei consumatori generando grandi benefici per i cittadini con effetti tangibili sulla vita quotidiana, dei quali non tutti siamo consapevoli.

Non sempre ricordiamo che sono regole europee rigorose che assicurano dal campo alla tavola il rispetto di condizioni di igiene e sicurezza. Grazie a un sistema di allerta a livello europeo, il cibo pericoloso è ritirato dal mercato. Inoltre, gli obblighi di etichettatura permettono ai consumatori di conoscere esattamente cosa è contenuto nel cibo e di scegliere l’opzione più salutare.

Sono i regolamenti europei a garantire che giocattoli, asciugacapelli e vestiti per bambini in vendita nei negozi di tutta Europa rispettino alti standard di sicurezza, indipendentemente da dove sono stati prodotti Un sistema di allarme rapido tra Paesi europei prevede che i prodotti a rischio siano tempestivamente ritirati dal mercato.

Quando un volo è cancellato o subisce ritardo, o quando viene negato l’imbarco ai passeggeri, è grazie a norme europee che i consumatori hanno diritto ad assistenza e risarcimento.

In altre parole, se oggi i consumatori godono di una maggiore protezione quando acquistano online, se possono contare su alti standard di sanità e ambientali, se beneficiano di alti livelli di privacy e sono o saranno a breve finalmente liberi dai costi del roaming, è perché le istituzioni europee lo hanno reso possibile. Potrà anche non ottenerne sempre riconoscimento, ma sia chiaro: l’Europa ha influenzato positivamente la vita quotidiana dei consumatori in tantissimi modi, fissando standard che sono diventati punto di riferimento per molti consumatori in tutto il mondo.

Non diamo tutto questo per scontato, perché il futuro potrebbe essere meno roseo e le sfide che ci attendono non devono essere sottovalutate. Crisi politiche, Brexit e crescente distanza tra i cittadini europei e i loro leader hanno colpito duramente l’Unione Europea. Ecco perché la commemorazione di quest’anno della dichiarazione di Robert Schuman e la ricorrenza a marzo del 60° anniversario dei Trattati di Roma non possono essere momenti di celebrazione solo formali. Abbiamo la necessità di riottenere il consenso di tutti, perché l’Europa siamo noi. Ciascuno di noi. La protezione dei consumatori permette all’UE di raggiungere direttamente i suoi cittadini e mostrare cosa ancora può fare per loro nella vita di tutti i giorni. Per riguadagnarsi la fiducia deve dar loro gli strumenti per rafforzare i propri diritti quando qualcosa va storto introducendo un sistema europeo di risarcimento collettivo. Dire no alle clausole di mancata presentazione in aeroporto (No Show) nei contratti delle compagnie aeree. Combattere per diritti di garanzia più lunghi per i beni di consumo durevole… Tutto questo richiede decisioni e decisori coraggiosi. Sessant’anni fa Robert Schuman ebbe il coraggio di alzarsi e fare la differenza. Oggi le organizzazioni di consumatori in tutta Europa, raccolte nel BEUC (organizzazione di consumatori europei), chiedono ai leader europei di fare lo stesso.

Siate coraggiosi ancora una volta e mettete i consumatori al centro del futuro dell’Europa.

La presente lettera è stata firmata dai leader delle 9 sotto citate organizzazioni di consumatori europee:

Luisa Crisigiovanni, Altroconsumo (Italia); Bart Combée, Consumentenbond (Olanda); Lars Pram, Danish Consumer Council (Dan); Örjan Brinkmann,Swedish Consumer Council (Svezia); Alain Bazot, UFC-Que Choisir (Francia); Miguel M. Cuadrado, Organización de Consumidores y Usuarios (Spagna); Ivo Mechels, Test-Achats/Test-Aankoop (Belgio); Klaus Müller, Verbraucherzentrale Bundesverband (Germania); Breda Kutin, Slovene Consumer Association (Slovenia).

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