Catania – Adesso si fa sul serio, non è più tempo di esperimenti, collaudi e lavori a lungo termine, il campo vuole le prime risposte. Se il Catania di Rolando Maran avrà fatto bene i “compiti” lo si comincerà a vedere da lunedì prossimo, quando i rossazzurri inizieranno la loro nuova avventura in campionato nella tana della Fiorentina di Vincenzo Montella, ex la cui separazione dalla piazza etnea di un anno fa ha ormai visto lenire i suoi effetti.
In ogni caso lo spazio per gli “Amarcord” passerà in secondo piano, la ricerca dell’ottava salvezza consecutiva in serie A impone di stare sul pezzo e vivere alla giornata, con grande fiducia e serenità ma al contempo con un atteggiamento accorto e scevro da ogni rilassatezza. Arduo, se non aspramente severo, richiedere agli etnei di eguagliare il rendimento e il lusinghiero piazzamento finale della scorsa stagione: come affermato più volte dal presidente Pulvirenti, per tutte le squadre al di sotto delle prime sette compagini per livello tecnico e forza economica l’obiettivo primario è sempre quello della salvezza, pur con la successiva ambizione di raggiungerlo quanto prima e veleggiare il più in alto possibile in classifica.
Le prime settimane, se non anche i primi mesi della nuova stagione agonistica, serviranno a dare i primi riscontri concreti sui consistenti cambi in organico effettuati nel mercato estivo, in particolare a scongiurare sbandamenti e perdite di sicurezze dopo le partenze di Lodi e Gomez. Si è detto molto dei nuovi acquisti, della voglia di riscatto e dell’oggettivo tasso di qualità che possono apportare alla squadra, ma la priorità adesso è trovare il prima possibile una compattezza e un amalgama che possa valorizzare in toto il contributo di ogni singolo. Rispetto alla scorsa estate, Maran ha lavorato e sta lavorando su una base tecnica in divenire, e altri movimenti di mercato tanto in entrata quanto in uscita fino al 2 settembre non sono affatto da escludere.
Molto difficile che le cessioni riguardino gli elementi al centro del progetto, ma non ci si tirerà indietro di fronte a richieste congrue per Maxi Lopez e Biagianti, al centro delle principali voci per quanto attiene le partenze. L’italo-ghanese Kingsley Boateng, appena arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto di metà del cartellino, può fiorire come un’apprezzabile carta tra le soluzioni sugli esterni in chiave offensiva, ma pur dopo gli investimenti consistenti effettuati per Monzon e Peruzzi serve un altro centrocampista di spessore per irrobustire la linea mediana.
Il mercato non è mai stato e non potrà più essere l’unica preoccupazione nel club di via Magenta, entrato da martedì nella settimana clou che conduce alla “prima” stagionale. Si confida in una buona riuscita della preparazione fisica, nonostante l’assenza di qualche altra amichevole di rilievo in programma e qualche acciacco prolungato, ma per il Liotro, nella storia recente, l’elemento propulsore è stato prima di tutto il cuore. Un cuore macroscopico ed instancabile, che pomperà fiumi di passione nella ricerca dell’ottava salvezza consecutiva in serie A, ma anche nella perenne voglia di stupire tutti. Anche se stessi.