Grazie Giuseppa Incatasciato, pubblichiamo il tuo contributo con molto piacere.
Buongiorno Redazione,
sono Giuseppa Incatasciato, sono di Modica e sono impiegata.
Ho visto che accettate contributi dei lettori e ho pensato di scrivere qualcosa circa la mia città che nel 2002 è stata dichiarata, grazie alla presenza di numerose testimonianze di barocco siciliano, Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Insieme con Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli è tra le città Barocche del Val di Noto.
E’ situata nell’area meridionale dei Monti Iblei ed è divisa in due aree: Modica Alta, le cui costruzioni quasi scalano le rocce della montagna e Modica Bassa, giù nella valle, dove un tempo scorrevano i due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Pruni, poi ricoperti a causa delle numerosi alluvioni, e dove è ora situato il Corso Umberto, principale strada e sito storico della città
Ciò che rende la città così unica e affascinante è, prima di tutto, l’aspetto Barocco, di cui il disegno urbano e centro storico di Modica abbondano; inoltre la presenza di pittoreschi vicoletti e stradine, ricche di vecchie botteghe, casupole, Chiese e ricchi Palazzi: Palazzo Tommasi Rosso, Palazzo Ascenzo, Palazzo Rosso-Cannizzaro, Palazzo Grimaldi, Palazzo della Cultura, sede dei musei cittadini. Degno di una visita è poi il Mulino d’Acqua”cavallo d’Ispica” Museo in grotte. Riportato all’antico splendore della prima metà del XVIII secolo dall’appassionato lavoro della famiglia Cerruto, il mulino ad acqua è tornato a far vivere antichi ricordi
E’ molto interessante, inoltre, Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo che fa rivivere l’opera del poeta nei luoghi d’origine da lui amati.
Ma quello per cui molti ricordano Modica è il suo famoso cioccolato creato con l’originale ricetta degli Aztechi, diventato orami famoso in tutto il mondo e senza il quale nessun turista va via.
Spero di avervi incuriosito e che veniate numerosi a conoscere la mia splendida città