Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno V - Num. 26 - 06 febbraio 2017 Politica e società

Nasce il gruppo di animazione politica Idea Sicilia ce ne parla il fondatore prof. Roberto Lagalla

All’interno interviste a prof. Roberto Lagalla e prof. Giovanni Duro

di Maria Pia Iovino

Lagalla_e_Andrea_Morettino URL IMMAGINE SOCIALHo imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.Don Milani.

Palermo. Nuovo esordio per Roberto Lagalla, l’exRettore dell’Università degli Studi di Palermo e consigliere di amministrazione del CNR nazionale che, alle Terrazze di Mondello, il 17 marzo 2017 ha presentato “Idea Sicilia”, il gruppo animazione politica da lui fondato.Un contenitore orientato agli obiettivi, con progetti tesi a creare un nuovo modello di sviluppo per la Regione, lanciando idee basate sul buon senso e sulla valorizzazione delle competenze. Un generatore di idee aperto alla partecipazione dei cittadini, per lanciare proposte in otto aree d’intervento: Europa e Mediterraneo, per definire un nuovo equilibriodell’area euro-mediterranea e potenziare i rapporti con i paesi rivieraschi; ricerca e formazione, per la valorizzazione e il miglioramento delle competenze; cultura e turismo,per promuovere la crescita culturale e turistica della Sicilia; impresa e innovazione, per sostenere le imprese e agevolare l’imprenditorialità giovanile; salute e servizi, per migliorare i servizi al cittadino e l’accessibilità alle informazioni; energia e ambiente, per promuovere una cultura della sostenibilità ambientale, attraverso la rigenerazione e la riqualificazione dei territori; economia e sviluppo, per facilitare l’accesso alle risorse e spingere la crescita economica; Istituzioni ed enti locali, per un nuovo modello di Governance, fondato sulla digitalizzazione e sulla collaborazione nei processi decisionali.

Numerosi i testimonial siciliani, ospiti dell’evento. In particolare, Andrea Morettino, export manager di Caffè Morettino,Lagalla_e_Susanna_D'Alia[1] Susanna Dalìa, fondatrice dell’associazione “Angeli della Notte”, Toti Di Dio, direttore del laboratorio di innovazione sociale e urbana PUSH, Germano Bondì, co-fondatore di Oxygen, Antonio Calabrò, (in videoconferenza),Senior Advisor Culture Pirelli & C., Giuseppe Di Miceli, docente universitario di Scienze agrarie e forestali – il giornalista Carlo Ottaviano. Fitta la presenza di pubblico, ivi comprese eccellenze del mondo dell’Università e della Ricerca, tra cui Giovanni Duro, Ricercatore CNR, Group Leader dell’Istituto di Biomedicina e immunologia molecolare “A. Monroy” di Palermo.

Ha aperto e moderato i lavori il Prof. Lagalla, il quale ha voluto cogliere il desiderio collettivo di cambiamento nell’ampia platea presente alle Terrazze: “c’è voglia di cambiare, di pensare, in un momento in cui il pensiero tende a diventare sempre più liquido e probabilmente, non c’è voglia di appartenenza, quanto voglia di una libertà solida, di una libertà basata sul pensiero, di un recupero della dimensione del ragionamento e delle volontà”.

Lagalla ha voluto fermamente evidenziare cosa non è “Idea Sicilia”. In particolare, l’ex Rettore ha dichiarato che – “Idea Sicilia non è un partito politico. Idea Sicilia non è un movimento politico. Idea Sicilia è uno spazio di pensiero, di riflessione, di recupero dell’identità e anche della ricerca di volontà, che possa in qualche modo, riportare al centro dell’attenzione del dibattito sociale il tema del ragionamento, il tema della crescita, il tema dello sviluppo, superando le antimonie, spesso le contraddizioni della politica. “Con questo non voglio fare un ragionamento di antipolitica. Certamente, di ricerca di una buona politica, ha aggiunto Lagalla – per contrastare, in qualche modo, l’antipolitica, per contrastare la protesta, per riannodare un filo logico di conversazione e di dialogo fra i cittadini e la buona politica. E allora, oggi, la verità è che dobbiamo parlare e privilegiare i contenuti sulle appartenenze. Dobbiamo cercare di lavorare perché nei prossimi cinque anni, qualunque possa essere il ruolo di tutti e di ciascuno di noi, non si arrivi al lunedì dopo le elezioni, avendo dimenticato le promesse che fino alla domenica sono state fatte, per essere poi, non mantenute. Credo che la serietà di tutti e di ciascuno di noi passi proprio, per la verità da un lato e per la credibilità, dall’altro. Quella credibilità che queste Istituzioni regionali  devono assolutamente recuperare”.

