La moda, come sistema socio-semiotico, è un vero e proprio linguaggio visivo capace di creare un rapporto chiaro tra significato e significante.
La performance, proposta dalla Fondazione ONLUS “Salvare Palermo” su progetto dell’architetto Francesco Andolina, con il patrocinio della Confcommercio di Palermo, esamina il significato che nel corso dei secoli ha assunto il vestiario come capacità comunicativa e come assertività di inserimento nella società di appartenenza.
Il percorso, che inizia dal periodo greco-romano, segue le tracce suntuarie gotiche e rinascimentali, sempre con riferimenti alla pittura europea.
Si affronta, quindi, il barocco delle parrucche, dei verdugali e delle gorgiere per traghettare nel ‘700, periodo in cui si testualizza l’abito maschile a tre pezzi (redingote – gilet – pantaloni) che, con leggere varianti, perdurerà fino ad oggi ed arrivare, col secolo XIX, e con personalità del calibro di Charles Worth, all’origine dello stilismo suntuario.
L’esegesi farà notare come col Novecento si arrivi a nuovi traguardi, soprattutto nell’ambito della moda femminile, partendo da Paul Poiret, che libera le donne da ogni costrizione fisica, alla più conosciuta Cocò Chanel.
Il viaggio nel mondo magico della moda, dopo aver esaminato col secondo dopoguerra il processo di riutilizzo di capi militari nella moda civile, termina con gli anni ’60, periodo di grande rivoluzione dei costumi in tutto il mondo occidentale e con la constatazione dell’assoluto svincolo da ogni regola dei giorni d’oggi.
Durante la trattazione l’attore Francesco Giordano reciterà brani, letterari e non, relativi agli argomenti trattati (da Lucilio e Marziale a Leopardi, da Umberto Eco a Prada).
La Scuola di Danza “Fuori Quota” di Mestre si esibirà per dare una interpretazione coreutica dell’argomento proposto.
Tutto il percorso sarà accompagnato da un supporto visivo curato dall’arch. Santi Galatioto.
Teatro della Chiesa Maria SS. Madre della Chiesa in Piazza S. Marino (Viale Francia), sabato 2 dicembre ore 21,00.
Biglietto € 7, in prevendita presso la segreteria della Fondazione