Palermo. “Saranno in pochi domenica, Primo Maggio, a festeggiare. In Sicilia, infatti, ci sono sempre meno lavoratori, molti dei quali dal futuro incerto. E sono pochissimi anche i giovani, quelli almeno che hanno deciso di non emigrare, che trovano occupazione nell’Isola. Un Primo Maggio amaro che ci spinge ancora di più a protestare con forza”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “I siciliani non meritano questa classe politica assente, indifferente ai problemi di chi lavora e impegnata solo a conservare potere e poltrone. Per questo chiediamo alle famiglie di scendere in piazza il 7 maggio per dire basta a una Sicilia che affonda e chiedere alla Regione risposte vere alla tante emergenze non ancora risolte. Il 2 maggio – conclude il leader della Uil Sicilia – rientreranno al lavoro i venti operai ex Fiat. Una notizia positiva ma sono ancora troppi i lavoratori che attendono una risposta”.