Continuando, Lagalla ha voluto fare notare il logo che simboleggia  “Idea Sicilia”è un logo – ha ribadito –  che ha una mongolfiera che si staglia contro il sole di Sicilia. La mongolfiera è il segno di un’elevazione che vogliamo in qualche modo, cercare, una nuova modalità di sapere guardare panoramicamente e a distanza le cose, senza essere in qualche modo, incaprettati in lotte particolari, in momenti di interessi peculiari e tra loro, troppo spesso configgenti e per uscire dalla paralisi, per recuperare spazio, altezza.

Chiaro quindi, l’intento diLagalla, che nel suo progetto, tende simbolicamente, la mano al cittadino e le sue idee, attraverso la rete (il portale) e il territorio. E lo fa per riannodare il filo conduttore della sua identità, recuperandone l’etimo della parola polis, il legame tra cittadini e comunità, senza mancare di evidenziare anche le criticità che attanagliano attualmente, il popolo siciliano, il malessere percepito nella regione, illustrato con i dati della Demopolis sul welfare siciliano: peggiorato rispetto agli ultimi 5 anni, per il 54% delle famiglie, e i servizi sanitari, peggiorati per il 51% dei siciliani.

Per Andrea Morettino, “la Sicilia è un territorio unico da valorizzare. Molti siciliani si sono dovuti allontanare. Adesso è necessario il cambiamento”. Susanna D’Alia, ha evidenziato che Palermo è  la terza città per numero di senzatetto, ma anche per bambini e donne abusate, e il numero dei senzatetto è aumentato negli ultimi anni. Per non parlare delle persone servite a serata, 200. Per  Giuseppe Di Micelil’impresa deve produrre reddito e la Sicilia ha bisogno dell’agricoltura. L’agricoltura non può stare ai tempi della politica perché ci vogliono impegno e idee per risolvere i problemi come mi auguro che Idea Sicilia possa fare”. Carlo Ottaviano nel suo commento alla kermesse delle Terrazze ha concluso che “è tornato il tempo di  cambiare il modo di fare politica. Serve sognare, ma, con i piedi per terra. Ci vuole la grande programmazione, ma ci vuole un’agenda con 8 punti, indicando i tempi, perché senza darci degli appuntamenti con delle scadenze precise non andiamo da nessuna parte. L’altro aspetto interessante è che non c’è un uomo solo al comando. Questa, epoca dell’uomo solo al comando, secondo me, è finita, non esiste, non è la soluzione dei problemi. I problemi sono così complessi che non serve un uomo solo al comando. Servono esperienza, professionalità e come nello sport, serve un capitano, servono squadre”.

INTERVISTA DI TRINACRIANEWS.EU A ROBERTO LAGALLA

Intervista_Lagalla_quattro[1]D. Gli obiettivi del suo gruppo di animazione politica?

R. Un programma che si realizza in un momento di incontro e confronto con i partiti che siano disposti a ragionare dei nostri progetti.

D. Lei parla di partiti esulando quindi, dall’Università?

R. L’Università non c’entra più nulla in questa vicenda, ovviamente. Io chiedo che, la politica non possa fare a meno della competenza, non possa fare a meno dei tecnici e, al di là della mia persona, le Università siciliane, hanno competenze e conoscenze sicuramente elevate e devono, essere ulteriormente valorizzate.

