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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno I - Num. 02 - 18 giugno 2012 Politica e società

Una firma per Nasrin, avvocatessa dei diritti umani

di Clelia Barbanera
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Nasrin SotoudehMazara del Vallo – Sabato 12 e Domenica 13 Maggio, si è svolta in Piazza Mokarta a Mazara del Vallo, la raccolta firme per chiedere la liberazione di Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana detenuta a Evin, prigione di Teheran.
L’iniziativa è nata dalla partnership di Amnesty International sezione Sicilia e il Rotaract Club di Mazara del Vallo.
È la prima volta in Sicilia che un club giovanile intraprende una collaborazione con Amnesty e questa unione si è dimostrata vincente: le firme raccolte sono state oltre 300.
Il caso di Nasrin Sotoudeh è tenuto in considerazione da avvocati dei diritti umani e attivisti in Iran.
Nasrin è stata arrestata in Iran il 4 Settembre 2010 ed è stata subito portata a Evin dove è stata tenuta in una cella d’isolamento per circa due mesi.
Il 25 Settembre dello stesso anno ha iniziato il primo sciopero della fame, per protestare contro il veto di visite e telefonate imposto alla sua famiglia. Lo sciopero è terminato il 23 Ottobre. Il 31 Ottobre, Nasrin ha intrapreso un secondo sciopero, questa volta sia della fame che della sete, per protestare contro la sua prigionia e per le pessime condizioni in cui si trova detenuta. I figli, in visita da lei il 4 Novembre, hanno dichiarato di averla trovata in gravi condizioni di salute.


raccolta firme

La sentenza definitiva del tribunale arriva solo il 9 Gennaio 2011. Le autorità iraniane la condannano a 11 anni di reclusione per “attività contro la sicurezza nazionale” e “propaganda contro il regime” e per la sua appartenenza al Centro per i difensori dei diritti umani (Chrd), organismo istituito dal Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi. In aggiunta, le viene imposto il divieto di esercitare la sua professione di avvocato.
Successivamente, in appello, la condanna viene ridotta a 6 anni.
La raccolta firme per la scarcerazione di Nasrin è partita sul sito di Amnesty International il 7 Marzo 2012 ed è ancora possibile firmare l’appello online, andando sulla seguente pagina http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/210, le firme raccolte saranno poi allegate ad una lettera in cui si esorta il rilascio dell’avvocatessa e sarà indirizzata all’Ayatollah Sadegh Larijani, Capo della Magistratura iraniana.
Nasrin Sotoudeh (in persiano نسرین ستوده) è nata a Teheran, il 3 Aprile 1963. Si è laureata in Diritto Internazionale presso l’Università Shahid Behesht a Teheran. Pur avendo conseguito la laurea e superato tutti gli esami di abilitazione nel 1995, ha dovuto aspettare circa 8 anni prima che le autorità le rilasciassero l’abilitazione ad esercitare la professione.
Una delle principali attività di Nasrin è la difesa delle donne e dei minori abusati, in particolare riguardo alla protezione delle vittime e l’opposizione al loro eventuale ritorno presso i padri e i mariti violenti. Sotoudeh è sposata con Reza Khandan, che la sostiene nelle sue campagne e la supporta. Hanno due figli.
Per partecipare all’appello di Amnesty International in favore di Nasrin Sotoudeh:
http://www.amnesty.it/detenzione_avvocatessa_Nasrin_Sotoudeh_Iran

Foto di Arash Ashoorinia.Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Nasrin_Sotoudeh.jpg
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