Così il segretario Cappuccio per il quale resta la precarietà della situazione. E restano aperti tutti i fronti, nell’economia e nella società. “Al presidente Musumeci chiediamo di convocare rapidamente tavoli di confronto con le forze sociali, sulle questioni aperte”
“Governo e Ars sono riusciti, in un modo o nell’altro, ad archiviare bilancio e legge di stabilità dopo solo un mese di esercizio provvisorio. E questo è un dato di cui prendiamo atto. Tuttavia questa manovra suscita forti perplessità nel merito. E non ci convince nel metodo, essendo letteralmente mancato il confronto con le forze sociali”. Così Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia, commentando l’approvazione all’alba di oggi, della manovra finanziaria all’Ars. Per il numero uno della Cisl Sicilia, resta la precarietà della situazione. E restano aperti tutti i fronti, nell’economia e nella società. “Al governatore – dice – chiediamo di iscrivere all’ordine del giorno dell’agenda del governo, il tema del confronto con sindacati e imprese sulle questioni aperte”: la riorganizzazione del welfare regionale, il rilancio delle infrastrutture, il decollo delle Zes, l’accelerazione della spesa, il riordino degli enti di area vasta. La questione del dissesto degli enti locali “anche alla luce della recente sentenza della Consulta”. “A Musumeci – rimarca Cappuccio – chiediamo di convocare rapidamente tavoli di confronto su queste priorità. Perché non farlo equivarrebbe, oltretutto, a giocare male la partita dell’Autonomia in un contesto in cui, sul piano nazionale, è persino messo a rischio il principio di solidarietà e di coesione nazionale”.