Di seguito si riporta la nota inviata dal Segretario Generale UILPA Sicilia Veneziano affinché le Autorità in indirizzo provvedano a sospendere procedura in atto per la chiusura della Base Navale di Favignana
Dott. Gianfranco DE GESU
PROVVEDITORE REGIONALE
AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
PALERMO
e,p,c
Onorevole Andrea ORLANDO
MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
ROMA
Presidente SANTI CONSOLO
CAPO DEL DIPARTIMENTO
AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
ROMA
Dott. Pietro BUFFA
DIRETTORE GENERALE
DEL PERSONALE E DELLE RISORSE
ROMA
Generale di Brigata Mauro D’AMICO
DIRETTORE DELL’UFFICIO X
SICUREZZA E TRADUZIONI
ROMA
ALLA SEGRETERIA GENERALE
UILPA POLIZIA PENITENZIARIA
ROMA
AL COORDINAMENTO PROVINCIALE
UILPA POLIZIA PENITENZIARIA
TRAPANI
ALLA DIREZIONE
CASA RECLUSIONE
FAVIGNANA
AL COMANDO BASE NAVALE
POLIZIA PENITENZIARIA
FAVIGNANA
Oggetto: Polizia Penitenziaria – Base Navale di Favignana
Egregio Provveditore,
la UILPA Polizia Penitenziaria da sempre attenta alle dinamiche del servizio ed in particolare alle esigenze delle traduzioni, settore nel quale le poche risorse disponibili assicurano i servizi a prezzo di sacrifici personali non indifferenti ed in condizioni di sicurezza spesso precarie, ha avuto modo di apprendere che questa Amministrazione si è determinata ad infliggere un ulteriore ed incomprensibile vulnus all’operatività ed al prestigio del Corpo.
Nello specifico, e del tutto incomprensibilmente attese le ottime prove tratte dalla sperimentazione in atto nella regione Sicilia, pare che si sia giunti alla decisione della chiusura della Base Navale di Favignana ed alla stipula, quasi si trattasse di un contratto tra soggetti privati, di una convenzione con il Corpo della Guardia di Finanza per le traduzioni da e per l’isola.
Premesso che nulla è dato conoscere di questa convenzione, e che dunque non può esprimersi alcun parere sulla rispondenza delle previsioni con le effettive esigenze del servizio, questa Organizzazione Sindacale, che tra i suoi dirigenti annovera ancora soggetti che antepongono l’attività operativa a quella del sindacato, conosce bene le esigenze del servizio e la mole dei servizi disimpegnati dagli equipaggi della Base Navale di Favignana!
Anche in forza delle illuminate ed opportune scelte operate dalla S.V da più di un anno ormai gli equipaggi della Base Navale costituiscono ed assicurano la prosecuzione del servizio delle traduzioni sul mare, gestendo, in maniera assolutamente puntuale ed impeccabile, i trasferimenti da e per l’isola di Favignana.
Inoltre gli stessi equipaggi, lungi dal rimanere inoperosi in porto, quando non impegnati nei prioritari compiti di traduzione, assicurano la vigilanza delle acque antistanti la Casa di Reclusione di Favignana, si pensi all’impegno profuso nelle ricerche dei tre soggetti recentemente evasi e catturati proprio con il concorso del personale degli equipaggi della Base Navale, ed inoltre concorrono fattivamente alla protezione dell’Area Marina Protetta delle isole Egadi.
Questi lusinghieri risultati, attestati da ultimo dalla concessione di più che meritate ricompense al Personale della Base, dovrebbero da soli, in una Amministrazione che avesse come proprio fine il perseguimento di obiettivi di efficienza ed efficacia, indirizzare le scelte verso il mantenimento dell’operatività della Base, non già verso la sua chiusura.
Del resto il livello di attenzione mostrato nella valutazione della vicenda da questa Amministrazione può agevolmente desumersi, ove fosse necessario rinvenire una ulteriore prova del disinteresse, dalla colpevole inerzia mostrata durante i lavori propedeutici all’adozione della legge di riordino delle Forze di Polizia e prima ancora allorché si decise la chiusura delle squadre nautiche delle altre FF.PP. a favore dell’accentramento delle competenze a favore della Guardia di Finanza.
In quella occasione, infatti, sono state colpevolmente associate basi navali sorte per esigenze diverse, che non esitiamo a definire come marchette al potente di turno, da quelle che, come nel caso in esame, svolgevano e svolgono una funzione operativa insopprimibile e necessaria al sistema.
Probabilmente chi si è seduto in quel tavolo “interministeriale” non operando sul campo non ha compreso la portata dei cambiamenti in atto, sottovalutandone le conseguenze, infatti scandalosamente si è scelto di far sedere ai tavoli di concertazione non già Ufficiali del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia, o Funzionari di Polizia Penitenziaria ben informati della vicenda, ma bensì soggetti che, alla prova dei fatti, si sono dimostrati non all’altezza, considerato le difficoltà che i colleghi della Polizia Penitenziaria con il trasporto tramite mezzi di linea (aliscafi e motonavi) hanno incontrato e incontreranno se la Base navale chiuderà.
Premesso quanto precede, atteso che la Base Navale di Favignana riveste, come detto, una funzione centrale ed assolutamente insopprimibile per la continuità del servizio delle traduzioni, il cui impatto deve essere valutato anche ed in particolare con riferimento alla non trascurabile incidenza della movimentazione da e per l’isola, vogliano le Autorità in indirizzo sospendere qualsivoglia procedura in atto per la chiusura della Base Navale, provvedendo al contrario ad attivarsi affinché l’Ufficio Legislativo del Ministero rivaluti la vicenda e proponga un emendamento al Decreto Legislativo 19 luglio 2016 n°177.
Si rimane in attesa di cortese riscontro.
Cordialità.
Il Segretario Generale
UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia
Gioacchino VENEZIANO