D. Questo parterre che rappresenta “Idea Sicilia”, da chi risulta composto?

R. Da persone che sono qui, non per una logica di appartenenza, ma per una volontà personale, di costruire insieme un progetto, un programma possibile per la Sicilia, e lo faremo con gli incontri nei territori, lo faremo con il portale di “Idea Sicilia”, dove ciascuno potrà contribuire alla realizzazione di un programma a partire da oggi.

D. I cittadini, quindi, attraverso un portale?

R. I cittadini e un portale, dove loro possano depositare un programma. Un programma rispetto al quale poi, in un momento più adeguato, sarà possibile, prendere una posizione forte rispetto alla politica. I cittadini e il territorio. La politica, i cittadini e il loro futuro.

D. Quindi, la rete?

R. Si, la rete. Assolutamente un approccio, totalmente, dal basso “bottom up”.

D. Tempi?

R. Quelli che ci separano dalle elezioni regionali per iniziare e poi, speriamo di potere continuare, insieme ai siciliani.

INTERVISTA A GIOVANNI DURO

D. Il suo ruolo, rispetto al suo progetto concepito dal Professor Lagalla, in cosa si declina?duro

R. Io credo moltissimo in questa idea progettuale. Naturalmente siamo tutti consapevoli della necessità che c’è oggi di cambiamenti veri. Io conosco il prof. Lagalla da moltissimo tempo, ho grande stima e affetto per lui, e spero che il professore riesca a portare avanti questa iniziativa. Io, già, ho cominciato a perorare la causa, a fare conoscere il prof. Lagalla, anche in ambienti che non sono universitari, di ricerca.

D. Per esempio?

R. Per esempio, ho portato alcuni ragazzi che lavorano in alcuni locali siciliani, per farlo conoscere. Come ha visto il Prof. Lagalla, ha dato spazio tra gli ospiti, a giovani come Andrea Morettino, Toti Di Dio,  Germano Bondi per portare avanti delle iniziative. Il punto è uno: abbiamo necessità di un cambiamento reale.

D. Lei come vive la fase attuale, in Sicilia?

R. Io soffro per come siamo mortificati. Io ho vissuto molto all’estero. Ma, non voglio fare l’esterofilo, per affermare che lì è tutto meglio. Quando torno da Barcellona, città bellissima, e torno a Palermo, vedo che Palermo è più bella, ma, Palermo è completamente mortificata. Ed io, da palermitano, soffro questa realtà e sogno un cambiamento, realmente e lo spero. Io, a volte, sogno di candidarmi a sindaco di Palermo, per aggiustare le aiuole e la spazzatura, per cominciare da questo segno di civiltà fondamentale e necessario. Il cambiamento non si fa pensando a delle alternative, necessarie, perché la democrazia ad oggi, non ci consente di cambiare chi ci ha governato negli ultimi trent’anni, in maniera democratica. E l’unico sistema democratico è quello di votare delle alternative, dei movimenti. Ma, non è probabilmente, sempre sufficiente, perché oltre ad essere propositivi, oltre a pensare al meglio, bisogna avere anche, delle competenze, le capacità.

D. Lei pensa al professore Lagalla, nel suo precedente ruolo di Rettore e quindi,  da universitario, o per altri aspetti?

R. No, dal punto di vista politico, perché lui ha dimostrato dai suoi ruoli che ha rivestito in passato, da Assessore alla Sanità ed altro ancora.

D. Quindi, “Idea Sicilia” uguale a?

R. A cambiamento vero, che non si ferma agli intellettuali universitari o pseudo tali. Sarebbe un grave errore. Dobbiamo guardare ai programmi: pochi, ma ampi. E soprattutto spero, che il Prof. Lagalla riesca a portare i soldi dell’Unione europea; perché mentre le altre nazioni spendono, avendo fatto anche le infrastrutture, di cui noi siamo completamente carenti, noi arranchiamo.

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